Opere d’arte figurative e stimolazione elettrica della corteccia prefrontale sinistra. Studio dell’Università di Milano-Bicocca

Il livello di gradimento di un’opera d’arte può aumentare a seguito di una stimolazione elettrica a bassa intensità della corteccia dorso laterale prefrontale sinistra, sede della valutazione estetica. È la conclusione alla quale sono giunti i ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca autori di uno studio pubblicato sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience: The world can look better: enhancing beauty experience with brain stimulation (doi:10.1093/scan/nst165).
La ricerca, coordinata da Zaira Cattaneo (dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca e Brain Connectivity Center-IRCCS Mondino di Pavia) è stata realizzata con il contributo di Carlotta Lega (dottoranda in Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca), di Albert Flexas, Enric Munar, Camilo J. Cela-Conde (Università delle Isole Baleari) e di Marcos Nadal (Università di Vienna), rientra nel campo della neuroestetica, branca delle neuroscienze che si occupa di studiare i correlati neurali alla base dell'apprezzamento estetico.
La ricerca è stata condotta su 24 partecipanti di un’età compresa tra 19 e 28 anni, divisi in due gruppi, il primo ha eseguito l’esperimento vero e proprio, il secondo un compito di controllo. Il primo gruppo, dopo aver osservato al computer 70 immagini astratte (quadri astratti e schizzi) e 80 immagini figurative (quadri realisti, quadri impressionisti e post impressionisti, fotografie di paesaggi rurali e urbani), ha indicato l’apprezzamento di ciascuna figura su una barra di valutazione con un punteggio da 0 a 100.
Ai partecipanti è stata poi applicata una neuro-stimolazione che utilizza corrente a bassa intensità alla corteccia dorso laterale prefrontale sinistra per mezzo di piccoli elettrodi tDCS (Transcranial direct current stimulation). In una sessione la stimolazione era vera, in un’altra sessione era finta (placebo). Dopo la neurostimolazione i partecipanti hanno guardato una serie di immagini (70 astratte e 80 figurative) esprimendo il proprio gradimento. A seguito della stimolazione vera si è registrato un incremento del gradimento del 3 per cento in caso di immagini figurative, mentre è rimasto invariato il gradimento dei quadri astratti (vedi i grafici con i risultati in formato Pdf).
Non sono invece stati registrati cambiamenti nell’apprezzamento estetico a seguito della stimolazione placebo.
Il secondo gruppo (il campione di controllo), ha guardato le stesse immagini, ma il loro compito è stato di esprimere un giudizio sui colori di quadri e fotografie: in questo caso, dopo la stimolazione elettrica vera, non sono state rilevate differenze di giudizio.
«Nel nostro studio - ha spiegato Zaira Cattaneo, coordinatrice della ricerca - abbiamo dimostrato, per la prima volta, che l’innalzamento della eccitabilità della corteccia prefrontale sinistra tramite la tecnica tDCS induce un aumento nell'apprezzamento estetico di opere d'arte figurative ma non astratte. Abbiamo utilizzato la stimolazione cerebrale per studiare cosa accade nel nostro cervello quando osserviamo qualcosa di bello, che si tratti di un’opera d’arte o di un paesaggio.
Questo lavoro potrebbe da un lato aprire inedite prospettive di conoscenza sul piacere esteticoe dall'altro potrebbe aiutare nel trattamento di pazienti (per esempio, depressi) che sembrano non riuscire a trarre piacere da ciò che osservano.


Andrea Mameli
Blog Linguaggio Macchina
1/12/2013

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