11 giugno 2011

Karalit vara un software CFD rivoluzionario

revolution karalit Nei giorni scorsi è nato un nuovo software per la fluidodinamica computazionale (CFD). Ne ha dato il lieto annuncio, via Facebook, KARALIT, l'impresa sarda nata il 4 Settembre 2007 come spin off del CRS4 e del Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna. Stimo abbastanza il suo creatore, Marco Mulas, da essere convinto di una cosa: se parla di software rivoluzionario di sicuro non sta sprecando aggettivi.
Il lancio ufficiale del software KARALIT CFD FD v.1.0 è avvenuto in occasione della conferenza internazionale ASME Turbo Expo a Vancouver.
Il software, liberamente scaricabile dal sito www.karalit.com, segue la metodologia detta Immersed Mesh method e rappresenta un autentico cambio epocale nel processo di progettazione di nuovi prodotti industriali.
Cosa c'è di tanto rivoluzionario?
È la prima volta che un software commerciale CFD si basa sul metodo dei “Contorni Immersi”. È una rivoluzione nel modo di risolvere i problemi di fluidodinamica computazionale in quanto consente di eliminare la fase della generazione della griglia, tipicamente la più dispendiosa in termini di tempo e basata su scelte soggettive, sostituendola con algoritmi esatti, rapidi e automatizzabili. In questo modo l'attenzione sarà dedicata ai risultati, che sono poi quelli che interessano al cliente tipo di KARALIT: tutti coloro che operano nella modellizzazione ingegneristica fluidodinamica; aziende, università e centri di ricerca.
Effetto fondatore
Marco Mulas, fondatore di KARALIT, è laureato in Ingegneria Meccanica (a Cagliari nel 1986 con 110 su 110 e lode) e ha poi conseguito due Master, alla Stanford University (in California, nel 1988) e al Von Karman Institute (a Bruxelles nel 1989) e un Dottorato (Università Libera di Bruxelles, 1992). Dopo oltre vent'anni di esperienza nello sviluppo di software per la CFD e dieci nella formazione e gestione di personale e di progetti di Ricerca e Sviluppo, ha sentito il bisogno di abbandonare la ricerca e dedicarsi alla creazione di una propria impresa. Una follia, penserà qualcuno. Una scommessa vinta, secondo me. I risultati danno ragione a Marco.
karalit
PRESS RELEASES - Immersed boundary technique software bursts Computational Fluid Dynamic world. Launching KARALIT CFD software

10 giugno 2011

Orti urbani crescono: l'esperienza di Settimo San Pietro (Cagliari)

Orto di Emilio Settimo San Pietro Cagliari Orto di Emilio è il primo orto urbano realizzato a Settimo San Pietro (Cagliari) dalla Onlus terraterra con la collaborazione del Comune, il quale ha concesso in uso all’associazione circa 1100 mq di proprietà comunale in via Emilio Lussu.
La presentazione è in programma sabato 11 giugno, alle 20 in via Emilio Lussu.
L'Orto di Emilio, il primo orto urbano nato in Sardegna su un terreno pubblico, è composto da piccoli lotti di 25 mq ciascuno da affidare a singoli orticoltori e da un'area comune.
Con questa forma di cittadinanza attiva l'autoproduzione collettiva alimentare (sperimentata con successo a Nuoro, nel rione Preda Istrada, su un piccolo fondo della Parrocchia di San Giovanni Battista) la Onlus terraterra Onlus intende costruire percorsi di inclusione sociale, di educazione ambientale, nella condivisione di stili di vita sobri e responsabili.
Gli orti urbani non sono solamente utili alleconomia familiare ma rappresentano anche uno strumento di civiltà, un servizio per la città, un baluardo in difesa della biodiversità, un sistema avanzato di educazione ambientale.

orto emilio 2011

09 giugno 2011

UnicaBookshop. Esperimento per una libreria d'Architettura. Cagliari (9 giugno 2011)

UnicaBookshop Architettura Cagliari UnicaBookshop - Esperimento per una libreria d'Architettura Cagliari 9 giugno 2011 - La foto permette una visione prospettica "corretta", ma se andate a vederla a occhio nudo...

