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Visualizzazione dei post da febbraio 26, 2012

Cane giuda camion. Fa notizia?

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Cane giuda camion. Londra, 28 febbraio 2012. Sembra proprio un cane alla guida di un camion. E farebbe certamente notizia. Ma la foto è scattata per le strade di Londra e il cane occupa il sedile del passeggero. Niente notizia. Peccato che a volte cose simili nell'acquistare "popolarità" su facebook divengano poi notizie esse stesse. Peggio ancora quando la fonte (o presunta tale) è un quotidiano o un'agenzia di stampa (e i loro siti web, of course )... Lo storico Marc Bloch nel saggio "Riflessioni d’uno storico sulle false notizie della guerra" («Revue de synthèse historique», 1921) scrive: "Perché la leggenda nasca, sarà ormai sufficiente un avveni­mento fortuito: una percezione inesatta, o meglio ancora una per­cezione inesattamente interpretata". Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 3 marzo 2012

Neanderthal navigarono tra le isole greche Kefallinia e Zakynthos. Uno studio pubblicato su Journal of Archaeological Science.

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I Neanderthal affrontarono il mare tra 110 mila e 35 mila anni fa. Lo afferma uno studio pubblicato il 10 febbraio 2012 sulla rivista Journal of Archaeological Science. George Ferentinos e i suoi colleghi del Laboratorio di geologia marina e oceanografia fisica del'Università di Patrasso (Greece) hanno trovato che il livello del Mediterraneo circa 100 mila anni fa era nolto più basso del livello attuale. La presenza dei Neanderthal viene indicata dagli strumenti in pietra di tipo Mousteriano (dal sito di Le Moustier, un riparo in roccia nella regione francese della Dordogna, introdotto da G. de Mortillet nel 1872). Estremamente interessanti i commenti a questa scoperta sul blog The Subversive Archaeologist: Iain Davidson Guest Comment: Seafaring Neanderthals? (March 2, 2012). Senza discutere la preparazione e la competenza degli autori del paper l'archeologo Iain Davidson pone alcuni interrogativi sulla reale consistenza dei trasferimenti su acqua e conclude così: "If w

Come riusare circuiti elettronici

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Circuiti elettronici diventano copertine di quaderni (Andrea Mameli, Natural History Museum, Londra, febbraio 2012)

Bambini a lezione (giocosa) di paleontologia al Natural History Museum di Londra

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Non capita tutti i giorni di visitare un museo in compagnia di un esperto. Il 27 febbraio 2012 la fortuna è toccata a cinque bambini, portati al Natural History Museum di Londra, per seguire la lezione (giocosa) del paleontologo Gian Luigi Pillola (Università di Cagliari). Ai cinque bambini, provenienti da Cagliari, è stata illustrata la sezione Our Place in Evolution all'interno della quale, in appena un'ora, è stato percorso il lungo cammino da Homo erectus a Homo sapiens. Dopo alcune ore il professor Pillola, con la collaborazione di due suoi studenti del corso di Museologia Naturalistica, ha chiesto ai bambini di raccontare cosa avevano imparato. Un'esperienza interessante e divertente, che i cinque bambini non dimenticheranno facilmente.  Andrea Mameli  linguaggiomacchina.it 1 marzo 2012  Cinque bambini al Natural History Museumbambini al museo

Frammenti di Sardegna a Londra: minerali del Sulcis nelle teche del Natural History Museum

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Natural History Museum, London Minerals Andrea Mameli

Luca Novelli porta in Sardegna i suoi Lampi di Genio

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Luca Novelli ritorna in Sardegna, sei anni dopo la fortunata esperienza del Festival Tuttestorie: sarà a Botolana il 5 marzo e a Macomer il 6. L'occasione è il ciclo di incontri Lampi di Genio . Di Luca Novelli (Premio Nazionale Legambiente 2001 un libro per l'ambiente, Premio Andersen 2004 come migliore autore di divulgazione scientifica, Premio Legambiente per la collana Lampi di Genio 2004) segnalo l'ultimo libro: L'Ipotesi FitzRoy. Cacciatori di Diluvi (Rizzoli). Uba storia poco (o per nulla) conosciuta in Italia, la storia del capitano Robert FitzRoy, compagno di viaggio di Darwin e climatologo ante litteram, ossessionato dal Diluvio Universale. Per verificare l’ipotesi di FitzRoy Luca Novelli è salito sul monte Ararat: il diario di viaggio illustrato costituisce questo libro, rilegato come una moleskina.

