Lo strano caso del Dottor Turing: indagine (giocosa) su 13 indizi.

Si può raccontare la vita, e la scienza, di una mente geniale in maniera leggera e coinvolgente? Ieri mattina, a Cagliari, al festival Tuttestorie (che si è chuso in serata), il divulgatore Matteo Pompili ha dimostrato che si può. E lo ha fatto con la conferenza giocosa “L'incomprensibile vita del Dottor Turing”. Un'ora di indagini, fatte condurre al pubblico di adulti che affollava nella Torretta Tam Tam, per analizzare 13 indizi che circondano la morte, classificata ufficialmente come suicidio, del genio inglese.
Un genio noto per il test che porta il suo nome, con il quale possiamo distinguere chi viene interrogato è una macchina o un umano: una delle più note applicazioni è il Captcha: "completely automated public Turing test to tell computers and humans apart" ovvero un Test di Turing e completamente automatico in grado di distinguere i computer dagli umani, utilizzato per le iscrizioni a servizi online.
Matteo Pompili con il trucco degli indizi ha reso più digeribili le abilità logiche e le strategie utilizzate da Turing per risolvere il complicatissimo codice Enigma e soprattutto per ideare il cervello elettronico. Uno dei 13 indizi proposti da Matteo Pompili riguardava il matematico ungherese John Von Neumann e ha permesso di confrontare l'intelligenza isolata di Turing con la capacità di ottenere finanziamenti e di lavorare in gruppo sviluppata da altri scienziati.
Pompili mostra anche altri spunti stimolanti, come la passione per la scienza e per la sperimentazione diretta, l'intuizione delle regolarità nell'embriogenesi, il gusto per il gioco e il primo trenino elettrico acquistato a 36 anni. La più grande intuizione del genio inglese, concepita a soli 22 anni, fu quella di ipotizzare l'esistenza di una macchina in grado di lavorare come la mente umana, ma solo con due stati: zero e uno.
La macchina di Turing è tuttora alla base della costruzione del computer moderno e appare così ancora più dolorosa la perdita di un'intelligenza come la sua. Turing fu trovato morto, a 41 anni, accanto a una mela avvelenata. Le autorità britanniche temevano che la sua omossessualità potesse rappresentare un “atteggiamento propenso a tradire” e lo condannarono alla castrazione chimica. Nel 1966 è nato in suo onore il Turing Award, riconoscimento internazionale per gli inventori di sistemi intelligenti e gli studiosi di intelligenza artificiale.
Matteo Pompili ha importato nella comunicazione della scienza alcune tecniche del teatro e coordina l'associazione Tecnoscienza, nata da un progetto del CNR e dell’Università di Bologna per la realizzazione di un centro per la divulgazione e la diffusione della cultura scientifica. Per Editoriale Scienza ha scritto “Lo strano caso della cellula X” e al festival ha animato un laboratorio per bambini con lo stesso titolo. Facendo giocare con la biologia, anziché con la logica, ma sempre con lo stesso livello di coinvolgimento dei partecipanti. La vera chiave della moderna divulgazione scientifica. Un esempio proprio nella rassegna cagliaritana, suggestione tra le tante di questi giorni, per piccoli e grandi, prima della grande festa che in serata ha chiuso la settima edizione. In realtà è solo un trasloco: oggi "L'incomprensibile! Racconti, visioni e libri per tonti magnifici" si sposta a San Vito e sino a mercoledì a Norbello e Sedilo.
Andrea Mameli, articolo pubblicato nella pagina della Cultura del quotidiano L'Unione Sarda, 8 Ottobre 2012

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