08 giugno 2011

UnicaBookshop, giovedì 9 giugno 2011

Programma di giovedì 9 giugno: UnicaBookshop

  • dalle 9 alle 12 colazione nell'aula Officina che ospita il Bookshop (Chiostro del convento)
  • alle 19 conferenza: Gabriele Mastrigli (Gabriele Mastrigli, architetto, Università di Ascoli Piceno e di Pescara) conversa con GianMarco Chiri (architetto, Università di Cagliari); Enrico Corti (architetto, Università di Cagliari) presenta "Progettazione di un libro di Architettura. Leggere S,M,L,XL."
  • dalle 22 serata in compagnia dello SLAM Cagliari (gruppo di artigiani dello scrivere).

Chiostro Facoltà di Architettura, Cagliari, Via santa Croce 59.

UniCa Bookshop: una biblioteca per Architettura

UniCa Bookshop UniCa Bookshop: un progetto della Facoltà di Architettura (Università degli Studi di Cagliari) frutto del corso di Composizione Creativa (Stefano Rabolli Pansera, Sabrina Puddu, Francesco Zuddas). Studenti coinvolti: Alberto Murru, Federica Sedda, Francesca Roggero, Giacomo Garau, Manuel Soddu, Marco Noli, Margherita Caocci, Maria Giulia Scalas, Marta Naitana, Rosa Maria Balloi, Sara Manca, Sara Usai, Stefano Giordano, Stefano Marongiu, Valentina Rossella Zucca.
Uno Spazio per Leggere: "l'idea - spiegano i soci dell'associazione Cultarch - nasce dalla convinzione che l’Architettura e il Discorso sull’Architettura CultArch Architettura e Cultura non possano essere separati. L’Architettura costruita (o costruibile) è rilevante tanto quanto le storie dell’architettura, i commenti, le idee, i manifesti, le memorie che costituiscono la nostra coscienza dello Spazio. Il primo laboratorio per concepire l’Architettura è il linguaggio e i libri ne sono (ancora oggi) il veicolo principale. Muovendoci dalle questioni cruciali (Cosa significa leggere? Qual’è lo spazio ideale per la lettura? infatti Leggere è uno spazio), fi no al disegno dei dettagli e alla costruzione vera e propria, ci poniamo l’obiettivo di costruire uno spazio per la circolazione (vendita, distribuzione, diffusione) di libri di Architettura. Alla conclusione del corso il “padiglione” rimarrà un dono per la Facoltà di Architettura di Cagliari e per l’intera città. La vendita dei libri, nella forma di performance, corrisponderà alla conclusione del corso.
Organizzano: CultArch Architettura e Cultura, in collaborazione con Ex Libris, AA Bookshop e gli studenti della Facoltà di Architettura di Cagliari.
Per la manifestazione sono stati utilizzati i fondi dell’Università di Cagliari e i fondi ricavati dal BBQ - Barbecue di Architettura, novembre 2010

07 giugno 2011

Linguaggio Macchina 25-simo nella classifica Scienza e 750-simo in quella generale

linguaggio macchina al 25-simo posto Il blog Linguaggio Macchina balza al 25-simo posto nella classifica Wikio dei Blog di Scienza e alla posizione 770 nella classifica generale dei Blog in lingua italiana.

06 giugno 2011

Svizzera: una vacanza senza Internet

Switzerland Sebi e Paul ti dicono se sei pronto per la vacanza senza Internet. Un video flash e un'applicazione interattiva Facebook oriented per una promozione, non convenzionale, del turismo elvetico.
Al video è associato un concorso on-line: l'ente svizzero per il turismo mette in palio una settimana di vacanza nello chalet Seewli, a 2 mila metri di quota (Canton Uri) senza Internet e senza telefono.
Il video ha per protagonisti due simpatici montanari, Sebi e Paul. Li vediamo intenti a comunicare tra loro per mezzo della chat di Facebook. A un certo punto si rivolgono a te e ti chiedono di entrare in contatto diretto con loro. E ti chiederanno quanto tempo dedichi ogni giorno ai social network, quanti sono i tuoi amici di Facebook , ecc.
Ovviamente le Capanne alpine senza internet e cellulare esistono veramente: basta consultare l’elenco completo: www.svizzera.it/estate
Internet turismo Svizzera
Switzerland: a holiday without the Internet

