La comunicazione medico-paziente passa anche attraverso la scrittura

Mi sono sempre chiesto perché molte ricette e prescrizioni compilate a mano da medici risultano quasi sempre illeggibili. Come spesso accade la satira sa raccontare molto bene la realtà e con la solita graffiante efficacia Lercio aveva sottolineato questo nel fenomeno nel 2014 con questo titolo: Medicina: Sviluppato il primo font illeggibile per medici («La ricerca, che sarà pubblicata nel prossimo numero del “New courier of Medicine” utilizzando proprio il nuovo font, ha scatenato l’entusiasmo del mondo accademico (benché l’articolo sia comprensibile solo per i farmacisti»).  
Si tratta, è vero, di semplici promemoria, ma talvolta i pazienti cercano attraverso questi brandelli di comunicazione alcune informazioni importanti per la loro salute.

Infatti nel 2018 il Ministero della Salute, ha inviato a tutte le Regioni una comunicazione (denominata «Raccomandazione per la Prevenzione degli Errori in Terapia conseguenti all’uso di abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli”, ma che prende in considerazione anche il fenomeno della brutta grafia»): "le prescrizioni delle terapie farmacologiche, comunque redatte (scritte a mano, prestampate, elettroniche) con particolare attenzione a quelle pediatriche. In caso di scrittura a mano è necessario usare lo stampatello".

Ancora: "evitare, nella scrittura manuale, i simboli + più; = uguale; ≤ minore o uguale; ≥ maggiore o uguale, in quanto possono essere confusi con numeri e quindi indicarli con le lettere". Inoltre: "Le Aziende sanitarie devono informare gli operatori sanitari sui possibili errori in terapia associati all’uso di abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli, e prevedere un’attività costante di formazione sull’argomento nonché monitorare gli interventi intrapresi. È necessario intervenire sui processi di comunicazione che intercorrono tra i diversi ambiti di cura e tra operatori sanitari e tra questi e pazienti/caregiver. Una fluida e trasparente comunicazione, in ospedale e sul territorio, tra Farmacisti e Medici di medicina generale (MMG) e Pediatri di libera scelta (PLS) nonché un linguaggio, condiviso anche nei prontuari, nei documenti e nei glossari regionali, rappresentano uno strumento fondamentale nella prevenzione degli errori in terapia. E’ altresì doveroso offrire al paziente o ai caregiver indicazioni scritte circa le modalità di assunzione e somministrazione delle terapie farmacologiche, che siano chiare, complete e prive di abbreviazioni, specialmente all’atto della dimissione, assicurandosi, per quanto possibile, che siano comprese".

Non si tratta, ovviamente, di una motivazione estetica: nel 1998 negli Stati Uniti un medico fu condannato a pagare 225mila dollari perché la sua ricetta era scritta male e indusse il farmacista a fornre una medicina sbagliata: Plendil (felopidina) al posto di Isordil (Isosorbide dinitrato). Questo fatto causò gravi conseguenze per il paziente. Compensation awarded for death after illegible prescription (West J Med. 2000 Feb): "A Texas jury has attributed the death of a 42 year old patient to an illegible prescription and has ordered the doctor who wrote it to pay $225,000 compensation to the patient's family. The total judgment of $450,000 included an equal award against the dispensing pharmacist.

Nel 2006 un rapporto della National Academies of Science's Institute of Medicine (IOM) indicava che un milione e mezzo di statunitensi ogni anno è vittima di problemi causati da errori nelle prescrizioni. Molti di questi errori derivano da abbreviazioni e indicazioni di dosaggio poco chiare e da una scrittura illeggibile (sloppy handwriting) su alcuni dei 3,2 miliardi di prescrizioni scritte negli Stati Uniti ogni anno. Fonte: TIME, Cause of Death: Sloppy Doctors. By Jeremy Caplan Monday, Jan. 15, 2007


Doctors handwriting (Robaina Bordón, Morales Castellano, López Rodríguez, Sosa Henríquez)

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