Ötzi: nuovi risultati dagli studi del genoma pubblicati su Nature Communications (28 febbraio 2012)

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Il 28 marzo 1998 ho avuto la fortuna di visitare il Museo Archeologico di Bolzano. Il reperto principale era Ötzi, la mummia di Similaun. Oggi Ötzi fa di nuovo notizia, grazie ai risultati di uno studio condotto dai ricercatori dell'Accademia Europea di Bolzano (Institute for Mummies and the Iceman, EURAC) e di due Istituti di genetica umana delle Università di Tubinga e dello Saarland. L'articolo, pubblicato su "Nature Communications", si basa sull'analisi del genoma completo dell'uomo vissuto 5 mila anni fa. Una delle scoperte più interessanti è che la mummia evidenzia una predisposizione genetica e uno dei sintomi dell'arteriosclerosi. L’analisi del genoma di Ötzi ha inoltre evidenziato tracce di borrelia, una famiglia di batteri che provoca una malattia infettiva trasmessa dalle zecche. Un risultato di rilievo è anche l'appartenza di Ötzi a un aplogruppo Y molto raro in Europa (oggi presente in Sardegna e in Corsica), così come altre sue caratte

Uranio nel granito svelato dal contatore Geiger. (Natural History Museum, Londra)

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Il contatore Geiger al Natural History Museum di Londra posto accanto a un blocco di granito della Namibia contenente uranio. "Press the button to hear the radioactivity register on the Geiger counter" (Granite, Rossing uranium mine, Swakopmund, Namibia) Donateb by RTZ PLC. Rössing Uranium Project, Namibia The Rossing Uranium mine is located 70km north-east of Swakopmund in Namibia, Africa. It is the fifth largest producer of uranium in the world and accounts for about 8% of the world's uranium oxide production. The licence area of the mine is 180km2 of which 20km2 are used for mining, waste disposal and processing.

Earthquake room. Natural History Museum, London.

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Earthquake room : simulazione del terremoto di Kobe (Giappone). Natural History Museum, Londra. La visita a questa stanza della sezione geologica (The Power Within, Red Zone) del museo fa percepire cosa si prova a sentirsi vibrare la terra sotto i piedi. L'esperienza si svolge in un supermercato con carrelli e merce che trema negli scaffali. Simulation of the Kobe earthquake (Japan). Natural History Museum, London (The Power Within, Red Zone). Mamelivideo 2012.

Strisce e semafori a Londra (Andrea Mameli, 26 febbraio 2012)

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Le strisce pedonali di Abbey Road, quelle della copertina di Abbey Road, l’undicesimo album dei Beatles, potrebbero tra non molto diventare le sole "zebre" di Londra. Oggi sono considerate pericolose, quando non corredate di apposito semaforo. Così a Londra vengono progressivamente smantellate. Ma per il British Heritage quelle di Abbey Road sono un monumento nazionale di classe II. Del resto le prime strisce pedonali nacquero proprio in Inghilterra, a Slough, nel Berkshire, il 31 ottobre 1951. Beatles' Abbey Road zebra crossing given listed status Ma questi giorni a Londra ho notato altre due cose. Primo: il semaforo per i pedoni dura pochissimo. Secondo: al posto dell'intermittenza si spegne. Proprio così: tra il verde e il rosso ora c'è il nero. Perché? Il primo punto si spiega con l'esigenza di snelire il traffico della capitale inglese. Il secondo si lega probabilmente alla necessità di dissuadere il pedone dall'intenzione di attraversare: se vedo l