05 giugno 2011

MEME: spazio per ricerca e sperimentazione dedicato ai giovani artisti

meme Intervista a Paolo Carta, artista, curatore dello spazio MEME, arte contemporanea e prossima, attivo a Cagliari dal primo aprile.
Quali sono gli obiettivi dello spazio meme?
«L'obiettivo più importante è di sicuro dare uno spazio che possa rappresentare ricerca e sperimentazione per i giovani artisti. La città di Cagliari è povera di valvole di sfogo e il MEME allevierà questo malessere, anche se purtroppo non è una cura.»
Che tipo di relazioni si possono instaurare tra la città e le espressioni artistiche che ne scaturistono?
«Diverse direi, ma dipenderà tutto da chi sarà il prossimo assessore alla cultura della città di Cagliari. Con il nuovo sindaco Massimo Zedda ci auguriamo tutti un futuro migliore, ma per quanto riguarda il panorama dell'arte, il tasto dolente sarà chi occuperà la cultura; troppe cose lasciate allo sbando, spazi che sono gestiti alla bene e meglio, ricerca inesistente e giovani che non trovano un motivo per restare. Serve una svolta, coraggiosa, drastica, quindi potrebbe destare malcontento, ma la città deve darsi un progetto da seguire, non può restare una "città turistica" a parole... la cultura e quindi anche l'arte, può dare un risvolto economico importante... arte non è "un disegnino" durante la pausa pranzo. la città, ad esempio, potrebbe puntare alla creazione di un settore curatoriale investendo nell'università e cercando una partneship importante nella città di Sassari dove risiede l'Accademia di Belle Arti, che da poco ha eletto il suo nuovo direttore Antonio Bisaccia, che non ha mai nascosto il desiderio di avere una sede anche a Cagliari.»
Ritenete che iniziative come la vostra possano essere utili anche a stimolare l'azione di chi governa le città?
«Ovviamente me lo auguro vivamente, noi abbiamo voluto dare un segnale che attualmente mi pare sia stato recepito e stia assumendo la sua responsabilità: quella di evolversi nel passaggio tra le menti. Il tempo del "è tutto bello" deve finire, serve selezione, progetti professionali e portare alla luce arte di qualità e non di piazza, una cosa è l'artigianato, ben altra è l'Arte. Inoltre, sarebbe ora che le generazioni precedenti iniziassero a lasciare l'eredità per il continuo della specie e cominciassero a vedere anche le mostre dei giovani, visto che raramente si vedono ma hanno la pretesa di scegliere anche per le nuove generazioni.»
Prossimo evento?
«La mostra personale di Enrico Piras: Looking for nothing. Inaugurazione; 9 giugno 2011 alle 18 e 30.» meme cagliari
La mostra di Enrico Piras, allestita nello spazio meme di via Mameli 78 a Cagliari, resterà aperta fino al 24 giugno.
"In costante bilico tra realtà e finzione, l’indagine di Enrico Piras - ha scritto Roberta Vanali - è fatta di riflessioni che viaggiano per binari paralleli per poi incrociarsi, sovvertirsi e adattarsi al contesto. La ricerca è intesa come cammino, come terreno fertile per una scoperta narrativa in continuo divenire. Così avviene In Looking for nothing, progetto installativo realizzato ad hoc per la galleria che origina da una leggenda, da un racconto carpito involontariamente. Una storia immaginaria che vede protagonista una cassa paracadutata da un aereo inglese durante la seconda guerra mondiale. Era forse un cassa piena di viveri destinata a chissà chi? Oppure un tesoro abbandonato in attesa d’essere recuperato? Conteneva materiale di cui era assolutamente necessario liberarsi? O era un trucco per depistare il nemico? Non è dato a sapersi. Così come nient’altro che riguardi il presunto avvenimento è dato a sapersi. Questo perchè l’avvenimento non è inteso come tale bensì è il pretesto per seminare indizi che permettano di reinventare il racconto."