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Visualizzazione dei post da agosto 5, 2007

Gli inventori svelati

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Gli inventori svelati Scienza e tecnologia, padri veri e falsi   Andrea Mameli (Quotidiano L'Unione Sarda , Inserto Estate pag. VII, Cultura, 7 agosto 2007 ) Il 12 agosto 1982 è la vera data di nascita del personal computer? Chi fu il vero inventore del telefono? Come si svilupparono le tecnologie che hanno portato alla nascita della rete Internet? Le risposte in Hacker, scienziati e pionieri, storia sociale del ciberspazio e della comunicazione elettronica (Stampa Alternativa, 2007, 240 pagine, 13 euro) un libro di Carlo Gubitosa che rende onore a inventori e scienziati ingiustamente messi in ombra e talvolta dimenticati. Come nel caso di Phillip Katz , ideatore del software di compressione PKZip, morto povero e solo il 14 aprile 2000, a soli 37 anni. Più complessa la storia del primo pc Ibm, quello che il 12 agosto di 25 anni "fa il suo ingresso trionfale sul mercato, con una presentazione in grande stile al salone delle feste del Waldorf Astoria di New York". In rea

Le visioni insolite del Quaderno Darwin (L'Unione Sarda, 30 luglio 2007)

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Il mistero delle acque che spariscono sotto gli impenetrabili calcari del Supramonte . Le magiche sorgenti di Su Gologone e la scoperta del Grande Collettore sotterraneo dopo una caccia durata oltre mezzo secolo. Il contributo fornito alla scienza dagli speleologi sardi. Una storia affascinante, raccontata con cura da Francesco Murgia , geologo, membro della società speleologica italiana e consulente della Provincia di Nuoro per la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche, nel quaderno del mensile Darwin “Sardegna sconosciuta” , appena giunto in edicola. L’articolo di Murgia (“Sentieri di buio nel cuore del Supramonte”) presenta quella parte dell’isola che, realmente, a pochi è concesso ammirare. Ma la monografia presenta altre visioni insolite. A partire dalla copertina: una splendida costa dell’iglesiente che sembra uscita da un film di pirati. Tutti i servizi, corredati di splendide foto, rendono giustizia a alcune delle parti più dimenticate dell’isola di Sardegna: inizi

...tranne il nostro modo di pensare

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Ripensando a Hiroshima Albert Einstein, icona della scienza e dell’impegno in favore dell’umanità, ammoniva: “Il nostro mondo si trova di fronte ad una crisi di cui ancora non si rendono ben conto coloro che hanno il potere di prendere decisioni. La potenza incontrollata dell'atomo ha cambiato ogni cosa tranne il nostro modo di pensare e così noi siamo trascinati verso una catastrofe senza paragone”. [Orgosolo 2007. Foto: A. Mameli] Gli fece eco nel 1970 il preambolo del Trattato di non proliferazione nucleare: “Considerando la catastrofe che investirebbe l'umanità nel caso di un conflitto nucleare, e la conseguente necessità di compiere ogni sforzo per allontanare il pericolo e di prendere le misure atte a garantire la sicurezza dei popoli”.

Hiroshima 6 agosto 1945: quando dal cielo scese l'inferno (L'Unione Sarda, 2 agosto 2007)

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Hiroshima 6 agosto 1945: quando il cielo scese all'inferno   Sessantadue anni fa, il 6 agosto 1945, un cilindro di oltre 4 tonnellate veniva lasciato cadere da un gigantesco B-29 sopra il cielo di una piccola città giapponese il cui nome è diventato simbolo di tutte le guerre. Erano le 8 e un quarto di una mattina senza nuvole e quel cilindro conteneva la più avanzata tecnologia del tempo in materia di esplosivi. Anzi, era talmente avanzata da non essere mai stata provata prima: il 16 luglio dello stesso anno, nel deserto del New Mexico, gli uomini del segretissimo progetto Manhattan fecero esplodere una bomba dotata di innesco a implosione basato sulla detonazione simultanea di cariche disposte intorno a una sfera di plutonio, apparato rimasto top secret fino al 1951. Quella lasciata esplodere sul cielo di Hiroshima, nome in codice Little Boy, conteneva due masse di uranio 235 che a 600 metri sopra il suolo furono lanciate l'una contro l'altra per mezzo di una carica esplo