07 maggio 2011

Politica, storia, scienza. L'Isola da leggere va alla Fiera di Torino (L'Unione Sarda, 7 maggio 2011)

unione sarda
Stand della Regione al Salone internazionale del Libro. Politica, storia, scienza. L'Isola da leggere va alla Fiera di Torino

La Sardegna torna al al Salone del Libro di Torino: dal 12 al 16 maggio - dopo l'importante presenza del mese scorso alla London Book Fair di Londra - l'assessorato regionale alla Cultura ha messo a punto un intenso programma che sarà ospitato nel Padiglione Oval.
GIOVEDÌ 12 Inaugurazione con due mostre: la prima “Dal Regno di Sardegna all'Unità d'Italia” è della Coedisar Edizioni, la seconda della Ilisso sulla figura del fotografo Raffaele Ciceri. Nel pomeriggio Donzelli Editore presenta “Scegliere la patria. Classi dirigenti e Risorgimento in Sardegna” di Aldo Accardo e Nicola Gabriele.
VENERDÌ Petru Editore propone “Ritratti”, mostra fotografica di Piero Pes. Archivi del Sud Edizioni presenta “Il corsaro, il generale, l'agricoltore”: Giuseppe Garibaldi raccontato ai ragazzi. Performance narrativa di Enedina Sanna. Ethos Edizioni presenta “Risorgimento libertino”, Scienza Express Edizioni il “Manuale di sopravvivenza energetica” di Andrea Mameli, Nemapress Editrice “Dalla Sardegna all'Europa: l'importanza delle traduzioni”. Ancora: Arkadia Editore propone “Un mondo in evoluzione” di Graziano Milia, l'Agenzia Letteraria Kalama è presente con “Tokio Landscape”, viaggio per immagini e parole del Giappone prima del terremoto: foto di Antonio Saba, testi di Gianluca Floris. Carlo Delfino Editore presenta “Italia. Il grande inganno. 1861 - 2011” di Francesco Cesare Casula, mentre l'Associazione Editori Sardi rende un “Omaggio a Grazia Deledda”, con il recital di Giovanni Carroni della Compagnia Bocheteatro.
SABATO Dalla mostra al libro, Petru Editore propone i “Ritratti” di Piero Pes, intervento di Marcello Fois. Kalama presenta “Cis Aus” di Tore Cubeddu (Transeuropa), Tiligù Editrice “Io diritto, tu dov'eri” e poi ecco “Nascosto al giorno”, presentazione nella sala Book con il coordinamento della giornalista Alessandra Menesini e la partecipazione degli autori Ettore Cannas e Milena Agus. AM&D propone “Dallo Scontro all'Incontro”. In programma anche la mostra-dibattito con 15 libri per raccontare 150 di storia tra Nazione Sarda e Nazione Italiana, partendo da “Libri e Università nella Sardegna del '700” di Walter Falgio, con la partecipazione di Pier Paolo Merlin, Stefano Pira, Giuseppe Corongiu. Tiligù e “Da quest'altra parte del mare”, presentazione della mostra fotografica con Francesco Abate, Milena Agus, Bruno Tognolini, Marcello Fois, Luciano Marrocu, Daniele Serra. Aes presenta: “Sardegna, Italia, Europa e ritorno:150 anni di letteratura, musica e arti”, Nicola Tanda ripercorre con il commento musicale di Battista Giordano i 150 anni nella letteratura sarda. Ancora l'Aes con “L'Italia vista dalla luna: 150° di Sardegna”, reading con Francesco Abate.
DOMENICA Ethos Edizioni è in fiera con “Ora che cominciava a piacermi”, un romanzo di Gabriella Greison: intervengono l'autrice e Paolo Bonolis con il coordinamento di Stefania De Michele. Nel pomeriggio “Fila Diritto” e “Diritti, un gioco da bambini”, laboratorio di illustrazione presso il Bookstock Village. In programma anche un incontro con gli autori Andrea Serra e Valentina Sanjust presso lo stand della Regione. Infine la Ethos Edizioni con “L'Arcano Minore, Eleonora d'Arborea tra mito e realtà”: interverranno l'autrice Stefania De Michele e Giacomo Mameli con il coordinamento di Gabriella Greison.

