Sant'Efisio edizione 361. Io questa festa, sarà perché coincide con il mio compleanno, la sento molto. Ricordo quando mi portavano a vedere i cavalli, i carri (traccas) e i gruppi provenienti da tutta la Sardegna. I suoni dei campanacci, la musica delle launeddas, i canti a tenores, le sirene delle navi quando il santo passa davanti al Municipio di Cagliari: tutti questi suoni sono impressi nella mia memoria. C'è chi è animato da profonda e sincera devozione, chi si riscalda solo per i suoni e i colori della Sardegna più inossidabile, chi la vive come una manifestazione autentica di "spiritualità della comunità" e chi invece desidera soltanto immergersi in una grade festa popolare. Di sicuro non credo che esistano molti eventi che si ripetono da più di 361 anni.
Oggi sono andato a vedere, ascoltare, fotografare. E a farmi immortalare insieme alle launeddas dell'Orchestra Popolare Sarda (non ringrazierò mai a sufficienza Alessandra Basciu per il suo invito), accanto a una tropue venuta dall'Olanda e da ragazze e ragazzi incontrati per strada e nel cortile del Liceo Don Bosco, dove ogni anno si radunano i gruppi prima della partenza per la processione. Chi mi conosce sa che il mio sogno è partecipare a questa grandiosa
festa con indosso gli abiti tradizionali: chi legge questo appello mi
aiuti. Grazie!
Quello che segue è il breve resoconto fotografico di questa mattina e devo dire che Marco Mameli, il mio fotografo di fiducia, si è dimostrato all'altezza del compito.
Buon Sant'Efisio!
Sant'Efisio 2017, gruppo di Desulo [Foto: Marco Mameli]
Sant'Efisio 2017 [Foto: Marco Mameli]
Con Alessandra Basciu e Carolina Casula dell'Orchestra Popolare Sarda e le loro splendide Launeddas #santefisio2017 [Foto: Marco Mameli]
Alessandra Basciu e Carolina Casula (Orchestra Popolare Sarda). Sant'Efisio 2017 [Foto: Marco Mameli]
Con Orlando Mascia, maestro di Launeddas dell'Orchestra Popolare Sarda. Sant'Efisio 2017 [Foto: Marco Mameli]
Abito tradizionale di Sadali. Sant'Efisio 2017 [Foto: Marco Mameli]