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Visualizzazione dei post da giugno 5, 2011

Karalit vara un software CFD rivoluzionario

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Nei giorni scorsi è nato un nuovo software per la fluidodinamica computazionale (CFD). Ne ha dato il lieto annuncio, via Facebook, KARALIT , l'impresa sarda nata il 4 Settembre 2007 come spin off del CRS4 e del Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna. Stimo abbastanza il suo creatore, Marco Mulas, da essere convinto di una cosa: se parla di software rivoluzionario di sicuro non sta sprecando aggettivi. Il lancio ufficiale del software KARALIT CFD FD v.1.0 è avvenuto in occasione della conferenza internazionale ASME Turbo Expo a Vancouver. Il software, liberamente scaricabile dal sito www.karalit.com , segue la metodologia detta Immersed Mesh method e rappresenta un autentico cambio epocale nel processo di progettazione di nuovi prodotti industriali. Cosa c'è di tanto rivoluzionario? È la prima volta che un software commerciale CFD si basa sul metodo dei “Contorni Immersi”. È una rivoluzione nel modo di risolvere i problemi di fluidodinamica computazionale in quant

Orti urbani crescono: l'esperienza di Settimo San Pietro (Cagliari)

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Orto di Emilio è il primo orto urbano realizzato a Settimo San Pietro (Cagliari) dalla Onlus terraterra con la collaborazione del Comune, il quale ha concesso in uso all’associazione circa 1100 mq di proprietà comunale in via Emilio Lussu. La presentazione è in programma sabato 11 giugno, alle 20 in via Emilio Lussu. L'Orto di Emilio, il primo orto urbano nato in Sardegna su un terreno pubblico, è composto da piccoli lotti di 25 mq ciascuno da affidare a singoli orticoltori e da un'area comune. Con questa forma di cittadinanza attiva l'autoproduzione collettiva alimentare (sperimentata con successo a Nuoro, nel rione Preda Istrada, su un piccolo fondo della Parrocchia di San Giovanni Battista) la Onlus terraterra Onlus intende costruire percorsi di inclusione sociale, di educazione ambientale, nella condivisione di stili di vita sobri e responsabili. Gli orti urbani non sono solamente utili alleconomia familiare ma rappresentano anche uno strumento di civiltà, un servizio

UnicaBookshop. Esperimento per una libreria d'Architettura. Cagliari (9 giugno 2011)

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UnicaBookshop - Esperimento per una libreria d'Architettura Cagliari 9 giugno 2011 - La foto permette una visione prospettica "corretta", ma se andate a vederla a occhio nudo...

UnicaBookshop, giovedì 9 giugno 2011

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Programma di giovedì 9 giugno: dalle 9 alle 12 colazione nell'aula Officina che ospita il Bookshop (Chiostro del convento) alle 19 conferenza: Gabriele Mastrigli (Gabriele Mastrigli, architetto, Università di Ascoli Piceno e di Pescara) conversa con GianMarco Chiri (architetto, Università di Cagliari); Enrico Corti (architetto, Università di Cagliari) presenta "Progettazione di un libro di Architettura. Leggere S,M,L,XL." dalle 22 serata in compagnia dello SLAM Cagliari (gruppo di artigiani dello scrivere). Chiostro Facoltà di Architettura, Cagliari, Via santa Croce 59.

UniCa Bookshop: una biblioteca per Architettura

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UniCa Bookshop : un progetto della Facoltà di Architettura (Università degli Studi di Cagliari) frutto del corso di Composizione Creativa (Stefano Rabolli Pansera, Sabrina Puddu, Francesco Zuddas). Studenti coinvolti: Alberto Murru, Federica Sedda, Francesca Roggero, Giacomo Garau, Manuel Soddu, Marco Noli, Margherita Caocci, Maria Giulia Scalas, Marta Naitana, Rosa Maria Balloi, Sara Manca, Sara Usai, Stefano Giordano, Stefano Marongiu, Valentina Rossella Zucca. Uno Spazio per Leggere : "l'idea - spiegano i soci dell'associazione Cultarch - nasce dalla convinzione che l’Architettura e il Discorso sull’Architettura non possano essere separati. L’Architettura costruita (o costruibile) è rilevante tanto quanto le storie dell’architettura, i commenti, le idee, i manifesti, le memorie che costituiscono la nostra coscienza dello Spazio. Il primo laboratorio per concepire l’Architettura è il linguaggio e i libri ne sono (ancora oggi) il veicolo principale. Muovendoci dalle q

Linguaggio Macchina 25-simo nella classifica Scienza e 750-simo in quella generale

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Il blog Linguaggio Macchina balza al 25-simo posto nella classifica Wikio dei Blog di Scienza e alla posizione 770 nella classifica generale dei Blog in lingua italiana.

Svizzera: una vacanza senza Internet

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Sebi e Paul ti dicono se sei pronto per la vacanza senza Internet . Un video flash e un'applicazione interattiva Facebook oriented per una promozione, non convenzionale, del turismo elvetico. Al video è associato un concorso on-line: l'ente svizzero per il turismo mette in palio una settimana di vacanza nello chalet Seewli, a 2 mila metri di quota (Canton Uri) senza Internet e senza telefono. Il video ha per protagonisti due simpatici montanari, Sebi e Paul. Li vediamo intenti a comunicare tra loro per mezzo della chat di Facebook. A un certo punto si rivolgono a te e ti chiedono di entrare in contatto diretto con loro. E ti chiederanno quanto tempo dedichi ogni giorno ai social network, quanti sono i tuoi amici di Facebook , ecc. Ovviamente le Capanne alpine senza internet e cellulare esistono veramente: basta consultare l’elenco completo: www.svizzera.it/estate Switzerland: a holiday without the Internet

MEME: spazio per ricerca e sperimentazione dedicato ai giovani artisti

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Intervista a Paolo Carta, artista, curatore dello spazio MEME, arte contemporanea e prossima , attivo a Cagliari dal primo aprile. Quali sono gli obiettivi dello spazio meme? «L'obiettivo più importante è di sicuro dare uno spazio che possa rappresentare ricerca e sperimentazione per i giovani artisti. La città di Cagliari è povera di valvole di sfogo e il MEME allevierà questo malessere, anche se purtroppo non è una cura.» Che tipo di relazioni si possono instaurare tra la città e le espressioni artistiche che ne scaturistono? «Diverse direi, ma dipenderà tutto da chi sarà il prossimo assessore alla cultura della città di Cagliari. Con il nuovo sindaco Massimo Zedda ci auguriamo tutti un futuro migliore, ma per quanto riguarda il panorama dell'arte, il tasto dolente sarà chi occuperà la cultura; troppe cose lasciate allo sbando, spazi che sono gestiti alla bene e meglio, ricerca inesistente e giovani che non trovano un motivo per restare. Serve una svolta, coraggiosa, drastic