Una TAC per i denti di Ötzi, mummia del 3300 a.C.


Un gruppo di ricercatori del Centro di medicina evolutiva dell’Università di Zurigo ha rilevato sulla mummia di Ötzi tracce di parodontite, carie e ferite ai denti. Questi dati completano gli studi internazionali coordinati dall’Istituto per le Mummie e l’Iceman dell’Accademia Europea di Bolzano (EURAC).
L'analisi della mummia neolitica ha evidenziato una forte abrasione dentale, aveva diverse carie e un dente anteriore devitalizzato, in seguito a un trauma: l’alterazione del colore è ancora ben visibile».
Da oltre vent’anni la mummia è oggetto di studio, ma i suoi denti non erano mai stati analizzati.
«La degenerazione del tessuto parodontale - spiega Roger Seiler (Centro di medicina evolutiva, Università di Zurigo) - era una malattia molto diffusa, come dimostrano i resti di scatole craniche dell’età della pietra o le mummie egizie. Ötzi ci permette di studiare da vicino la prima forma di questa malattia».
Oggi la parodontite viene messa in relazione a malattie del sistema cardiocircolatorio, a questo proposito è stata riscontrata una calcificazione delle arterie della mummia: «Come nel caso della parodontite -spiega Albert Zink (direttore dell’Istituto per le Mummie e l’Iceman dell’EURAC di Bolzano) - il motivo va ricercato in primo luogo nella sua predisposizione genetica».
Le carie riscontrate nei denti di Ötzi andrebbero ricondotte alla sua dieta, costituita principalmente da amidi come pane e cereali.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 10 Aprile 2013

Commenti

Post popolari in questo blog

La tavoletta di Dispilio. Quel testo del 5260 a.C. che attende di essere decifrato

Earthquake room. Natural History Museum, London.

Il 5 settembre ritorna "Contus po sistentai e contixeddus po si spassiai"