Da Voltaire al Web, è la nuova Enciclopedia. Wikipedia, ovvero un fenomeno in continua crescita grazie alla partecipazione libera e volontaria (L'Unione Sarda, 16 maggio 2005)

Da Voltaire al Web, è la nuova Enciclopedia

Wikipedia, ovvero un fenomeno in continua crescita grazie alla partecipazione libera e volontaria

L'edizione curata da D'Alembert, Diderot, Montesquieu, Rousseau e Voltaire richiese trent’anni di lavoro, dal 1751 al 1780. Nei due secoli seguenti sono state pubblicate svariate edizioni di Enciclopedie nelle principali lingue del mondo. E negli ultimi anni alcune si sono affacciate anche in Internet. Ma, a partire dal 2001, la storia di questi preziosi contenitori del sapere ha iniziato a subire un autentico scossone, grazie a una tecnologia figlia del “World Wide Web” e alla partecipazione gratuita di migliaia di persone. Come insegna la storia della scienza, le innovazioni di successo traggono spesso origine dalla convergenza di più elementi, come la disponibilità di risorse tecnologiche adatte a risolvere un problema, o all’adozione di metodi e strategie in ambiti del tutto diversi da quelli originali. Ma anche dalla riconversione determinata da precedenti fallimenti.
La nostra storia inizia proprio con un fallimento, quello dell’enciclopedia telematica Nupedia, voluta da Jimmy Wales, un fortunato operatore finanziario nato in Alabama nel 1966.
L’esperimento durò solo due anni, dal 2000 al 2001, perché non riuscì a far presa tra i frequentatori della rete Internet. Ma Wales fece tesoro dell’esperienza e nel 2001 con l’aiuto di un programmatore, Ben Kovitz, e di un filosofo, Larry Sanger, concepì un nuovo sistema. Basato sulla contribuzione volontaria, sul software libero e su un miglioramento dello stesso World Wide Web.
Dal 1989, quando nacque al Cern di Ginevra, il Web deve la sua fortuna alla semplicità d’uso, sia in fase di fruizione che di sviluppo, e alla struttura ipertestuale, che permette di condividere documenti multimediali attraverso i browser. Ma un sito Web può essere modificato solo da chi lo ha creato (o da altri solo se autorizzati) e questa condizione pone un limite alle attività che coinvolgono più autori.

BASATA SUL WIKI WIKI WEB.
Fu nel 1995 che un programmatore, Ward Cunningham, con l’intento di creare una piattaforma per lo sviluppo di software frutto di libera collaborazione, inventò il Wiki Wiki Web. Con questo sistema è possibile intervenire liberamente, in maniera diretta e rapida (wiki in lingua hawaiana significa veloce)
sui contenuti di un sito. I siti Wiki si differenziano anche dai Blog, che permettono ai lettori di inserire i propri commenti ad un articolo come se si trattasse di un forum elettronico, ma non consentono di intervenire sull’originale.
Il progetto di Jimmy Wales, dunque, riparte dalla tecnologia Wiki per consentire a chiunque di scrivere articoli o di migliorare quelli scritti da altri. Ecco che nasce Wikipedia, l’enciclopedia telematica libera, attualmente in più di 100 lingue. La sezione inglese contiene oltre 555 mila articoli, 228 mila quella tedesca, 116 mila la giapponese, 105 mila quella francese e 43 mila quella italiana.
Le regole di comportamento impongono che il testo deve essere redatto rigorosamente da un punto di vista neutrale e con la massima chiarezza.
Ma cosa accade se qualcuno inserisce un testo politicamente scorretto o pieno di errori o poco comprensibile? «Gli utenti più attivi e gli amministratori del sistema leggono tutto
ciò che viene pubblicato – spiega la coordinatrice italiana, Frieda Brioschi – e provvedono se necessario a fare pulizia». La caratteristica principale di questo strumento, quella totale libertà di partecipazione alla redazione dei contributi che ne ha determinato uno sviluppo tanto imponente (è di fatto l’enciclopedia più grande del mondo), costituisce anche il suo punto debole in quanto non offre nessuna garanzia formale di validità e accuratezza dei propri contenuti. Scelta la lingua, i contenuti dell'enciclopedia sono accessibili tramite ricerca per argomento o per parola dal sito: www.wikipedia.org

LA WIKIMEDIA FOUNDATION.
La Wikimedia Foundation che ora gestisce Wikipedia cura anche altri progetti: Wikibooks (manuali e libri di testo), Wikiquote (raccolte di citazioni), Wikizionario (dizionario e vocabolario), Wikinotizie (giornalismo aperto), Wikispecies (tassonomia delle specie viventi), Commons (risorse multimediali condivise) e Wikisource (documenti di pubblico dominio). Se tutto ciò fosse in mano a una normale impresa ci sarebbe da aspettarsi bilanci da capogiro. Invece i 500 mila dollari investiti nel 2004 da Wales sono serviti interamente per l’acquisto dei computer, indispensabili a conservare i dati.
Wikipedia non è soggetta al Copyright in quanto l'intero contenuto dell'enciclopedia può essere copiato nel rispetto della GFDL, acronimo di “Gnu Free Documentation License” ovvero la licenza di copyleft, creata dalla Free Software Foundation per la distribuzione libera di materiale didattico e documentazione di software (Gnu).
Quanto al software: tutti i programmi che governano il database del portale sono rilasciati con licenza di libero utilizzo e anche in questo caso i contributi migliorativi fioccano da ogni parte del mondo. «Stiamo pensando di raccogliere tutti i contenuti delle Wikipedia esistenti a fine 2005 – spiega Frieda Brioschi – su carta e su formato digitale, ma ci sono già problemi dovuti alle sue dimensioni». 
Il primo raduno internazionale – annuncia ancora Frieda Brioschi, che di mestiere fa la programmatrice – è previsto in Germania il prossimo agosto: «Si tratta di un evento importante dal quale sicuramente nasceranno idee nuove e sarà curioso osservare i volti dei collaboratori, spesso anonimi».

DAL 2004 ANCHE IN SARDO.
La Wikipedia italiana dedica ampio spazio al Sardo - http://it.wikipedia.org/wiki/Sardo - e da poco più di un anno esiste una sezione apposita - http://sc.wikipedia.org - nella quale però sono presenti ancora pochi contributi.
Ma la Sardegna potrebbe avvalersi anche del progetto Wikibooks: proprio in queste pagine è stata presentata l’idea di riscrivere l’opera di Vittorio Angius, dando vita ad una nuova classificazione dei luoghi dell’isola (in base all’ambiente, la società, l’economia, eccetera). I nuovi mezzi, con regole e controlli adeguati, potrebbero aiutare a realizzare questo e altri sogni.
Se il Blog può essere considerato uno sfogo collettivo, a cavallo tra il diario privato e il giornalismo di massa, il fenomeno nato da Wikipedia si dimostra adatto a rivestire il ruolo di nuovo strumento di diffusione culturale.

ANDREA MAMELI




L'articolo è stato inserito nella rassegna stampa di Wikipedia

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