MEME: spazio per ricerca e sperimentazione dedicato ai giovani artisti

meme Intervista a Paolo Carta, artista, curatore dello spazio MEME, arte contemporanea e prossima, attivo a Cagliari dal primo aprile.
Quali sono gli obiettivi dello spazio meme?
«L'obiettivo più importante è di sicuro dare uno spazio che possa rappresentare ricerca e sperimentazione per i giovani artisti. La città di Cagliari è povera di valvole di sfogo e il MEME allevierà questo malessere, anche se purtroppo non è una cura.»
Che tipo di relazioni si possono instaurare tra la città e le espressioni artistiche che ne scaturistono?
«Diverse direi, ma dipenderà tutto da chi sarà il prossimo assessore alla cultura della città di Cagliari. Con il nuovo sindaco Massimo Zedda ci auguriamo tutti un futuro migliore, ma per quanto riguarda il panorama dell'arte, il tasto dolente sarà chi occuperà la cultura; troppe cose lasciate allo sbando, spazi che sono gestiti alla bene e meglio, ricerca inesistente e giovani che non trovano un motivo per restare. Serve una svolta, coraggiosa, drastica, quindi potrebbe destare malcontento, ma la città deve darsi un progetto da seguire, non può restare una "città turistica" a parole... la cultura e quindi anche l'arte, può dare un risvolto economico importante... arte non è "un disegnino" durante la pausa pranzo. la città, ad esempio, potrebbe puntare alla creazione di un settore curatoriale investendo nell'università e cercando una partneship importante nella città di Sassari dove risiede l'Accademia di Belle Arti, che da poco ha eletto il suo nuovo direttore Antonio Bisaccia, che non ha mai nascosto il desiderio di avere una sede anche a Cagliari.»
Ritenete che iniziative come la vostra possano essere utili anche a stimolare l'azione di chi governa le città?
«Ovviamente me lo auguro vivamente, noi abbiamo voluto dare un segnale che attualmente mi pare sia stato recepito e stia assumendo la sua responsabilità: quella di evolversi nel passaggio tra le menti. Il tempo del "è tutto bello" deve finire, serve selezione, progetti professionali e portare alla luce arte di qualità e non di piazza, una cosa è l'artigianato, ben altra è l'Arte. Inoltre, sarebbe ora che le generazioni precedenti iniziassero a lasciare l'eredità per il continuo della specie e cominciassero a vedere anche le mostre dei giovani, visto che raramente si vedono ma hanno la pretesa di scegliere anche per le nuove generazioni.»
Prossimo evento?
«La mostra personale di Enrico Piras: Looking for nothing. Inaugurazione; 9 giugno 2011 alle 18 e 30.» meme cagliari
La mostra di Enrico Piras, allestita nello spazio meme di via Mameli 78 a Cagliari, resterà aperta fino al 24 giugno.
"In costante bilico tra realtà e finzione, l’indagine di Enrico Piras - ha scritto Roberta Vanali - è fatta di riflessioni che viaggiano per binari paralleli per poi incrociarsi, sovvertirsi e adattarsi al contesto. La ricerca è intesa come cammino, come terreno fertile per una scoperta narrativa in continuo divenire. Così avviene In Looking for nothing, progetto installativo realizzato ad hoc per la galleria che origina da una leggenda, da un racconto carpito involontariamente. Una storia immaginaria che vede protagonista una cassa paracadutata da un aereo inglese durante la seconda guerra mondiale. Era forse un cassa piena di viveri destinata a chissà chi? Oppure un tesoro abbandonato in attesa d’essere recuperato? Conteneva materiale di cui era assolutamente necessario liberarsi? O era un trucco per depistare il nemico? Non è dato a sapersi. Così come nient’altro che riguardi il presunto avvenimento è dato a sapersi. Questo perchè l’avvenimento non è inteso come tale bensì è il pretesto per seminare indizi che permettano di reinventare il racconto."

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