06 maggio 2011

linguaggiomacchina.it al 33-simo posto nella classifica dei blog di scienza

Il blog linguaggiomacchina.it sale al 33-simo posto della classifica Wikio (aprile 2011) di argomento "Scienza".
La posizione di un blog nella classifica Wikio viene determinata da un algoritmo che misura: il numero di link che riceve da altri blog e dalla loro importanza (Backlink), il numero di rilanci dei post attraverso Twitter (Retweet), la votazione attribuita dagli esperti di Wikio.
La classifica di wikio non prende in considerazione il traffico e il PageRank di Google.
linguaggiomacchina e wikio

05 maggio 2011

Manuale di sopravvivenza energetica a Monserrato

monserrato
monserratoteca Nell’ambito delle giornate europee del sole, “European Solar Days”, l’11 maggio 2011, Andrea Mameli presenta il suo Manuale di sopravvivenza energetica (Scienza Express, 2011).
Coordina il giornalista Alberto Urgu. Intervengono, insieme all’autore, i fisici Franco Meloni e Michele Saba(Università di Cagliari) e l’insegnante specializzata in didattica scientifica Biancaurora Alvau.
Sede: Monserratoteca in Via Porto Cervo, Monserrato (Cgliari).
Orario: 18 e 30
Ingresso libero.

04 maggio 2011

La sindrome dell'Isola di Pasqua e l'abuso scorretto dell'elettricità (Sardinews, maggio 2011)

Rapa Nui Michele Saba Andrea Mameli Il Manuale di sopravvivenza energetica di Andrea Mameli pubblicato da Scienza Express (Michele Saba, mensile Sardinews, maggio 2011)
Manuale di sopravvivenza energetica, scritto da Andrea Mameli, nella foto, ed illustrato da Fabrizio Piredda, racconta la grande sfida della questione energetica attraverso piccole azioni quotidiane. Il Manuale è la prima pubblicazione dell’editore torinese Scienza Express, che si propone di trattare temi scientifici in modo per tutti accessibile e interessante. Perché allora iniziare dalla questione energetica, che è spinosamente tecnica e, fino a pochi anni fa, interessava solo pochi specialisti e qualche ecologista? Il punto è che oggi l’energia è diventata argomento di pubblico interesse, anima i dibattiti tra le persone comuni. Addirittura, a proposito di uomini della strada, in questi giorni la città di Cagliari è tappezzata di manifesti per le prossime elezioni comunali e tra le promesse elettorali compaiono prominenti, in formato 6 per 3, molti pannelli solari ed energia sostenibile. Mi sembra riduttivo pensare che la consapevolezza diffusa derivi solo da questioni economiche, la benzina e le bollette erano care anche prima. Vorrei invece provare a spiegare il mutato interesse con la storia di Rapa Nui, l’Isola di Pasqua. Quando gli Europei arrivarono sull’isola, nel 1700, trovarono uno sparuto gruppo di locali, non più di 3000 persone, su un’isola dal clima subtropicale. La constatazione più sorprendente fu la vista delle grandi statue di pietra, vestigia di una civiltà grande e fiorente, che, nei cento anni successivi, furono tutte abbattute e rovesciate nelle guerre tra gli indigeni; le popolazioni locali furono poi annientate dalle razzie dei mercanti di schiavi e dalle malattie. Gli studi archeologici hanno mostrato però come in passato la popolazione dell’isola fosse numerosa, almeno 30000 abitanti che vivevano di agricoltura, allevamento e pesca. Come è stato possibile che una grande civiltà si sia praticamente estinta prima che arrivassero gli Europei? La caratteristica principale dell’isola è l’essere la terra abitata più remota, la più isolata dai continenti, un micropianeta a sè. Possiamo oggi ripercorrere oggi le tappe del progresso non sostenibile nell’Isola di Pasqua, l’aumento della popolazione, l’estinzione della selvaggina per l’eccessiva caccia, l’abbattimento dei grandi alberi per costruire, case, barche, i cantieri delle grandi statue. Le risorse esaurite non poterono essere ripristinate da interventi esterni, così che la fame e le guerre fratricide decimarono la popolazione e ne cancellarono la gloria passata.
Che cosa pensarono gli abitanti di Rapa Nui quando abbattevano l’ultimo albero o cacciavano l’ultimo uccello, quando si resero conto che la compromissione del loro ambiente li portava alla catastrofe ma non riuscirono ad evitarla? Possiamo chiamarla sindrome dell’Isola di Pasqua, ma a mio modo di vedere assomiglia molto alla sensazione che gli astronauti raccontano al ritorno dai viaggi in orbita attorno alla Terra: dicono di vedere il nostro grande pianeta come una minuscola isoletta sperduta nel cosmo, circondata da spazio inospitale a perdita d’occhio, un ambiente fragile dal quale non possiamo fuggire. La grande espansione della popolazione mondiale, la libera circolazione delle persone, delle idee, delle immagini e degli oggetti hanno creato in noi la consapevolezza dei limiti del nostro pianeta: sappiamo che non ci sono altri spazi da conquistare, non c’è un altro far west da colonizzare, con risorse illimitate e possibilità di espansione. E’ ormai chiaro a tutti che il nostro modello di sviluppo, basato sull’utilizzo di grandi quantità di energia, prodotta principalmente attraverso la combustione di carburanti fossili, carbone, petrolio e gas naturale, non è sostenibile nel tempo, cioè non potrà essere mantenuto nei prossimi decenni, per tante ragioni, la principale delle quali è che l’anidride carbonica prodotta nella combustione, la famigerata CO2 immessa in atmosfera, ha raggiunto concentrazioni tali da modificare il clima, dal quale tutti dipendiamo.
L’energia è ormai un bene primario, al pari di cibo e acqua, ed il compito che ci aspetta, eliminare l’utilizzo dei combustibili fossili, non è da poco; anzi la scala del problema è proprio spaventosa. Vogliamo usare l’energia nucleare? Serviranno 15000 nuove centrali, e considerando i problemi causati dalle attuali 400, non ci mette allegria pensare di costruirne una al giorno per i prossimi 40 anni. Vogliamo usare i pannelli solari? Prepariamoci per i prossimi decenni a coprire ogni giorno 60 milioni di metri quadri di terreno - cioè 6000 ettari - con celle fotovoltaiche o dispositivi similari. A lungo termine, le tecnologie alternative ai fossili possono risolvere la questione energetica, ma non in pochi anni, non nei tempi rapidi necessari per evitare lo sconvolgimento del clima al quale sembra che siamo destinati. L’unica via d’uscita è guadagnare tempo, ridurre drasticamente il nostro consumo di energia, mentre, a tappe forzate, sviluppiamo le energie rinnovabili. E così Andrea Mameli, che è un fisico, di giorno lavora alla costruzione di una centrale solare termodinamica, mentre di notte scrive i libri sul risparmio energetico: datemi il tempo di costruirla questa centrale solare!
Il manuale, pensato per interessare i lettori non specialisti, racconta dell’uso dell’energia per ogni piccola azione quotidiana, mostrando indirettamente come l’energia sia ormai un bene irrinunciabile. Attraverso i piccoli esperimenti domestici, il divertito e divertente maneggiare con forni, lavatrici, rubinetti e biciclette il lettore pian piano viene coinvolto nella missione di salvare il mondo. La mia impressione di consapevolezza diffusa sul risparmio energetico è confermata dallo straripante successo che il manuale sta riscuotendo online, recensito e commentato dai principali siti internet ed argomento di fitte discussioni nei social network. Segno positivo che i tempi cambiano e che è possibile agire in tempo per evitare di essere travolti da un progresso non sostenibile.

