24 novembre 2012

Bioarchitettura, autocostruzione e condivisione del sapere: il progetto Barega


Il progetto Bio Architettura Rete Economica Gruppo d’Azione (BAREGA) è un’iniziativa Open Source per la condivisione dei saperi in Bioedilizia.

Il gruppo parte dalla convinzione che "sia possibile costruire edifici migliori dal punto di vista del comfort abitativo, della salubrità, dell'efficienza energetica, spendendo meno di quanto si spende oggi per una casa standard".

Tra gli obiettivi concreti: corsi di formazione, attività di sensibilizzazione, progettazione condivisa di edifici economici, ecologici e sani.
La progettazione condivisa avviene attraverso una piattaforma Wiki appositamente allestita. Per collaborare attivamente basta scrivere a: wiki@progettobarega.org

Gli ultimi corsi hanno riguardato i seguenti argomenti: intonaci in terra cruda, costruire con le balle di paglia.
Questioni Tecniche in discussione: muratura terra e paglia (LightClay), muratura in paglia (BigBale), muretto in pietra, infissi di recupero, tetto Verde, isolamento termico copertura dall'interno, pavimento in terra, schermatura solare.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 25 Novembre 2012

 

Un elicottero con plastica di recupero

Un Elicottero realizzato con plastica di recupero.

Opera di Loredana Ladu.

Mastros in Nugoro


Foto: Gianfranco Meloni

23 novembre 2012

Il piccione morto da 68 anni e il codice non decifrato.

Trovare un messaggio accanto al cadavere di un piccione può riservare qualche sorpresa, specie se l'uccello è morto da 68 anni. È quanto accaduto con il ritrovamento del messaggio destinato al comando bombardieri (XO2) della RAF all'interno della tipica capsula rossa usata con i piccioni viaggiatori durante la Seconda Guerra Mondiale dagli agenti dello Special Operation Executive. Durante la Seconda Guerra Mondiale furono 250 mila i piccioni utilizzati dalle forze armate e dai servizi segreti britannici.  

La scoperta è merito di David Martin, un pensionato di Bletchingley, nel Surrey, il quale ha rinvenuo lo scheletro di piccione nel camino della sua casa. Secondo la ricostruzione della Royal pigeon racing association il piccione sarebbe partito alle 16.45 del 6 Giugno 1944 dalla Normandia.

All'inizio di Novembre il caso è stato affidato agli esperti del GCHQ (Government Communication Headquarters) ovvero i successori del celebre centro di intelligence dedicato alle decifrazioni: Bletchley Park. Per cercare di decifrare il messaggio sono stati interpellati anche gli agenti in pensione, ma finora non si ha notizia di una soluzione dell'enigma.

Ecco il codice riportato nel biglietto:

AOAKN HVPKD FNFJW YIDDC
RQXSR DJHFP GOVFN MIAPX
PABUZ WYYNP CMPNW HJRZH
NLXKG MEMKK ONOIB AKEEQ
WAOTA RBQRH DJOFM TPZEH
LKXGH RGGHT JRZCQ FNKTQ
KLDTS FQIRW AOAKN 27 1525/6

Lo schema di codifica richiama il Cifrario di Vernam: un sistema crittografico basato sul cifrario di Vigenère, con la chiave lunga quanto il testo e non riutilizzabile, per questo è noto anche con il nome di tavoletta monouso: One Time Pad.

Per avere un'idea di come funzionano le chiavi di cifratura: ilockpad.

Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 23 Novembre 2012

VIDEO:

P.S. Mistero risolto (?) (17 Dicembre 2012).

Marinare, salare, segare, fare blaum, fare filone, fare vela

Eiste un unico modo per dire "entrare a scuola senza regolare autorizzazione"? No. Ne esistono tanti e con variazioni significative da città a città. A me, come sempre, interessa come e perché si originano queste associazioni tra parole e comportamenti.
E come sempre il sito dell'Accademia della Crusca (forum: Marinare la scuola) si rivela una fonte preziosa.
Apprendo che a Bolzano i ragazzi di lingua italiana usano l'espressione "Fare blaum", che deriva dal tedesco "blau machen” (“fare vacanza”). Anche se avolte gli studenti italiani, ignorano l'origine del detto e scrivono “fare blown” pensando che derivi dall'inglese.
Su questo tema ho trovato notizia (Alto Adige, 22 maggio 2011) una ricerca molto interessante. La ricerca è contenuta nel volume "I linguaggi giovanili". Il libro pubblica gli interventi dei linguisti e storici della lingua Lorenzo Coveri, Lorenzo Spreafico, Vera Gheno, Stefania Stefanelli e Luca Giuseppe D'Andrea, per il II ciclo di incontri del progetto Lingua e cultura. L'italiano in movimento, nato dalla collaborazione tra l'Ufficio Cultura, l'Istituto Pedagogico in lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, e l'Accademia della Crusca.

Ora non mi interessa elencare i modi di dire (una lista abbastanza completa si può trovare qui: L'Arte di marinare in Italia). A me interessa capire cosa succede con le parole. E perché certi modi di dire si diffondono mentre altri restano circoscritti a zone limitate. Probabilmente per comportamenti clandestini, come la fuga dalla scuola, la limitazione è più facilmente spiegabile. Ma non vorrei limitarmi all'intuito. Vorrei leggere qualche studio. Chi sa qualcosa mi aiuti. Grazie

Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 23 Novembre 2012

22 novembre 2012

Manuale di sopravvivenza energetica a Santa Giusta (30 novembre 2012)

Il Comune di Santa Giusta, Assessorato alla Cultura, Biblioteca Comunale, in collaborazione con La Memoria Storica soc. coop. invitano alla presentazione del libro "Manuale di sopravvivenza energetica. Come consumare ed essere felici" di Andrea Mameli (edizioni Scienza Express, 2011).

Interverrà l’astrofisico Manuel Floris

Appuntamento: Venerdì 30 novembre 2012 alle 17:30 nel Centro Civico di Santa Giusta (Oristano), Piazza Othoca.

Per informazioni: 0783358584 bibliosantagiusta@tiscali.it

Ripropongo qui l'intervista che mi fece Gianmarco Murru, blog Mediterraneonline.eu il 5 Maggio 2011 e la recensione di Era Futura del primo Novembre 2011.

“Secondo alcuni storici l’essere rimasti legati agli schiavi e agli animali, come quasi uniche fonti energetiche significative, è una delle cause del declino dell’Impero Romano. C’è da chiedersi se oggi rimanere legati alle fonti fossili, come quasi uniche fonte energetiche significative, non sarà una delle cause del nostro declino” (Manuale di sopravvivenza energetica. Andrea Mameli. Scienza Express, 2011).