Ogni cosa è collegata: Gabriella Greison a Sant'Antioco il 24 giugno (e non è un caso)

Sabato 24 giugno Gabriella Greison sarà a Sant'Antioco (aula consiliare, con inizio alle 19:00) dove avrò il piacere e l'onore di presentarla al pubblico. 

Sarà un piacere perché (come sapete bene se seguite questo blog) adoro quando la fisica (e la scienza in generale) sale sul palcoscenico. 

Sarà un onore perché il percorso professionale di Gabriella Greison è davvero straordinario e pieno di successi: nessuna o nessuno prima di lei ha mai portato la fisica (e la scienza) al grande pubblico (in Italia e non solo) in questo modo.


Sinceramente, dopo averla vista sul palco del Cagliari FestivalScienza 2018, questo successo non mi stupisce per niente: per me era già chiaro come il sole che non sarebbe stata una breve avventura. 

Infatti Gabriella Greison ha proseguito a scrivere e portare in scena opere, a scrivere e pubblicare libri e tanto altro. Io questa la chiamo, con grande ammirazione, avventura. Perché dentro ci vedo forza, caparbietà, curiosità, fantasia. Ma anche una massiccia dose di competenza. E incoscienza quanto basta. Il tutto con il preciso obiettivo di abbandonare le strade già tracciate per cercarne di nuove.

In questa straordinaria avventura di Gabriella Greison io vedo una serie di decisioni di successo.
In primo luogo quella di portare nelle sue opere teatrali (e nei suoi libri) la potenza del metodo scientifico (fatto di perseveranza, di competenza e di creatività) e la forza del metodo giornalistico (che mette insieme la ricerca scrupolosa delle fonti, con il tentativo di farsi capire da più persone possibili). In secondo luogo la voglia di andare avanti senza accontentarsi dei primi successi, esplorando sempre nuove strade comunicative senza abbandonare i modelli individuati all'inizio.
Infine la curiosità insaziabile: quella di cui devono essere necessariamente preda le persone che lavorano nella scienza e nel giornalismo. 
Per queste ragioni dico che non è assolutamente un caso che Gabriella sia arrivata dove è arrivata (e nessuno sa dove arriverà nei prossimi anni). 

Aggiungo anche, in questa serie di motivi che hanno regalato a Gabriella i successi meritati finora (e non riesco a immaginare quanti ancora ne arriveranno), un ulteriore piccolo ma importante indizio. Secondo me in tutto questo conta anche il nome del suo blog, magistralmente indovinato: Greison Anatomy. Lei scrive "liberamente ispirato a Grey's Anatomy, senza mai averne visto nemmeno un episodio". Ecco, per chi non lo sa, Grey's Anatomy è il nome di una serie tv statunitense di successo (nel 2023 giungerà alla ventesima stagione!), un "medical drama" incentrato sulla vita della dottoressa Meredith Grey. Quindi il nome della serie tv è a sua volta frutto di una omofonia tra il cognome della protagonista e il titolo del celebre manuale medico di anatomia Gray's Anatomy (scritto dal chirurgo e anatomista inglese Henry Gray e illustrato dal suo collega Henry Vandyke Carter). Ed ecco che anche qui la base scientifica è evidente.

Il curriculum di Gabriella Greison è impressionante e sicuramente è già troppo lungo per essere riportato in questo post, quindi rimando al suo blog https://greisonanatomy.com e alla pagina di wikipedia dedicata a lei: https://it.wikipedia.org/wiki/Gabriella_Greison

Riporto qui sotto il mio post del 2018 in cui racconto le mie considerazioni sul monologo che Gabriella portò in scena all'ExMà in occasione del FestivalScienza 2028 (e chi mi conosce sa quanto è stato importante per me assistere a quello spettacolo, da cui ho tratto la forza per scrivere e portare in scena, su quello stesso palco, prima il monologo su Antonio Pacinotti e poi quello su Eva Mameli e infine lo spettacolo, scritto e portato in scena insieme a Valentina Sulas, dedicato all'inventore sardo Augusto Bissiri).

La potenza del teatro secondo Gabriella Greison. “Einstein & me", Cagliari FestivalScienza 2018 (Linguaggio Macchina, 11 novembre 2018)



Il libro Ogni cosa è collegata Gabriella Greison lo anticipa così:

«sono partita da Wolfgang Pauli (fisico premio Nobel, e tra i creatori della meccanica quantistica del XX Secolo) per poi passare a Jung, e stabilire che ogni cosa è collegata, la fisica quantistica, la sincronicità, l’amore e tutto il resto»


P.S. L'iniziativa dell'associazione Iklos di Sant'Antioco è davvero notevole: guardate sotto il programma completo per l'estate 2023!


Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina, 18 giugno 2023

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