
13 agosto 2011
L'isola del teatro & l'isola raccontata: Manuale di sopravvivenza energetica. Monstresta, 13 agosto 2011

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12 agosto 2011
Scoperti 29 nuovi geni coinvolti nella Sclerosi Multipla (Nature 476, 214–219, 11 August 2011)

La ricerca in questo campo registra una lunga catena di successi, e con velocità crescente: nel 1970 fu identificato il primo gene coinvolto nella Sclerosi Multipla, nel 2007 ne furono individuati 3 e negli ultimi tre anni ne sono stati scoperti 20, ora altri 29 e siamo quindi a quota 57 in totale.
Tra gli articoli citati nell'articolo compare anche il lavoro di Serena Sanna et al: "Variants within the immunoregulatory CBLB gene are associated with multiple sclerosis" pubblicato il 9 Maggio sulla rivista Nature Genetics.
CBLB: gene coinvolto nella sclerosi multipla. La conferma da uno studio (sardo) pubblicato su Nature Genetics
Genetic risk and a primary role for cell-mediated immune mechanisms in multiple sclerosis
The International Multiple Sclerosis Genetics Consortium & The Wellcome Trust Case Control Consortium
Abstract
Multiple sclerosis is a common disease of the central nervous system in which the interplay between inflammatory and neurodegenerative processes typically results in intermittent neurological disturbance followed by progressive accumulation of disability1. Epidemiological studies have shown that genetic factors are primarily responsible for the substantially increased frequency of the disease seen in the relatives of affected individuals2, 3, and systematic attempts to identify linkage in multiplex families have confirmed that variation within the major histocompatibility complex (MHC) exerts the greatest individual effect on risk4. Modestly powered genome-wide association studies (GWAS)5, 6, 7, 8, 9, 10 have enabled more than 20 additional risk loci to be identified and have shown that multiple variants exerting modest individual effects have a key role in disease susceptibility11. Most of the genetic architecture underlying susceptibility to the disease remains to be defined and is anticipated to require the analysis of sample sizes that are beyond the numbers currently available to individual research groups. In a collaborative GWAS involving 9,772 cases of European descent collected by 23 research groups working in 15 different countries, we have replicated almost all of the previously suggested associations and identified at least a further 29 novel susceptibility loci. Within the MHC we have refined the identity of the HLA-DRB1 risk alleles and confirmed that variation in the HLA-A gene underlies the independent protective effect attributable to the class I region. Immunologically relevant genes are significantly overrepresented among those mapping close to the identified loci and particularly implicate T-helper-cell differentiation in the pathogenesis of multiple sclerosis.
11 agosto 2011
Successo per il “Battery-free Party”. Presentato l’ultimo, innovativo, volume del fisico Andrea Mameli (La Discussione, 17 aprile 2011)

Ospite speciale della serata è stato il fisico Andrea Mameli, che ha presentato il suo libro “Manuale di sopravvivenza energetica, come consumare meglio ed essere felici”: si tratta di una raccolta di piccoli consigli utili ed eco-compatibili per ridurre al minimo i nostri consumi nella vita di tutti i giorni, rispettando, dunque, il Pianeta, come se fosse casa nostra. Quindi, le nostre scelte, che hanno un impatto fortissimo sull'ambiente, devono sempre essere consapevoli e il manuale lo spiega molto bene. Il fisico, poi, ha commentato gli oggetti battery-free portati dai partecipanti, premiando al termine della serata quelli più originali. Da sottolineare una cosa curiosa: il libro stesso è stato realizzato con una speciale carta, derivata in larga misura dalle alghe in eccesso della laguna di Venezia. Per ogni tonnellata di questa carta vengono risparmiati 400 mila litri di acqua e il 50 per cento di energia elettrica rispetto alla lavorazione tradizionale della carta di cellulosa.
Alla festa hanno partecipato tra gli altri anche il direttore del Nips, Luca Gammaitoni, il direttore del Dipartimento di Fisica di Perugia, Caterina Petrillo, e l’Assessore del Comune di Perugia alle Politiche Energetiche, Lorena Pesaresi. Dopo aver lanciato nel 2010 l’idea del Micro-Energy Day, una giornata all’insegna delle microenergie, il laboratorio NiPS ha dato all’evento una dimensione internazionale.
Elisa Giglio
La Discussione, 17 aprile 2011
di Elisa Giglio (La Discussione, 17 aprile 2011)
10 agosto 2011
Rembrandt e Facebook (Cultura, L'Unione Sarda, 10 agosto 2011)

