Nuovi studi sul cervello di Ötzi
Le cellule ematiche di un campione del cervello di Ötzi al microscopio. |
Dopo aver eseguito la TAC i ricercatori avevano ipotizzato che un aggressore gli avesse assestato un colpo in fronte e che questo avesse fatto urtare il cervello contro l’occipite, causando l’ematoma evidenziato dalle zone scure.
Questa ipotesi non era però ancora stata approfondita.
Nel 2010, attraverso due piccoli fori già esistenti nella scatola cranica di Iceman, erano stati estratti (tramite endoscopia) due campioni di cervello.
Il microbiologo Frank Maixner (Istituto per le Mummie e l’Iceman dell’EURAC: Accademia Europea di Bolzano) e i suoi colleghi Andreas Keller (Istituto di genetica umana dell’Università del Saarland) e Andreas Tholey (Istituto di medicina sperimentale dell’Università Christian Albrecht di Kiel) hanno condotto analisi parallele sui due minuscoli campioni (pochi millimetri di spessore).
Rappresentazione 3D dell’immagine delle cellule ematiche di un campione del cervello di Ötzi |
Quel che resta da scoprire è se siano gli ematomi siano comparsi a causa di un colpo in fronte o di una caduta in seguito alla ferita della freccia, riscontrata in precedenza. Risultati importanti per la ricerca scientifica: si tratta del primo studio in assoluto sui tessuti molli di un corpo mummificato.
La struttura neuronale di un campione del cervello di Ötzi al microscopio. |
Secondo Frank Maixner: «La ricerca sui tessuti mummificati può essere molto frustrante: i campioni sono spesso danneggiati o contaminati e anche dopo vari tentativi con diverse tecniche non si arriva a un risultato. Se ci si immagina che abbiamo potuto documentare i processi realmente avvenuti nei tessuti di un uomo vissuto 5000 anni fa, si può capire perché noi ricercatori non abbiamo gettato la spugna dopo i tanti tentativi falliti. Ne è valsa la pena».
I risultati dello studio sono stati pubblicati dalla rivista “Cellular and Molecular Life Sciences”: Paleoproteomic study of the Iceman’s brain tissue.
Sezione della scatola cranica di Ötzi (le frecce gialle indicano i punti nei quali è stato effettuato il prelievo dei campioni). Fonte: Ospedale di Bolzano (radiodiagnostica). |
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