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FameLab, divulgare la scienza in 3 minuti. Le finali di Catania, 28 febbraio 2019

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Il 28 febbraio ho avuto l'onore di far parte della giuria del talent scientifico FameLab Italia . Insieme a Daria Guidetti , ricercatrice all'Istituto di Radioastronomia INAF di Bologna, Salvatore Bordonaro (Dipartimento Agricoltura Università di Catania) e Alberto Conti (Radio Zammù). Nell’aula magna del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania si sono esibiliti i sette concorrenti, di età compresa fra 21 e 35 anni: Salvato Alaimo (con una presentazione dal titolo: "Medicina 2.0"), Giuseppe Castro ("Viaggio al centro dell'universo"), Lidia Trombello ("Un virus per la nostra esistenza"), Giacomo Torrisi  ("L'effetto fotovoltaico in breve"), Luisa Scuccess ("Un'antica divinità azteca"), Simone Valastro ("Energia Oscura"), Giuseppe Calaciura ("Cosa sceglie per noi"). La mia impressione complessiva è di grande inventiva e coraggio da parte di tutti ...

A Catania per Famelab 2019

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Domani, giovedì 28 febbraio, nell’aula magna del dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente (Polo bioscientifico, via Santa Sofia 100), dell'Università di Catania, saranno in sette a contendersi i due posti in palio per la finale nazionale di Milano del "talent per scienziati" Famelab 2019. Ai partecipanti sarà richiesto di essere brillanti, coinvolgenti, chiari e creativi, per illustrare un argomento scientifico che li appassiona, in soli 3 minuti di tempo. A valutarli sarà la giuria di esperti composta da Daria Guidetti (INAF), Andrea Mameli (CRS4), Salvo Bordonaro (Unict) e Alberto Conti (Radio Zammù). Guidetti e Mameli saranno inoltre gli ospiti d’onore della mattinata, testimonial di un modo efficace e accattivante di comunicare la scienza i rispettivi talk su "Bellezze e sporcizia nell’Universo. Scoprile su RadioAstronomia!" e "Scienza Sostenibile". L’evento, ideato dal Cheltenham Festival e promosso a livello mondiale dal Bri...

Premio Asimov 2019, ritornano le recensioni per le scuole superiori

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Ecco di nuovo il premio Asimov per l'editoria scientifica divulgativ a ! Istituito nel 2015 dal Gran Sasso Science Institute (GSSI) con il nome “Premio Asimov per l’editoria scientifica divulgativa” , da un’idea di Francesco Vissani, si ispira ai premi assegnati dalla Royal Society . Alla prima edizione (2016) parteciparono 200 studenti, 2300 alla terza (2018) . La quarta edizione si preannuncia ancora più ricca perché il Premio avrà undici centri di coordinamento (in Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria. Il Premio è intitolato allo scrittore Isaac Asimov e si rivolge agli studenti delle scuole secondarie superiori che aderiscono all’iniziativa, secondo un regolamento in 14 articoli. La quarta edizione del “Premio Asimov” è promossa e organizzata da: INFN, Comitato di Coordinamento della III Missione, Gran Sasso Science Institute (GSSI), Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Sezioni di Bologna, Cagliari...

Cry Havoc a Cagliari: Stephan Wolfert combatte contro i fantasmi (e le ipocrisie) della guerra

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Se sono qui, due ore dopo la fine dello spettacolo, a tentare di riannodare il filo delle sensazioni, significa che Stephan Wolfert ha centrato il bersaglio. La storia che l'attore, ex militare, ha portato sul palcoscenico del TeatrExMa contiene l'archetipo degli archetipi: l'eroe. In più è una storia vera. In più, ancora, la storia del reduce di guerra che scopre la forza della narrazione di Shakespeare grazie a un incontro fortuito con il Riccardo III è la sua storia. Così in "Cry Havoc!" c'è tutta la potenza delle parole e del corpo, ovvero le armi che Stephan Wolfert ha imbracciato dopo aver smesso l'uniforme dell'esercito USA. Dallo spettacolo (500 repliche, in 32 stati Usa e in giro per il mondo) è poi nato un programma di recupero per veterani di guerra colpiti da traumi, basato sul teatro - De-cruit - di cui Stephan Wolfert è ideatore e i cui risultati sono raccolti in pubblicazioni scientifiche . La battaglia di "Cry Havoc!" c...

