alla ricerca di senso - looking for sense - Andrea Mameli - blog.linguaggio.macchina@gmail.com
Riparazione urbana, a partire dal basso. L'esempio del progetto City Repair a Portland
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Nelle città non sempre le cose cambiano in seguito all'intervento diretto delle istituzioni. In molti casi la realtà urbana muta, evolve, si trasforma per effetto di azioni provenienti, come si usa dire, dal basso. Prendiamo il progetto City Repair: nato a Portland (Oregon) nel 1996 da un gruppo di persone desiderose di migliorare la qualità della vita nella loro città, è diventato negli anni un modello di collaborazione tra cittadini e amministrazione locale. Le prime iniziative locali riguardarono la conversione degli incroci stradali in piazze pedonali. Il modello era quello di partecipazione attiva alla costruzione delle politiche con lo scopo di per produrre sostenibilità. Nel gennaio 2000 l’amministrazione di Portland ha emanato un ordinanza che offre ai quartieri l'opportunità di progettare lo spazio pubblico, dai parchi agli incroci stradali. Alla base di tutto vi è un processo di coinvolgimento creativo, nel quale i quartieri sono legalmente abilitati a progettare e costruire luoghi pubblici. Unico requisito: devono essere favorevoli almeno l’80% dei residenti. Il progetto City Repair sarà oggetto della relazione ("Da incrocio a piazza: la trasformazione dello spazio pubblico a Portland, Oregon") di Angela Cacciarru (Visiting Professor Università di Cagliari) nel convegno "Spazi, Urbanità e Territorializzazione" in programma a Cagliari (Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche) il 26 Maggio 2011, alle 16. Intervengono: Aide Esu (Università di Cagliari): "Spazio pubblico e pratiche di gioco". Franco Lai (Università di Sassari): "Per un’antropologia del “terzo paesaggio”: luoghi abbandonati in Sardegna". Maurizio Memoli (Università di Cagliari) e Carlo Birocchi (Associazione Churmo): "Rivitalizzazione urbana e luoghi collettivi: l’esperienza del Marina…Cafè Noir". Discutono: Giuliana Mandich (Università di Cagliari), Antonello Sanna (Università di Cagliari).
The vision of City Repair City Repair is an organized group action that educates and inspires communities and individuals to creatively transform the places where they live. City Repair facilitates artistic and ecologically-oriented placemaking through projects that honor the interconnection of human communities and the natural world. The many projects of City Repair have been accomplished by a mostly volunteer staff and thousands of volunteer citizen activists. City Repair began in Portland, Oregon with the idea that localization - of culture, of economy, of decision-making - is a necessary foundation of sustainability. By reclaiming urban spaces to create community-oriented places, we plant the seeds for greater neighborhood communication, empower our communities and nurture our local culture. Our projects include the annual Village Building Convergence, where people gather at neighborhood sites throughout Portland to engage in intersection repair, natural building, and other forms of placemaking. We also host Earth Day, the Village Planting Convergence (also known as City Riparian), and operate a mobile tea house called the T-Horse. Throughout the year we educate the community with workshops on all forms of sustainability and offer the invaluable placemaking guidebook and one-on-one consulting for those who want to repair their own neighborhood. If you are interested in helping our efforts please visit our volunteer page.
Una tavoletta di legno con alcune incisioni tuttora incomprensibili. Un mistero scientifico ancora tutto da scoprire: è la Tavoletta di Dispilio, portata alla luce dall'archeologo George Hourmouziadis in Grecia nel 1993. La datazione al carbonio-14 la colloca nel 5260 a.C. quindi il reperto sarebbe molto più antico rispetto ai primi testi di epoca sumera e 4.000 anni più vecchio rispetto ai tipi di scrittura cretese-micenea (Lineare B) . Il ritrovamento avvenne all'interno di un sito archeologico situato nei pressi del villaggio di Dispilio sul lago Kastoria (Prefettura di Kastoria) che sembra essere stato occupato dal Neolitico medio (5600 a.C.) al neolitico finale (3000 a.C.). La tavoletta di Dispilio fa parte dei 10 codici e testi non ancora decifrati .
Earthquake room : simulazione del terremoto di Kobe (Giappone). Natural History Museum, Londra. La visita a questa stanza della sezione geologica (The Power Within, Red Zone) del museo fa percepire cosa si prova a sentirsi vibrare la terra sotto i piedi. L'esperienza si svolge in un supermercato con carrelli e merce che trema negli scaffali. Simulation of the Kobe earthquake (Japan). Natural History Museum, London (The Power Within, Red Zone). Mamelivideo 2012.
Un giorno dovevo scrivere un articolo in cui c'entrava in qualche modo lo zafferano. Cercando qualche notizia in rete e mi capitò sotto gli occhi questo post: L’estate di San Martino e i fiori di zafferano di San Gavino . Ma questa la conosco, pensai, leggendo il nome e la breve biografia dell'autrice: Alessandra Guigoni, antropologa culturale, esperta di comunicazione del cibo. Mi sarebbe piaciuto intervistarla ma non avevo il tempo. E, proprio perché la conosco, pensai, non mi sarà difficile ricontattarla più avanti. Sono passati più di tre anni. Durante le vacanze di Natale ho avuto modo di leggere una nuova, intrigante, riflessione di Alessandra: Questioni antropologiche sul relativismo culinario (etnografia.it) . Così nei giorni scorsi è maturata una lunga e densa intervista che vi propongo qui (e nel blog di Daniele Barbieri , il cui incoraggiamento è stato determinante per la riuscita dell'intervista, specie dopo aver letto il suo post intitolato Strafogatevi ). ...
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