Social Che? Non strumenti ma relazioni (Porto Torres 12 marzo 2017)

Domenica 12 marzo io e Marco siamo stati invitati a offrire una panoramica sui social media (e qualche esempio dell'uso che se ne può fare) nel corso dell'assemblea degli educatori Agesci ("Testimoni digitali,  adulti in rete"), quasi 80 persone (provenienti da Alghero, Ozieri, Porto Torres, Sassari) che ringrazio di cuore per l'invito.
Ho esordito con il classico "ho una notizia brutta e una buona" e ho dato prima la brutta, con un video che mostra quali rischi si possono correre mettendo in giro troppe informzioni. E ho continuato la "Piramide dei bisogni" (Maslow, 1954) che posiziona la necessità di comunicare proprio al centro della piramide.
Così la prima domande per il pubblico - "Cosa significa comunicare?" - è servita per raccogliere una serie di spunti (sviluppati nel corso di 3 ore... che sono davvero volate via) e per inquadrare la giornata: non siamo qui per parlare di strumenti ma di relazioni.

Porto Torres, 12 marzo 2017 [Foto: Luca Muru]
Qualche esempio (lo stile di Gianni Morandi, Snapchat per comunicare i musei, il cantiere archeologico di Serri su Instagram, il canale Youtube Wilderness Calling, il profilo Twitter @bimboinspalla e la pagina Facebook BuoneNotizieSecondoAnna) e poi una sintesi dei dati più importanti: quanti utenti per ogni tipo di social e piattaforma di messaggistica, in Italia e nel mondo (valori aggiornati a fine gennaio 2017). Poi due domande al pubblico: quali social usate e perché lo fate. Risposte nella media italiana (gli over 24 preferiscono Facebook, agli adolescenti piace più Instagram, entrambi comunicano con WhatsApp.

Poi ha preso la parola Marco (13 anni, profondo conoscitore del fenomeno youtuber) per mostrare la sua analisi delle preferenze degli adolescenti in fatto di video.
Porto Torres, 12 marzo 2017 [Foto: Andrea Mameli]
Poi qualche spunto per i prossimi incontri, a cura di altri relatori (a ciascuno le sue competenze!): scandagliare la dimensione educativa di questi "luoghi di comunicazione" come li chiama la stessa Agesci nel vademecum di buone pratiche sull'uso dei social network (2015) e la dimensione giuridica (ambito in cui abbiamo appena citato il caso Bodil Lindqvist, la catechista svedese condannata per aver pubblicato foto dei bambini senza l'autorizzazione dei genitori, giusto per dare un'idea). 

Porto Torres, 12 marzo 2017 [Foto: Luca Muru]
Nel corso della mattinata c'è stato spazio anche per i 10 consigli del Manifesto della comunicazione non ostile, preso a modello di comportamento sostenibile:
Il manifesto della comunicazione non ostile


Ma abbiamo citato anche Paola Antonelli, perché nel 2013 ha portato i videogiochi dentro le sale del MoMA, il più importante museo di arte moderna del mondo, nel quale è responsabile del Dipartimento di Architettura e Design.

E non poteva mancare un riferimento a Padre Christian Steiner il frate domenicano che si occupa di pastorale digitale e scrive "Gesù risorto conosce meglio di Larry Page, di James Cook e diZuckerberg che cosa è il digitale e internet. In quanto produce bontà, verità, bellezza, ne è lui l’ispiratore".

Una mattinata intensa e ricca di stimoli, ma che dimostra che c'è sempre bisogno di aggiornarsi, di esplorare e di analizzare in maniera critica (ma costruttiva) tutto quello che ci circonda. In fondo, parafrasando Antonio Gramsci, avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Per mantenere una posizione di equilibrio tra gli entusiasti e i catastrofisti.

Andrea Mameli, blog Linguaggio Macchina, 13 marzo 2017 





La locandina dell'incontro

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