L'impresa scientifica di Luca Bindi, tra Simmetria 5 e Quasicristalli, al Festival Scienza di Iglesias

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Quando si racconta un'impresa scientifica normalmente ci si trova di fronte a un bivio: far prevalere la storia o la ricchezza dei suoi contenuti? Ma a volte si può mantenere un equilibrio tale da riuscire a informare realmente riusciendo nel contempo a rendere appassionante l'intera vicenda. È quello che ha saputo fare Luca Bindi ( titolare della cattedra di mineralogia e cristallografia all' Università di Firenze ) al Festival Scienza di Iglesias , sabato primo dicembre 2018. Ho avuto il piacere di assistere alla conferenza e l'onore di presentarla, rispondendo alla chiamata di Davide Peddis, ricercatore del Cnr e nel direttivo dell’associazione ScienzaSocietàScienza. Luca Bindi ha spiegato che i quasicristalli sono qualcosa di straordinario a causa della simmetria pentagonale. Nei cristalli ordinari le simmetrie possibili sono solo quelle di ordine 1, 2, 3, 4 e 6: si tratta delle uniche simmetrie che riempiono lo spazio. È il classico problema della pavi...

La potenza del teatro secondo Gabriella Greison. “Einstein & me", Cagliari FestivalScienza 2018

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Gabriella Greison ha un grande merito, anzi due. Ha dato voce a Mileva Marić , una figura che era stata espulsa dalla storia della scienza, e l'ha fatto usando la potenza del teatro, con il monologo “Einstein e me", che Ganriella Greison ha portato al Cagliari FestivalScienza. Il monologo restituisce alla prima moglie del fisico più famoso della storia il suo ruolo di grande mente, fisica anche lei, che desiderava superare i condizionamenti dell'epoca e vivere anche lei la sua vita da scienziata. L'effetto delle voci messe in giro, in particolare dalla madre di Einstein, Pauline, è stato devastante. Mileva è stata ritenuta pazza: "intolleranza alla disciplina familiare". Gabriella Greison, fisica, attrice, scrittrice, giornalista, questa mattina ha parlato all'interno del dibattito "Le donne protagoniste nella divulgazione scientifica" coordinato da Susi Ronchi, dove ha detto alcune cose molto significative. Primo: "A teatro non vengo...

Con Pietro Greco e la sua Fisica per la pace (Cagliari FestivalScienza 2018)

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Ho avuto il doppio onore di presentare l'intervento di Pietro Greco al Cagliari FestivalScienza 2018 . Il primo motivo è che Pietro rappresenta per me il modello del giornalista scientifico : pronto a scavare in profondità nelle notizie, curioso, serio, ma anche in grado di svelare retroscena bizzarri o involontariamente comici. Lo so perché l'ho ascoltato spesso, a Radio Tre Scienza , ho letto molti suoi articoli e libri, tra cui Hiroshima. La fisica conosce il peccato e soprattutto lo considero il mio maestro di giornalismo scientifico , per i suoi insegnamenti al Master in comunicazione della scienza alla SISSA di Trieste. Il secondo motivo è che l'intervento di Pietro aveva lo stesso titolo del libro Fisica per la pace. Tra scienza e impegno civile (edizioni Carocci). Per me questo è un tema molto importante: la fisica non è solo uno strumento per vedere il mondo ma anche un metodo per viverlo meglio. Pietro lo spega mostrando alcuni esempi, come il Centro inte...