Una storia per vivere ha bisogno di corpi, di voci, di gesti e poi di oggetti, di suoni, di musiche, di luci
Una storia non vive da sola.
I giardini di Eva Mameli Calvino (1/7/2024) |
Oggi ho capito una cosa, o almeno credo: i personaggi non esistono.
Non esistono come entità immaginaria.
Esistono quando siamo noi che entriamo in scena a farci carico della loro presenza.
Perché se c'è un corpo, una voce, dei gesti, allora c'è un personaggio.
E se ci sono anche oggetti, suoni, musiche, luci allora c'è una storia.
Dieci anni di corsi di recitazione mi sono serviti a capire come provare a entrare dentro una storia.
Ora però, con questo percorso compiuto a fianco di Valentina Sulas non sono entrato dentro una storia: questa volta la storia è entrata dentro di me. E pian piano sono diventato io stesso la storia.
Non ringrazierò mai abbastanza Valentina. Perché? Ma perché per un percorso come questo non conta solo la preparazione, la competenza e l'esperienza che lei ha in abbondanza, per me conta la capacità di relazionarsi in modo positivo, di vivere l'esperienza in maniera serena, di potersi sorreggere quando serve, specie nelle strade in salita.
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