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Visualizzazione dei post da dicembre 25, 2016

Inflazione di auguri: ipocrisia acuta o sincero bisogno di condividere sentimenti?

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Fino a 20 anni fa in occasione delle feste di Natale ricevevo lettere e cartoline augurali. Da qualche tempo il lavoro del postino, almeno da queste parti, si è notevolmente ridotto (tra il 2010 e il 2015 il volume di corrispondenza postale in Italia è calato del 39%); qualche giorno fa ho ricevuto l'unica lettera di auguri, proveniva dagli USA. Non è che lo scambio sia diminuito, anzi. E-mail, Facebook, Twitter, WhatsApp e all'nossidabile SMS, si assiste a un proliferare di auguri, greetings, happy e merry... Solo che la maggior parte di queste comunicazioni non è diretta a una persona ma è collettiva. Spesso sono auguri sparati nel mucchio, facilitati anche dalla semplicità: non ci sono lettere da scrivere a mano, affrancare e imbucare. O lanciati compulsivamente come quelli che si scambiano nei negozi, negli uffici, nelle scuole: dire auguri o, peggio, "auguroni" (!) non costa niente. Attacchi di ipocrisia acuta o sincero bisogno di condividere sentimenti? Ovvia

L'eredità di Fabrizia, Fräulein F.

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Fabrizia Di Lorenzo su Twitter aveva scelto di chiamarsi Fräulein F.  (Signorina F.) e il suo account era @bizia : personaggio dell'Eneide che muore trafitto da una falarica (giavellotto). Sono andato a guardare i suoi ultimi tweet e ho trovato una bella intervista a Zigmunt Bauman, dalla quale è partita la riflessione che riporto qui sotto. Fabrizia con questo ci ricorda almeno tre cose importanti: nessuno di noi può sapere quando non potrà più accedere ai propri account: potrebbe capitare in qualsiasi momento; e in alcuni casi quello che lasciamo scritto, gli articoli che condividiamo, le foto, le citazioni, tutto può costituire in qualche modo un'eredità per gli altri, come nel caso di Fabrizia (o essere dimenticato, come in molti altri casi); io questo lo prendo come un avvertimento: stai attento a quello che posti sui social; nessuno di noi può sapere che fine faranno i propri scritti sui social (potranno essere citati, commentati, condivisi, twittati e ritwitta