C'è l'errore in agguato Piccolo manuale contro l'“analfabetite” (L'Unione Sarda, 16 ottobre 2011)
Chi non sbaglia mai un accento alzi la mano. Distrazione, lacune elementari, l'errore ortografico è sempre in agguato. Ma ora un modo per scongiurare questi piccoli attacchi di analfabetite acuta esiste. Lo hanno inventato due insegnanti: Anna RitaVizzari di Sestu e Elena Tamborrino di Lecce, con la complicità della casa editrice specializzata Erickson di Trento. “Recupero in difficoltà ortografiche. Percorsi e attività per la scuola secondaria di primo grado” (libro di esercizi, 232 pagine e Cd-rom interattivo, 46 euro) accanto agli esercizi individuali presenta esercizi di coppia o di gruppo che promuovono la cooperazione e il confronto in maniera divertente.
Anna Rita Vizzari, perché si commettono errori ortografici? Semplice distrazione o parte del processo evolutivo? O difetto da correggere?
«Errori ortografici: direi innanzitutto che nessuno ne è esente, per un motivo o per l'altro. Un caso è quello delle persone con difficoltà specifiche come la disortografia, per cui è necessario che l'insegnante faccia ricorso a strumenti dispensativi (come l'esimere dal leggere ad alta voce a meno che non lo voglia fare l'interessato) nonché a strumenti compensativi (come la sintesi vocale) e, nella valutazione di un elaborato, non consideri gli errori ortografici. Un altro caso è dovuto alla mancanza di esperienza, per cui si può parlare di processo evolutivo. Se di una parola si ha un'esperienza soltanto “acustica” la prima volta in cui la si deve scrivere ci si chiede: “Come si scrive?”. E ben venga questa domanda, è meglio coltivare il dubbio. Ci sono poi persone che padroneggiano l'italiano in modo ineccepibile e che nella comunicazione online si fanno sfuggire degli errori ortografici. Qua la motivazione è una digitazione frettolosa: pensiamo alle interazioni nei social network, in cui preme più fornire un feedback immediato che scrivere un testo ben impostato. Errore ortografico come difetto da correggere? Dipende: in certi casi una correzione inclemente e feroce sortisce l'effetto contrario negli alunni, mortificando. L'errore è anche una risorsa, fa nascere riflessioni e confronti».
Il software, ambientato nella redazione di un giornale, è dedicato alla scuola secondaria di primo grado. Ma potrebbero usarlo anche altre persone?
«Sì, serve a fare un semplice ripasso su argomenti dimenticati (come digrammi e trigrammi), a fare una sfida con se stessi su un campo che tende trabocchetti anche ai più ferrati, a prendere consapevolezza della varietà regionale. Ci sono anche accattivanti giochi enigmistici come il crucincrocio. Nel libro che accompagna il cd-rom troviamo, accanto agli esercizi individuali, esercizi di coppia o di gruppo che promuovono la cooperazione e il confronto in modo ludico».
Cosa sono le attività per LIM?
«Va detto che la LIM o Lavagna Interattiva Multimediale è una periferica che non si sostituisce al computer ma si collega a esso. La caratteristica sta nel fatto che è un dispositivo allo stesso tempo di input (come il mouse o la tastiera) e di output (come il monitor): noi interagiamo toccandone - con la mano o con una penna elettronica, a seconda del modello - la superficie che ci restituisce subito il risultato. La LIM quindi promuove la manualità e permette di affrontare in modo corporeo-cinestetico persino la grammatica».
Andrea Mameli
Commenti
Grazie di cuore.