03 maggio 2011

Cagliari sostenibile: un appello ai candidati alla carica di Sindaco

Un gruppo di cittadini di varia provenienza politica, accomunato dal desiderio di esercitare il diritto - garantito dallo status di elettori e di contribuenti - di interpellare chi si candida a governare, ha deciso di sottoporre agli aspiranti Sindaco e Consiglieri una serie di domande su temi spesso sottovalutati.
Partendo dal presupposto che una città è veramente vivibile, godibile e sostenibile se lo è a partire dai bambini e dagli anziani e dopo aver osservato l'esempio di città estere che hanno saputo soddisfare tali esigenze, si è arrivati a stendere le 10 domande che riportiamo di seguito e che abbiamo inserito nel blog: http://cagliarixtutti.wordpress.com/
Questo confronto civile non si esaurirà con le domande ai candidati: il progetto “Cagliari per tutti” intende infatti sollecitare coloro che avranno l’onore di governare la nostra città con proposte e suggerimenti, in maniera imparziale, fino all’ottenimento degli obiettivi auspicati.
1) Percorrendo marciapiedi e piazze di Cagliari con un passeggino o accompagnando un anziano con difficoltà di deambulazione o spingendo una carrozzina con una persona con disabilità ci si scontra ancora con piccole e grandi barriere architettoniche. Chiediamo ai candidati: cosa intendete fare per affrontare questo problema e rendere Cagliari una città realmente per tutti?
2) Numerose esperienze in città italiane e europee hanno mostrato l’importanza per gli anziani di spazi da dedicare alla cura del verde. Chiediamo ai candidati sindaco: ritenete di impegnarvi per la creazione in città degli orti urbani?
3) Le piste ciclabili sono da tempo una realtà in tutto il mondo e la loro presenza consente di alleggerire notevolmente il traffico automobilistico. Chiediamo ai candidati: per rendere realmente efficace l’uso della bici come alternativa all’auto, ritenete oppurtono realizzare un numero considerevole di piste ciclabili con elevati livelli di qualità e sicurezza?
4) Le biciclette a noleggio (bike sharing) necessitano di una distribuzione capillare per
rendere il servizio realmente utile. Riteniamo fondamentale per una città moderna la disponibilità di auto elettriche di scambio ( car sharing) alimentate da fonti rinnovabili,
come valida alternativa all’automobile privata. I candidati quali iniziative intendono promuovere in tal senso?
5) Chiediamo ai candidati: quali azioni concrete di sostenibilità intendete promuovere nelle attività istituzionali Comunali? Ad esempio l’introduzione di mense biologiche, la sostituzione delle posate di plastica con quelle biodegradabili e il controllo dei consumi energetici nei plessi scolastici di pertinenza del Comune, auspicando l’introduzione di sistemi per l’autoproduzione energetica da fonte rinnovabile a basso costo.
6) Che misure intendono adottare i candidati per valorizzare ed eventualmente ampliare uno degli elementi urbani di primaria importanza per la qualità della vita: il verde pubblico?
7) La raccolta differenziata è un nodo centrale per la sostenibilità ambientale. Chiediamo ai candidati: in quale maniera ritenete di poter incrementare la percentuale di raccolta differenziata?
8) La disponibilità di campi da gioco (in particolare calcio e pallacanestro) rappresentano un’occasione fondamentale di socializzazione per bambini e ragazzi ma in città sono quasi completamente scomparsi Chiediamo ai candidati: ritenete di dover destinare piccoli spazi urbani a campi da gioco utilizzabili gratuitamente?
9) In varie parti d’Italia e d’Europa i consigli comunali dei bambini sono una realtà e completano realmente l’azione degli amministratori e dei consiglieri. Chiediamo ai candidati: ritenete opportuno sostenere questo genere di iniziative?
10) A Cagliari sono nati eventi pubblici di altissimo livello che fanno registrare una
partecipazione sempre più ampia, in particolare festival di letteratura e di scienza. Considerata l’importanza di questi eventi, a vantaggio delle famiglie con bambini, quali
misure intendete adottare per sostenere queste iniziative?

