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Visualizzazione dei post da settembre 11, 2011

Con la cultura si fa il pane. Pordenone docet.

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Due giorni fa ho avuto il piacere di partecipare al festival PordenoneLegge invitato a presentare il mio Manuale di sopravvivenza energetica (scienza Express). La sera del mio arrivo a Pordenone (dopo un volo da Roma più lungo del previsto per una "riattaccata" causata da raffiche di vento sul cielo di Venezia), ho raggiunto l'albergo dove ho ricevuto la borsina di cotone con i classici colori del festival: giallo e nero. Ed ecco subito i primi indizi: una barretta di cioccolato prodotto a Pordenone incartato con gli stessi colori, un libretto con il programma del festival e in copertina la zebra gialla. Ecco cosa avevo visto poco prima nelle vetrine dei negozi! E l'occhio cade su un articolo che illustra le ricadute economiche delle iniziative culturali, tratto da uno studio sull’ industria culturale redatto poche settimane prima da Fondazione Symbola e Unioncamere. Leggo che la Provincia di Pordenone è la seconda in Italia in termini di "incidenza del valor

In Italia gradimento al 92% per il fotovoltaico come fonte del futuro (IPR)

Oggi, in chiusura del salone delle rinnovabili ZeroEmission Rome 2011 è stato presentato il quinto rapporto "Gli italiani e il solare" a cura della Fondazione UniVerde e dell' Istituto IPR Marketing Credono nel fotovoltaico come fonte del futuro il 92% dei mille cittadini intervistati (disaggregati per sesso, età, area di residenza). Ecco come hanno risposto alle altre domande. Ha mai sentito parlare di “case ecologiche"? No, mai: 9% Non risponde: 10% Sì ma non so cosa significa: 24% Sì e so cosa significa: 57% Case ecologiche: percezione dei vantaggi Non sa: 5% Nessun vantaggio, è solo un fenomeno di moda: 4% Garanzia per la salute, per i materiali usati: 14% Contenimento dell'impatto sull'ambiente: 30% Benefici economici per l'abbattimento degli sprechi nei consumi: 47% Quanto sono ecologiche le case degli italiani? La sua casa ha... Fotovoltaico: 5% Solare termico: 7% Pareti esterne rivestite con materiali per isolamento termico: 25%

Manuale di sopravvivenza energetica a Pordenonelegge (15 settembre 2011)

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Il 15 settembre 2011 alle 10 e 30 nel Palazzo Montereale Mantica di Pordenone, presentazione del libro Manuale di sopravvivenza energetica. Come consumare meglio ed essere felici (Scienza Express, 2011) di Andrea Mameli.  Incontro con Andrea Mameli e Maurizio Melis per le scuole superiori. In collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone.  Giunto alla dodicesima edizione il festival Pordenonelegge si svolge al centro della città con 245 ospiti in oltre 200 incontri in 32 luoghi del centro storico.

Manuale di sopravvivenza energetica a ZeroEmission Rome 2011

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Quest’anno a ZeroEmission Rome, la grande esposizione delle fonti rinnovabili, saranno presentati 20 libri, tra i quali il mio Manuale di sopravvivenza energetica (Scienza Express, 2011). Appuntamento alla Fiera di Roma mercoledì 14 settembre alle 16 e 30, tavola rotonda "Un futuro senza petrolio e nucleare: come realizzarlo?”. All’incontro, moderato da Chiara Zaccherotti (ISES Italia) intervengono gli autori: Marco Gisotti (Guida ai green jobs, Edizioni Ambiente), Andrea Mameli (Manuale di sopravvivenza energetica, Scienza Express), Matteo Mariotti (La ventilazione naturale, Dario Flaccovio), Mario Tozzi-Valerio Rossi Albertini, (Il futuro dell’energia, Edizioni Ambiente). Gli incontri con gli autori a ZerEmission sono coordinati da Roberto Rizzo, esperto in fonti rinnovabili e redattore delle riviste FV Fotovoltaici e Wind Energy.

Piuttosto mi darei fuoco piuttosto che usare piuttosto che in modo piuttosto sbagliato

Ora basta! Ho trovato un "piuttosto che" adoperato come la disgiuntiva "o" in un documento redatto ufficialmente da un Ente Locale. Non so se mi arreca maggior fastidio questa mostruosità o una "é" al posto di una "è" o ancora l'abuso di "quant'altro". Ma non volendo patire rabbia da solo, impotente di fronte a tanta volgarità, ho consultato il mio oracolo: l'Accademia della Crusca. E ho subito trovato pace. Ecco cosa scriveva, nell'ottobre 2002, Ornella Castellani Pollidori: «Era fatale che tra i primi a intercettare golosamente l’infelice novità lessicale fossero i conduttori e i giornalisti televisivi, che insieme ai pubblicitari costituiscono le categorie che da qualche decennio - stante l’estrema pervasività e l’infinito potere di suggestione (non solo, si badi, sulle classi culturalmente più deboli) del "medium" per antonomasia - governano l’evolversi dell’italiano di consumo.» Grazie a Ornella Castellani

Una verifica del numero di Dunbar, quello che pone un limite alle relazioni sociali (PLoS ONE)

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Hanno studiato 25 milioni di conversazioni dirette, intercorse fra oltre un milione e mezzo di utenti di Twitter, giungendo a determinare il numero medio di "amici" con una relazione forte. E questo valore, compreso tra 100 e 200 è coincide con il valore individuato dall'antropologo di Oxford Robin Dunbar, secondo il quale la mente umana è in grado di gestire tra 100 e 200 amicizie. La ricerca, pubblicata il 3 agosto su Plos One, è firmata da Bruno Gonçalves (Pervasive Technology Institute, Indiana University, Usa), Nicola Perra (Indiana University e Laboratorio Linkalab, Cagliari), Alessandro Vespignani (Indiana University e Institute for Scientific Interchange, Torino). Questo lavoro non è importante solo per lo specifico settore di appartenenza, ma potrebbe contribuire allo sviluppo di modelli di gestione di crisi sanitarie e nello sviluppo di strategie di marketing virale. Modeling Users' Activity on Twitter Networks: Validation of Dunbar's Number (B. Gonçalv