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Visualizzazione dei post da novembre 4, 2018

Con Pietro Greco e la sua Fisica per la pace (Cagliari FestivalScienza 2018)

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Ho avuto il doppio onore di presentare l'intervento di Pietro Greco al Cagliari FestivalScienza 2018 . Il primo motivo è che Pietro rappresenta per me il modello del giornalista scientifico : pronto a scavare in profondità nelle notizie, curioso, serio, ma anche in grado di svelare retroscena bizzarri o involontariamente comici. Lo so perché l'ho ascoltato spesso, a Radio Tre Scienza , ho letto molti suoi articoli e libri, tra cui Hiroshima. La fisica conosce il peccato e soprattutto lo considero il mio maestro di giornalismo scientifico , per i suoi insegnamenti al Master in comunicazione della scienza alla SISSA di Trieste. Il secondo motivo è che l'intervento di Pietro aveva lo stesso titolo del libro Fisica per la pace. Tra scienza e impegno civile (edizioni Carocci). Per me questo è un tema molto importante: la fisica non è solo uno strumento per vedere il mondo ma anche un metodo per viverlo meglio. Pietro lo spega mostrando alcuni esempi, come il Centro inte

L'astrofisica Marica Branchesi: «La Sardegna nel progetto ET» (7 novembre 2018)

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Lo scorso anno per il mensile Nature era tra le dieci personalità scientifiche più significative. Nell'aprile 2018 la rivista Time l'ha inserita tra le cento persone più influenti del mondo. Marica Branchesi, 41 anni di Urbino, astrofisica del Gran Sasso Science Institute, associata all'Infn e Inaf, sarà domani al Rettorato dell'Università di Cagliari per l'inaugurazione dell'undicesima edizione del FestivalScienza. Le abbiamo chiesto le origini della sua passione per la scienza. Di cosa parlerà nell’Aula Magna dell'Università? «Delle scoperte degli ultimi due anni. Scoperte emozionanti, che hanno fatto capire come funzionano molte cose che non riuscivamo ancora a spiegare. Ci sarà con me un collega, Ettore Majorana, nipote del famoso fisico siciliano. Parleremo delle nostre ricerche e cercheremo di trasmettere il nostro entusiasmo per il lavoro che facciamo. E parleremo di queste grandi scoperte, che riguardano i buchi neri e le stelle di neutroni. Sui pri

«I sardi? Eccellenza del Cern» (3 novembre 2018)

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Come un'isola nell'isola. È la Sardegna dentro il Cern, il più grande laboratorio del mondo di fisica delle particelle che si trova al confine tra Svizzera e Francia alla periferia ovest della città di Ginevra. Un’isola, per niente isolata, composta dalle ricercatrici e dai ricercatori sardi che popolano la comunità internazionale impegnata a scavare nei più profondi segreti dell'atomo. Ne abbiamo parlato con Alessandro Cardini, Primo Ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) Sezione di Cagliari e responsabile, per Cagliari, dell'esperimento LHCb, che si svolge nell’acceleratore installato nel sottosuolo di Ginevra, il Large Hadron Collider. Cardini il 6 novembre alle 20 terrà una conferenza, organizzata dal Rotary Club Quartu Sant’Elena, al Caesar’s Hotel: “La Sardegna al CERN - Storie e attività degli scienziati sardi nel più grande laboratorio di ricerca del mondo”. Cardini, quanta Sardegna c'è al CERN? «Parecchia. Grazie all'Universi