Secondo Friedlander tutto questo non è casuale ma sarebbe frutto di una lunga evoluzione culturale, intimamente connessa con l'evoluzione della concezione di identità e di società. Alla base delle nostre capacità di rappresentarci pubblicamente (o di mascherarci) ci sarebbe proprio il patrimonio artistico dei ritrattisti. In altre parole per Friedlander molte delle strategie tipiche di pittori come Rembrandt, scelto a modello per l'impressionante varietà di rappresentazioni del proprio volto, sarebbero state determinanti nel guidare l'evoluzione della cultura visiva fino a oggi. Differiscono gli obiettivi, le motivazioni, ma in fondo Facebook e Rembrandt hanno in comune una sfida: quella del rappresentarci come individui che condividono i loro volti con gli altri.
Andrea Mameli
(Articolo pubblicato nell'inserto estate del quotidiano L'Unione Sarda il 10 agosto 2011)
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09 agosto 2011
Tempi morti in viaggio? La KLM li valorizza con i social. Marketing e considerazione.
Intrattenere i passeggeri che hanno effettuato check-in online, rafforzare il legame con loro e trasformare la noia in felicità. Con questi propositi la compagnia olandese KLM ha ideato un sistema che sfrutta anche i social network.
Il profilo dei viaggiatori che hanno effettuato il check-in con FourSquare e postato su Twitter dall’aeroporto viene scandagliato per cogliere interessi e passioni con lo scopo dichiarato di scegliere un piccolo regalo adatto alla persona. Come verranno consegnati i regali? Semplice: grazie dalle foto contenute nel profilo. L'esperimento è iniziato nel novembre 2010. Questa non è la prima volta che la KLM utilizza i social media per qualcosa di diverso da voli in offerta e offerte speciali: qualche mese fa ha attivato un servizio di creazione targhette personalizzate per i bagagli via Facebook.
KLM Surprise: How a Little Research Earned 1,000,000 Impressions on Twitter (11 gennaio 2011).
Fin qui la notizia. Ora il mio commento.
Dopo decenni di bombardamenti pubblicitari e campagne di marketing è ormai chiaro che uno degli elementi più efficaci per catturare i consumatori e trasformarli in clienti soddisfatti (e fedeli) consiste nel compiere gesti di gentilezza personalizzati. Il gesto primordiale è quello del bar in cui ti riconoscono e ti chiedono se vuoi il solito. La proposta più avanzata si avvicinerebbe a quella contenuta nel film Minority Report (ispirata a Simulacri di P. K. Dick) in cui i cartelloni pubblicitari ti riconoscono e ti salutano. Un bisogno di essere considerati e capiti, che può trovare nelle tracce che lasciamo nei social una (parziale ma spesso significativa) risposta.
L'idea della compagnia aerea olandese secondo me anticipa una tendenza, che va a sostituire la raccolta dei punti delle merendine: quella del premio attribuito casualmente. Il regalo random.
Prepariamoci allora a nuove campagne di marketing basate sul dono gratuito e imprevedibile cui si associa il poderoso potenziale rappresentato dalle informazioni che quotidianamente trasmettiamo ai social media. In qualche modo i nostri dati personali costituiscono il capitale su cui applicare gli interessi. E questi interessi, se ci andrà bene, ci saranno restituiti sotto forma di regalini e sorrisi. Klm docet.
Il profilo dei viaggiatori che hanno effettuato il check-in con FourSquare e postato su Twitter dall’aeroporto viene scandagliato per cogliere interessi e passioni con lo scopo dichiarato di scegliere un piccolo regalo adatto alla persona. Come verranno consegnati i regali? Semplice: grazie dalle foto contenute nel profilo. L'esperimento è iniziato nel novembre 2010. Questa non è la prima volta che la KLM utilizza i social media per qualcosa di diverso da voli in offerta e offerte speciali: qualche mese fa ha attivato un servizio di creazione targhette personalizzate per i bagagli via Facebook.
KLM Surprise: How a Little Research Earned 1,000,000 Impressions on Twitter (11 gennaio 2011).
Fin qui la notizia. Ora il mio commento.
Dopo decenni di bombardamenti pubblicitari e campagne di marketing è ormai chiaro che uno degli elementi più efficaci per catturare i consumatori e trasformarli in clienti soddisfatti (e fedeli) consiste nel compiere gesti di gentilezza personalizzati. Il gesto primordiale è quello del bar in cui ti riconoscono e ti chiedono se vuoi il solito. La proposta più avanzata si avvicinerebbe a quella contenuta nel film Minority Report (ispirata a Simulacri di P. K. Dick) in cui i cartelloni pubblicitari ti riconoscono e ti salutano. Un bisogno di essere considerati e capiti, che può trovare nelle tracce che lasciamo nei social una (parziale ma spesso significativa) risposta.
L'idea della compagnia aerea olandese secondo me anticipa una tendenza, che va a sostituire la raccolta dei punti delle merendine: quella del premio attribuito casualmente. Il regalo random.
Prepariamoci allora a nuove campagne di marketing basate sul dono gratuito e imprevedibile cui si associa il poderoso potenziale rappresentato dalle informazioni che quotidianamente trasmettiamo ai social media. In qualche modo i nostri dati personali costituiscono il capitale su cui applicare gli interessi. E questi interessi, se ci andrà bene, ci saranno restituiti sotto forma di regalini e sorrisi. Klm docet.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 9 agosto 2011
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08 agosto 2011
Il mio corpo per la scienza (L'Unione Sarda, 8 agosto 2011)
Possiamo essere utili anche dopo la morte? Certo, donando i nostri organi per i trapianti. O regalando il nostro corpo alla scienza, per scopi didattici. Per la seconda modalità l'unica istituzione attiva in Italia è il Laboratorio per lo Studio del Cadavere di Torino e raccoglie le adesioni di coloro che hanno espresso nel testamento la volontà di mettere a disposizione i propri resti: a oggi sono già più di cento.
«L'uso dei cadaveri è indispensabile soprattutto per lo sviluppo della Chirurgia e per l'insegnamento dell'Anatomia», spiega il direttore del Laboratorio Lorenzo Varetto. «I giovani imparano meglio operando su un cadavere, senza timore di fare danni: è possibile preparare un campo operatorio identico e avere un migliore controllo sulle strutture anatomiche nobili che si devono proteggere. Sul cadavere è poi possibile sperimentare nuovi strumenti e nuove tecniche. Anche i chirurghi esperti hanno la possibilità di provare interventi complessi».
Cosa deve fare una persona intenzionata a offrire il proprio corpo?
«Non esiste una norma specifica. Il Regolamento di Polizia Mortuaria se ne occupa in termini generali: è sufficiente preparare un atto testamentario di proprio pugno nel quale si esprima questa volontà, ma è bene che il donatore informi i familiari. A Torino abbiamo un accordo con la Fondazione Ariodante Fabretti».
Cosa dice lo Stato Italiano?
«Tre proposte di legge prevedono l'istituzione di Centri e la destinazione di fondi per le spese di trasporto. La donazione è comunque possibile. All'estero, da anni sono previsti interventi pubblici per sollevare i familiari da ogni spesa. Noi non abbiamo fondi. Il risultato è una continua migrazione di chirurghi all'estero per seguire corsi su cadaveri».
Andrea Mameli
Articolo pubblicato nell'inserto Estate del quotidiano L'Unione Sarda lunedì 8 agosto 2011. Pag. X
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07 agosto 2011
Geobacter sulfurreducens: dai batteri conduttori ai bio-transistor. Nature Nanotechnology, 7 agosto 2011

