Con Novelli il diluvio è universale (L'Unione Sarda, 6 marzo 2012)


Luca Novelli ritorna in Sardegna. Sei anni dopo la fortunata esperienza del Festival Tuttestorie di Cagliari e tre anni dopo la partecipazione al Festival di Gavoi, lo scrittore (Premio Nazionale Legambiente 2001 per il miglior libro dedicato alla difesa dell'ambiente, Premio Andersen 2004 come migliore autore di divulgazione scientifica, Premio Legambiente per la collana Lampi di Genio nel 2004) è stato invitato dall'Unione di Comuni del Marghine e dal Servizio bibliotecario associato dei Comuni di Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Lei, Macomer, Noragugume, Silanus e Sindia. Ieri Novelli è stato protagonista di un incontro con i lettori a Botolana, mentre oggi sarà a Macomer (alle 18.30 nella Biblioteca Comunale). Gli incontri ruotano intorno all'ultimo libro di Novelli: “L'Ipotesi FitzRoy. Cacciatori di Diluvi” (Rizzoli, 2011) dedicato alla storia del capitano del compagno di viaggio di Darwin, Robert FitzRoy, ossessionato dal Diluvio Universale. Per scriverlo è stata necessaria un'incursione sul monte Ararat: così è nato un diario di viaggio accattivante, come i precedenti volumi di Novelli dedicati ai viaggi di Darwin, splendidamente illustrato e rilegato come una moleskina. 
Perché racconta questa storia? 
«Il clima sta cambiando. Credo che ormai sia una opinione condivisa da tutti. Ma è cambiato varie volte durante la storia dell'umanità, talvolta in modo drammatico, causando migrazioni ed estinzioni di massa. Il capitano Robert FitzRoy è stato il primo meteorologo a occuparsi seriamente di clima livello globale. Era però convinto che la Terra, come racconta la Bibbia, fosse stata oggetto di un Diluvio Universale. Durante le tappe del mio Viaggio con Darwin, dal 2005 al 2009, ho più volte visto i paesaggi e i resti delle grandi creature estinte con i suoi occhi. Ho pensato di andare alle origini del mito, facendo una ricerca e una chiacchierata sui cambiamenti climatici degli ultimi 40.000 anni, soprattutto nel Mediterraneo. È un viaggio che avrebbero fatto volentieri Darwin e Fitzroy. Magari litigando». 
Come sta andando il suo giro d'Italia letterario “Lampi di genio e no”? 
«La serie, anche grazie alle puntate televisive Rai, mi sta facendo conoscere in Italia meglio di altri miei lavori del passato. Ma incontrare ragazzi nelle scuole e tenere conferenze nelle biblioteche, da tempo fa parte del mio lavoro di autore. Sono incontri mirati a far amare e a usar bene la scienza, soprattutto in difesa dell'ambiente. Sono graditi da lettori di tutte le età, e spesso trovo inaspettati stimoli per collegarli al territorio che mi ospita». 
Prossimi progetti? 
«Uno strepitoso Pitagora, che molti confondono con Archimede, con tanto di versione app. Lo presenteremo alla prossima Fiera del Libro di Bologna agli editori esteri. Poi c'è l'idea di fare un altro “viaggio scientifico”, come quello dell'Ipotesi Fitzroy. Questo top secret e crisi permettendo»,
Andrea Mameli 
L'Unione Sarda, 6 marzo 2011

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