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Visualizzazione dei post da marzo 25, 2012

Neutrini e velocità della luce: il fisico sfiduciato si dimette (L'Unione Sarda, Cultura, 31 marzo 2012)

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Il difficile è cercare di immaginare qualcosa che a nessuno è mai venuto in mente, che sia in accordo in ogni dettaglio con quanto già si conosce, ma sia diverso; e sia inoltre ben definito, e non una vaga affermazione. (Richard Feynman) Il clamore mediatico suscitato dal presunto superamento della velocità della luce aveva generato, nel settembre scorso, le più varie reazioni. Come se d'un tratto tutti fossero diventati esperti di fisica delle particelle. Gli unici a raccomandare cautela erano sono stati i veri esperti, a partire proprio dai ricercatori della collaborazione internazionale Opera, guidati dal fisico Antonio Ereditato. Il 22 febbraio è stato lo stesso gruppo di ricerca a scoprire un errore dovuto a piccole ma importanti anomalie negli strumenti di misura. Poi sono arrivati i risulati degli esperimenti Icarus, diretto dal Nobel per la fisica Carlo Rubbia, e Lvd, coordinato dal fisico Antonino Zichichi. In definitiva i neutrini provenienti dal Cern sarebbero non sar

Schemi piatti e flessibili, che si ricaricano al sole. Nuove frontiere tecnologiche.

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Spessore: 0.7 millimetri, peso: 14 grammi, risoluzione: 1024 x 768. Sono alcune caratteristiche degli schermi flessibili (e quasi indistruttibili) annunciati in uscita in Europa da LG entro poche settimane. In tal caso l'EPD (Electronic Paper Display) sarebbe il primo dispositivo del genere in commercio, dopo anni di prototipi e di ipotesi. Un valido concorrente della pagina di carta? O una nuova frontiera tecnologica destinata a essere presto superata? Lo sapremo presto. Non mancano gli agguerriti concorrenti, come gli schermi flessibili dotati di fotovoltaico organico della AU Optronics :

I ponti di Einstein-Rosen nella fantascienza

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Gli wormhole ("cunicoli dei tarli") possono rendere possibili i viaggi nello spazio a enormi distanze? Esistono davvero i tunnel spazio-temporali? Nella fantascienza il riferimento ai "ponti di Einstein-Rosen" è frequente: nel romanzo di Carl Sagan "Contact" (1985) e nell'omonimo film (1997) diretto da Robert Zemeckis, nel film "Stargate" alla serie tv "Stargate SG-1", "Stargate Atlantis" e "Stargate Universe", e nell'ambientazione della serie tv "Star Trek - Deep Space Nine", fino al più recente (l'ho visto ieri sera) "Thor" (Marvel Studios/Paramount-2011) nel quale gli asgardiani usano il Ponte Bifröst per spostarsi fra i regni che governano. Per rendere realmente possibili gli wormhole, come teorizzato da Einstein-Rosen, sono necessari due oggetti a elevatissima concentrazione di massa: uno di essi è il "foro di partenza" e l'altro è il foro di arrivo. Il primo viene
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Here’s Moretti’s chart for all of the verbal interactions in Hamlet: Franco Moretti in “Network Theory, Plot Analysis” (2011)

La musica provoca emozioni universali e imita la voce. Un articolo su Public Library of Science One.

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La musica comunica e coinvolge con forza. Ma accade allo stesso modo in tutte le culture o le associazioni emotive variano? Uno studio, pubblicato il 14 marzo su PLoS ONE, dimostra che le tonalità e le variazioni utilizzate per esprimere i sentimenti in alcuni casi sono universali e in ogni caso sono riconducibili a quelle usate nel discorso verbale. Gli autori, coordinati da Dale Purves della Duke University, sostengono l'ipotesi che la tonalità di un brano musicale sia realmente in grado di esprimere emozioni in quanto imita le caratteristiche tonali correlate con l'emozione nella voce. Se le similitudini emotive tra parola e musica riflettono qualcosa di profondo, resta aperta la questione se la voce imita la musica, o se è la musica a imitare la voce. Quest'ultima sembra la soluzione più probabile. I ricercatori, dopo aver analizzato l'espressione vocale e musicale di 20 persone, scelte tra popolazione Tamil e degli Usa, hanno concluso che alcuni toni musciali con

Un piccolo passo per una scimmia. Un grande passo per gli ominidi. Uno studio pubblicato su Current Biology.

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Studiando come si comportano gli scimpanzé di fronte al cibo, in condizioni naturali controllate, un gruppo di biologi delle università di Kyoto e di Cambridge ha scoperto che i nostri primi antenati possono aver iniziato a camminare su due gambe allo scopo di migloirare la gestione e il trasportare del cibo. La competizione sul cibo sarebbe dunque la chiave evolutiva del nostro bipedismo: stare in piedi su due arti consente di svolgere molte pià attività contemporaneamente. Nel corso del tempo queste modifiche nel cpomportamento possono aver portato a cambiamenti anatomici che a loro volta sono diventati oggetto di selezione naturale in luoghi ove la concorrenza per il cibo o altre risorse era forte. Gli studi sono stati condotti in Guinea in un laboratorio all'aperto situato in una radura naturale della foresta Bossou dove i ricercatori, guidati da Tetsuro Matsuzawa e da Susana Carvalho, hanno osservato le strategie adottate dagli scimpanzé per accedere a diverse combinazioni al