Derek Lovley ha isolato i batteri Geobacter nel 1987 e nel 2005 ha pubblicato uno studio sulla loro conduttività: Extracellular electron transfer via microbial nanowires (Nature 435, 1098-1101, 23 June 2005).
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it
Tunable metallic-like conductivity in microbial nanowire networks (Nature Nanotechnology, august 7, 2011)
Nikhil S. Malvankar, Madeline Vargas, Kelly P. Nevin, Ashley E. Franks, Ching Leang,
Byoung-Chan Kim, Kengo Inoue, Tünde Mester, Sean F. Covalla, Jessica P. Johnson,
Vincent M. Rotello, Mark T. Tuominen, Derek R. Lovley
Abstract
Electronic nanostructures made from natural amino acids are attractive because of their relatively low cost, facile processing and absence of toxicity. However, most materials derived from natural amino acids are electronically insulating. Here, we report metallic-like conductivity in films of the bacterium Geobacter sulfurreducens and also in pilin nanofilaments (known as microbial nanowires) extracted from these bacteria. These materials have electronic conductivities of ~5 mS cm −1 , which are comparable to those of synthetic metallic nanostructures. They can also conduct over distances on the centimetre scale, which is thousands of times the size of a bacterium. Moreover, the conductivity of the biofilm can be tuned by regulating gene expression, and also by varying the gate voltage in a transistor configuration. The conductivity of the nanofilaments has a temperature dependence similar to that of a disordered metal, and the conductivity could be increased by processing.
Approfondimenti:
- Geobacter Projechttp://www.blogger.com/img/blank.gift (University of Massachusetts)
- Computers and Electrifying Bacteria
- Geobacter Nanowires Can Be Tuned To Act As Transistors
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