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Visualizzazione dei post da novembre 8, 2015

La sonda Rosetta chiama, il radiotelescopio sardo risponde

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Il segnale inviato dalla sonda Rosetta, dall'alto della cometa 67P/Churyumov Gerasimenko, è giunto forte e chiaro in Sardegna, grazie al radiotelescopio SRT. Il risultato è stato possibile grazie a un ricevitore a microonde operante in banda X (8 GHz) e in banda Kα (30 GHz) e uno spettrometro digitale ad altissima risoluzione basato su schede “ROACH” e dispositivi FPGA di nuova generazione, messo a punto a Cagliari nell’ambito di una collaborazione internazionale denominata “CASPER”. Lo sviluppo di questo strumento costituisce il cuore di un Progetto “Tender” finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna, a cui partecipano l’INAF - OAC e il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica (DIEE) dell’Università di Cagliari. Per il Presidente dell’INAF, Nichi D’Amico :  « Il radio telescopio SRT, oltre ad essere uno strumento di avanguardia della radio astronomia moderna, possiede grandi potenzialità in svariate applicazioni spaziali in cui la Sardegna può giocare un ruolo

Annabel, cervello artificiale che parla come un bimbo (13 Novembre 2015)

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Per formare pensieri e parole la nostra mente esercita «un uso infinito di mezzi finiti», secondo l'immagine fornita due secoli fa dal filosofo e naturalista tedesco Karl Von Humboldt. Ma in che modo il cervello impara a elaborare e a gestire il lignuaggio? Per trovare una risposta un gruppo di ricercatori delle Università di Sassari e Plymouth ha sviluppato al calcolatore un modello cognitivo, formato da 2 milioni di neuroni, al quale sono state “insegnate” 1587 frasi tipiche dello sviluppo del linguaggio infantile. Così Annabell (Artificial Neural Network with Adaptive Behavior Exploited for Language Learning), digiuno di conoscenze linguistiche, ha imparato a “parlare” con interlocutori umani e ha prodotto 521 frasi con nomi, verbi, aggettivi, pronomi. È emerso che i processi decisionali non si basano su regole precodificate ma sui meccanismi dell'apprendimento del cervello biologico. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One, è stato presentato alla confere

Pietro Greco in posa nello studio di Albert Einstein

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Ieri al Cagliari FestivalScienza ho trovato una persona che è nata due giorni dopo la morte di Einstein, Pietro Greco, giornalista e scrittore. Ho scattato questa foto accanto alla riproduzione dello studio di Einstein che impreziosisce il festival di Cagliari: Pietro Greco, di cui mi onoro di essere stato allievo (al Master in Comunicazione della Scienza, alla Sissa si Trieste) nei suoi due seminari a Cagliari ha illustrato molto bene, da grande giornalista e scrittore, il tentativo che la scienza conduce, da secoli, di spiegare, classificare, ordinare la conoscenza. Quella che lo storico della scienza Gerald Holton ha definito la Sindrome Ionica, perché colpisce tutti coloro, a partire dai filosofi greci, che cercando di unificare lo scibile umano. Sempre Holton, ha raccontato Pietro Greco agli studenti liceali sardi che hanno riempito la sala conferenze dell'ExMà, è riuscito a enumerare 100 "pregiudizi filosofici" che sono stati a volte utili e a volte di os