Musica come evoluzione dei rumori? il progetto DarwinTunes in uno studio pubblicato su PNAS il 18 Giugno 2012.

Uno studio, pubblicato il 18 Giugno su PNAS (Proceedings of National Academy of Sciences), prende in esamen DarwinTunes e tenta di rispondere al quesito sulle mutazioni culturali: seguono gli stessi processi della selezione naturale che interessa gli esseri viventi anche l'arte, il linguaggio, la musica? Per farlo i ricercatori hanno simulato l'evoluzione culturale basandosi su 7 mila utenti della rete Internet con l'obiettio di scoprire se può esistere (e può piacere) una qualche forma musicale non originata da un atto cosciente e creativo. Per originare DarwinTunes i ricercatori sono partiti da 100 cicli di musica della durata di 8 secondi. Il pubblico valutava i brani con una griglia di 5 punti: 1) can’t stand it! 2) I don’t like it 3) It’s OK 4) I like it 5) I love it!
La procedura (il cui risultato era un mix dei primi 10 brani) è stato replicata circa 2500 volte. Poi i brani finali sono stati fatti sentire ai volontari fino a ottenere una griglia articolata di livelli di gradimento. Non resta che
ascoltare qualche snapshot e farsi un'idea, anche di quella che possiamo chiamare evoluzione del suono. A me, tutto sommato, questa musica piace. Me la immagino come colonna sonora di un bel documentario sui significati scientifici di suoni e musica. Buon ascolto!
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 21 Giugno 2012
Evolution of music by public choice(PNAS June 18, 2012 - doi: 10.1073/pnas.1203182109) Robert M. MacCalluma, Matthias Mauchb, Austin Burta, Armand M. Leroia
Abstract
Music evolves as composers, performers, and consumers favor some musical variants over others. To investigate the role of consumer selection, we constructed a Darwinian music engine consisting of a population of short audio loops that sexually reproduce and mutate. This population evolved for 2,513 generations under the selective influence of 6,931 consumers who rated the loops’ aesthetic qualities. We found that the loops quickly evolved into music attributable, in part, to the evolution of aesthetically pleasing chords and rhythms. Later, however, evolution slowed. Applying the Price equation, a general description of evolutionary processes, we found that this stasis was mostly attributable to a decrease in the fidelity of transmission. Our experiment shows how cultural dynamics can be explained in terms of competing evolutionary forces.
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