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Visualizzazione dei post da marzo 23, 2014

Social media e comunicazione della scienza. Studio pubblicato su PLoS ONE il 13 Dicembre 2013

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Anche se non tutti i ricercatori ne sono consapevoli i social media stanno cambiando le modalità comunicazione dei risultati della ricerca. Per analizzare l'impatto, negli ultimi 5 anni, dei diversi strumenti di diffusione nei confronti del pubblico (altri ricercatori, politici, giornalisti) Clare Wilkinson e Emma Weitkamp dell'università del West of England a Bristol hanno somministrato un questionario a un campione di 504 ricercatori, dal quale sono state ricavate 149 risposte valide (29%). Le domande riguardavano i mezzi utilizzati per diffondere le informazioni relative alle ricerche, i media sui quali la notizia era in qualche modo rimbalzata, I risultati dello studio sono stati pubblicati su Plos One il 13 Dicembre 2013:  A Case Study in Serendipity: Environmental Researchers Use of Traditional and Social Media for Dissemination .   Figure 1. Contact as a result of research featuring in different media. Different media options included Science for Enviro

“Questa mano non è mia!”: uno studio sulla somatoparafrenia

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Un danno al cervello causato da ictus o ischemia può causare perdita di coscienza del proprio corpo fino a indurre chi ne è colpito a non riconoscere come proprio un braccio o una gamba. Non si tratta di un disturbo di tipo psichiatrico ma neurologico, noto come somatoparafrenia, che può riguardare fino al 15% delle persone con lesione all’emisfero destro considerando le forme più lievi, di cui finora si conoscevano solo le caratteristiche cliniche. Uno studio condotto da Angelo Maravita e Daniele Romano del dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca in collaborazione con l’Università di Pavia e l’Ospedale Niguarda “Ca’ Granda” di Milano, pubblicato online sulla rivista inglese Brain, ha evidenziato per la prima volti gli effetti fisiologici di questo disturbo, contribuendo a chiarire i meccanismi profondi  alla base della perdita della coscienza del sé. Scoprendo che questo processo è così pervasivo che non si riescono a percepire più neppure le “m

Maria Antonietta Mameli: la creatività di un'artista visiva. GovanorArt 2014

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Nel 2008 il New Yorker ha recensito la sua prima mostra personale alla Bruce Silverstein gallery. Tre anni fa Lightbox, un blog del Time Magazine, ha dedicato un articolo al suo progetto Human Observations. E ora, dopo aver esposto in alcune delle più importanti mostre di fotografia artistica del mondo, Maria Antonietta Mameli a partire dal 12 Aprile 2014 esporrà in Italia, in una collettiva nello spazio espositivo splendido e innovativo GovanorArt a Bonnannaro (Sassari). Maria Antonietta Mameli a Firenze, Museo Marini La carriera artistica della Mameli ha avuto inizio nel 2007 quando il suo lavoro e' stato esibito alla prestigiosa fiera d'arte, Paris Photo, dalla galleria Bruce Silverstein. La sua serie più recente intitolata "Grand Central Station, Continued" - ispirata dalla celebrazione dei cento anni della stazione centrale di New York, nel giugno 2013 è stata esposta nella fiera d'arte più importante del mondo: Art Basel. Il critico d'arte

Maria Antonietta Mameli, Saint George and the Dragon. The creativiy of a visual artist. GovanorArt 2014

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The New Yorker reviewed her solo show in 2008, three years ago, Lightbox, a popular blog curated by Time magazine, dedicated an article to her project Human Observations; her work has been exhibited in some of the most important art shows in the world and now  Maria Antonietta Mameli 's work is going to be part of a group show at GovanorArt, a very beautiful and innovative exhibition space in Bonnanaro (SS), Italy, starting from April 12th, 2014. Mameli artistic career started in 2007 when her work was exhibited at the prestigious art show Paris Photo with the Bruce Silverstein gallery. Her most recent series titled "Grand Central Station, Continued' - inspired by the celebrations for the Grand Central Station Centennial in New York, made their debut, in June 2013, at Art Basel, Switzerland, considered the most prestigious art show in the world. Maria Antonietta Mameli at Museum Marini in Florence The well respected photography art critic Vicki Goldberg wr

Stanley Kubrick inside HAL 9000 during filming of "2001: A Space Odyssey, 1967"

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Stanley Kubrick inside HAL 9000 during filming of 2001: A Space Odyssey, 1967.

Muscoli da pugilatore. Cagliari, Museo Archeologico, statue di Mont'e Prama

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Cagliari, Museo Archeologico. Pugilatore, particolare [Foto: Andrea Mameli, 23 Marzo 2014] Cagliari, Museo Archeologico. Pugilatore, particolare [Foto: Andrea Mameli, 23 Marzo 2014]

Modellini di Nuraghe in mostra a Cagliari. Riproduzioni in scala o rendering di progetti?

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La mostra dedicata alle statue di Mont'e Prama offre al visitatore anche serie di oggetti classificati come Modellini di Nuraghe. Questi, a differenza delle figure umane, non sono facilmente riconoscibili. O almeno io stento a riconoscerli come modellini di nuraghe. Nel secolo scorso ho coltivato la passione del modellismo (all'interno del glorioso Club Modellismo Storico Cagliari) e mi son fatto un'idea di cosa significa progettare e realizzare un modello o un diorama in scala ridotta di un oggetto reale. Ma è ovviamente un'idea mia e potrebbe non coincidere con l'idea di modello in possesso di scultori e/o modellisti nuragici. Ma si tratta di riproduzioni in scala di nuraghi esistenti? Quindi oggetti atti a magnificare la gloria dell'epoca nuragica. O di modelli usati dagli architetti nuragici per rappresentare i loro progetti, come una sorta di rendering ? E in questa seconda ipotesi servivano per illustrare l'idea di costruzione finita ai muratori o pe