Cagliari, 3 maggio 2011

Alessandra Basciu, Alessandro Carboni, Gianluca Carta, Walter Falgio, Andrea Mameli, Francesco Primavera

Per informazioni:cagliaripertutti@tiscali.it

Le domande (e le risposte) si trovano nel blog Cagliari per tutti

02 maggio 2011

Trasforming Cultures: il WWF e il mondo che cambia

Trasforming Cultures Con il programma “Trasforming Cultures” il WWF ha in programma di contribuire alla diffusione di una nuova cultura della sostenibilità.
"La conoscenza scientifica - sottolinea Gianfranco Bologna (Direttore scientifico e coordinatore area sostenibilità WWF Italia) - ci dice chiaramente che il peso e la pressione che stiamo sercitando sui sistemi naturali, sulle loro capacità rigenerative e ricettive, sono ormai chiaramente troppo elevati, sono addirittura paragonabili, per dimensione ed effetti, alle grandi trasformazioni geologiche che si sono susseguite nell’arco della storia della Terra e possono mettere a rischio le basi stesse della nostra sopravvivenza."
L'obiettivo centrale del WWF è incentrato quindi dalla necessità di “trasformare” le culture e di passare con rapidità “dal consumismo alla sostenibilità”. E’ necessario imparare a vivere entro i limiti biofisici di un solo Pianeta (One Planet Living) ed è fondamentale costruire un’economia per il Pianeta (One Planet Economy).

01 maggio 2011

"Pale Blue Dot": la Terra vista dallo spazio profondo e il sogno di Carl Sagan

Terra vista da Voyager Nel 1990 la sonda Voyager 1 scattò una foto in direzione Terra dalla distanza di 6 miliardi di chilometri realizzando il sogno dell'astronomo Carl Sagan. Osservando attentamente questa foto si riesce a scorgere il nostro pianeta: è il punto blu a metà della banda marrone sulla destra. E vista da 6 miliardi di chilometri la Terra appare proprio un piccolo puntino nel buio dello spazio profondo: Pale Blue Dot.
Oggi, primo maggio 2011, la sonda Voyager 1 ha raggiunto i confini del Sistema Solare. Il suo propulsore, basato sul decadimento radioattivo del Plutonio 238 le permetterà di viaggiare fino al 2020. Le sonde Voyager 1 e 2 sono le uniche ancora attive in quella regione dello spazio e sono tuttora in grado di svolgere compiti scientifici, come dimostrano le recenti prese di dati sul vento solare. La sonda si sta allontanando dal sistema solare a una velocità di 17,063 km al secondo, pari a 3,600 Unità Astronomiche all'anno. Le distanze dalla Terra sono indicate, in tempo reale, nel sito ufficiale della Missione Voyager. A mezzanotte e 45 del primo maggio 2011 la sonda Voyager 1 si trova a 17.391.106.769 Km dalla Terra (116.25236835 unità astronomiche) e a 17.491.702.208 Km (116.92480733 Unità Astronomiche) dal Sole. La sonda Voyager 2 invece è a 14.202.501.497 Km (94.93785861 Unità Astronomiche) dalla Terra e 14.245.041.764 Km (95.22222273 Unità Astronomiche) dal Sole.

spazio
Solar System Portrait - Earth as 'Pale Blue Dot (NASA)