Una piattaforma sonora pre-ispanica: tributo al dio del fulmine e del tuono? sala da ballo? teatro sensoriale?

Veniva usata come un enorme strumento musicale allo scopo di venerare il dio del fulmine e del tuono? Era usata per potenziare la danza? Era uno spazio dedicato al teatro sensoriale? 

La scoperta archeologica, avvenuta nel sito di Viejo Sangayaico, a 200 km a sud-est di Lima, è presentata in un articolo intitolato Pounding the ground for the thunder god: Sounding platforms in the Prehispanic Andes (CE 1000–1532) a firma di Kevin Lane (Instituto de las Culturas, Universidad de Buenos Aires, Argentina). 

Questa pista da ballo preispanica risale al Tardo Periodo Intermedio (1000-1400 CE). Il suo utilizzo si è esteso al periodo imperiale Inca (1400-1532 CE) e forse anche alle prime colonie spagnole (1532-1615 CE).

Per generare un suono simile a quello di un tamburo, quindi riconducibile al boato del tuono, quando veniva calpestata, questa superficie (larga circa 10 metri) è stata realizzata con quattro strati di escrementi di camelidi intervallati da quattro strati di argilla limosa pulita. Gli strati di sterco contenevano piccole fessure dalle quali fuoriusciva un suono profondo ogni volta che le persone calpestavano la superficie del pavimento.

Lane e i suoi collaboratori ritengono che la piattaforma potesse ospitare fino a 26 persone che ballavano all'unisono, producendo un suono forte e martellante.





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