Appello di Katia Anedda per Carlo Parlanti, il fisico italiano detenuto negli USA.

Carlo Parlanti Katia Anedda, la compagna di Carlo Parlanti (il fisico italiano detenuto negli Usa in attesa di giudizio, gravemente malato e privato del contatto con i parenti) mi scrive: «Non importa che ci sono italiani lontani dalla famiglia che subiscono ingiustizie e non si possono permettere un processo serio, non importa, tanto chi se ne frega? Be' se ne fregano 10 000 persone che hanno firmato la petizione e lanciano messaggi indignati. Ma questo grazie a tanti piccoli blog che denunciano l'ingiustizia che subisce Carlo, grazie ad associazioni come secondoprotocollo, non e' Amnesty, forse se ne occupa proprio perche' non ha interessi politici?»
Carlo Parlanti dal 3 Giugno 2005 si trova rinchiuso in un carcere della California, ma è solo uno dei 3 mila italiani detenuti all'estero. Sono tanti. E sono soli. Non se ne sente mai parlare. Rarissimo leggere loro notizie.
Il caso Parlanti preoccupa con il trascorrere del tempo, per le condizioni di salute, per la scarsità di notizie, per le limitazioni imposte ai familiari e al consolato italiano.
Non fa onore al nostro Paese (ai nostri Parlamentari, al nostro Governo, al nostro Ministero degli Esteri) accettare passivamente situazioni come quelle che sta vivendo il cittadino italiano Carlo Parlanti. Io non entro nel merito delle accuse che gli sono rivolte e delle motivazioni che spingono Katia Anedda a proclamarne con fermezza l'innocenza. E neppure delle circostanze che hanno portato al suo arresto in Germania e alla successiva estradizione negli Usa (a quanto pare non sarebbero stati rispettati gli accordi tra Stati Uniti e Unione Europea). Nell’Aprile 2005 il legale Italiano del Parlanti presenta ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per violazione dei trattati internazionali in materia di estradizione, ma il ricorso viene giudicato inammissibile. Nonostante ciò il 3 giugno 2005 la Germania accoglie la richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti ed il Parlanti viene trasferito a Ventura, in California. Dove tuttora è detenuto.
A me preoccupa lo stato di silenzio che grava intorno a questo caso. A Carlo Parlanti deve essere garantito il diritto alla salute e il diritto alla difesa.
Le ultime novità sul caso giudiziario sembrano abbastanza incoraggianti (Caso Parlanti: il rapporto dell’esperto scagiona Carlo) ma il caso umano resta molto preoccupante.
Non resta che attendere la data della seconda sentenza (10 dicembre 2007) allorché l'avvocato di Carlo Parlanti opporrà le sue ragioni.
Per saperne di più:
Il sito ufficiale di Carlo Parlanti.
Gli atti del processo.
The Fair Trials Abroad
Andrea Mameli - linguaggiomacchina.it - Cagliari 14 novembre 2007

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