"I wish this was" e "Before I die I want": due progetti di Candy Chang.

E se si potessero suggerire le proprie speranze per una città? Uno dei modi per farlo può consistere nel lasciare parole (poche) che esprimono un pensiero (piccolo o grande) negli stessi luoghi. Come ha fatto l'artista Candy Chang con il progetto I wish this was a New Orleans, cinque anni dopo la devastazione della città a causa dell'uragano Katrina. Candy ha distribuito scatole di adesivi (la cui colla è sufficientemente debole da non creare danni alle superfici sulle quali vengono attaccati) nei bar, nelle biblioteche, nei negozi. Lo scopo è fornire ai cittadini uno strumento di condivisione della propria idea di città, un'idea non astratta ma estremamente concreta: legata ai luoghi, alle piazze, ai muri e alle strade, un'idea fatta di fantasia e di realtà possibili. 
Candy Chang nel 2012 ha tenuto una conferenza TED (qui il video con sottotitoli in italiano: "Prima di morire voglio") nella quale ha raccontato il suo progetto Before I die I want, che si è concluso con un'enorme installazione contenente 25 mila pensieri sul senso della vita. Notevole.

Qui si seguito le immagini del progetto I WISH THIS WAS:





 
Andrea Mameli
Blog Linguaggio Macchina
16 Dicembre 2013

Commenti

Post popolari in questo blog

La tavoletta di Dispilio. Quel testo del 5260 a.C. che attende di essere decifrato

Earthquake room. Natural History Museum, London.

Alessandra Guigoni: tra l'etnografia del cibo e l'antropologia della comunicazione