Premio Franco Solinas 36° edizione: 5 storie in finale

finalisti premio solinas
Premio Franco Solinas 36° edizione: i finalisti

Ecco le 5 storie in finale al Premio Franco Solinas 36° edizione e i loro autori:
  • Celeste (titolo originale Una stella nera) di Fabio Pisano e Massimiliano Pacifico;
  • Gioia (titolo originale La gioia) di Benedetta Mori, Giuliano Scarpinato e Chiara Tripaldi;
  • I figli della scimmia (titolo originale Il mio erede) di Tommaso Landucci e Damiano Femfert;
  • La legge del lupo (titolo originale Il lupo) di Alberto Scocca, Luca Renda e Mariachiara Illica Magrini;
  • Nina (titolo originale La santa contadina) di Alessandro Padovani e Lorenzo Bagnatori.
Le hanno selezionate, tra una rosa di 405 storie che hanno partecipato al premio, i 29 Giurati: Isabella Aguilar (sceneggiatrice), Pedro Armocida (critico cinematografico e direttore Pesaro Film Festival), Mariangela Barbanente (sceneggiatrice e regista), Teresa Cavina (curatrice di festival cinematografici), Salvatore De Mola (sceneggiatore), Graziano Diana (regista e sceneggiatore), Alessandro Fabbri (sceneggiatore), Valentina Gaddi (sceneggiatrice), Luca Giordano (sceneggiatore), Annamaria Granatello (Direttrice Premio Solinas), Filippo Gravino (sceneggiatore), Guido Iuculano (sceneggiatore), Marcello Izzo (sceneggiatore), Antonella Lattanzi (sceneggiatrice e scrittrice), Laura Luchetti (regista e sceneggiatrice), Ilaria Macchia (sceneggiatrice e scrittrice), Umberto Marino (regista e sceneggiatore), Davide Orsini (sceneggiatore), Cristiana Paternò (giornalista), Michele Pellegrini (sceneggiatore), Laura Pugno (scrittrice), Domenico Rafele (scrittore e sceneggiatore), Fabrizia Sacchi (attrice), Giacomo Scarpelli (scrittore e sceneggiatore), Roberto Scarpetti (regista e sceneggiatore), Gianni Tetti (scrittore e sceneggiatore), Massimo Torre (scrittore e sceneggiatore), Lorenzo Vignolo (regista e sceneggiatore), Stefano Voltaggio (sceneggiatore)

La premiazione si terrà a La Maddalena dal 22 al 26 settembre 2021. 

Ora i Finalisti avranno 3 mesi per sviluppare le sceneggiature, che poi saranno valutate da una seconda Giuria. Il Premio Franco Solinas Miglior Sceneggiatura sarà di 6.000 euro e la Borsa di Studio Claudia Sbarigia (dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l’universo femminile) di 1.000 euro. 

Il Premio Solinas in 36 anni di attività ha favorito la realizzazione di 115 film, 11 corti, 4 serie web, 4 piloti per serie TV; è sostenuto da: MIC, Regione Lazio, Regione Autonoma della Sardegna e Fondazione Sardegna Film Commission, con il patrocinio del Comune di La Maddalena e delle Associazioni di Categoria: 100autori, Anac, Writers Guild Italia, Doc/It, Anica, Apa e Agici.

Sinossi delle storie in finale.
Celeste - Celeste è una storia vera, una storia cruda ma necessaria. La storia di una ragazzina del 29 che, appena diciottenne, nel pieno delle leggi razziali e dei rastrellamenti, decide di presentarsi in una caserma nazista e proporsi quale delatrice dei suoi correligionari. Da quel momento in poi, la sua vita diverrà tristemente epica, con scelte difficili, pericolose, con fughe e ritorni repentini.
Gioia - Gioia è una donna bambina che conosce l’amore solo dai romanzi. Alessio è un adolescente dedito, insieme all’amante cinquatratreenne Cosimo, al vizio e all’interesse: progetta di truffarla approfittandosi della sua infatuazione, ma la purezza di lei lo mette in crisi. Tra i due nasce un rapporto sentimentale e carnale: l’epilogo sarà tragico.
I figli della scimmia. Dario, padre di un bambino disabile, comincia a ricevere attenzioni dal figlio adolescente di suo fratello scoprendo di preferirlo al proprio. Nella crescente complicità con il nipote trova il figlio che avrebbe voluto avere, veste i panni del padre che avrebbe potuto essere. Un gioco di ruolo illusorio e pericoloso che metterà a rischio l’intera famiglia.
La legge del lupo - La legge del lupo racconta di una famiglia di lupi messa alla prova dal bracconaggio. Il capobranco rimane zoppo a causa di uno sparo, a farne le spese non sarà solo il suo branco, ma anche l’equilibrio naturale del bosco.
Nina - Dolomiti. Nina ha undici anni e il potere di controllare la Natura, per questo tutti cercano di sfruttarla. Un racconto tra realtà e magia nell’Italia del dopoguerra, che racconta la fine del mondo contadino e la scoperta attraverso gli occhi di una bambina del mondo degli adulti. Il momento in cui abbiamo perso il contatto con la natura è quello in cui abbiamo perso la nostra Infanzia.



Commenti

Post popolari in questo blog

La tavoletta di Dispilio. Quel testo del 5260 a.C. che attende di essere decifrato

Earthquake room. Natural History Museum, London.

Alessandra Guigoni: tra l'etnografia del cibo e l'antropologia della comunicazione