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Visualizzazione dei post da giugno 25, 2006

Michele Parrinello, l'uomo che osserva la danza degli atomi (L'Unione Sarda, 27 giugno 2006)

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Per osservare la danza degli atomi servono strumenti sempre più potenti. Per questo i fisici studiano nuove simulazioni. Lo ha spiegato ieri a Cagliari il fisico Michele Parrinello (direttore di un centro di ricerca a Lugano, docente di chimica computazionale alla Normale di Pisa e di scienze computazionali al Politecnico di Zurigo). In città per il conferimento della laurea honoris causa in Scienza dei Materiali, ha discusso una tesi dal titolo: "Vedere la danza degli atomi".  Professor Parrinello, a che cosa servono gli strumenti di simulazione?  «Tradizionalmente le discipline scientifiche si sono mosse su due gambe: quella sperimentale e quella teorica. Negli ultimi decenni è entrata in scena una terza maniera di fare scienza, la simulazione numerica. I motivi per cui si scelgono le simulazioni sono di natura pratica, poiché permettono di condurre esperimenti che non possono essere realizzati in laboratorio, e concettuali, in quanto l’esperimento misura alcuni parametri m

Parrinello: laurea a Cagliari (L'Unione Sarda, 26 giugno 2006)

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Sono passati ventun anni dalla nascita di uno degli strumenti più potenti per lo studio delle grandi leggi della Natura, il metodo denominato Car-Parrinello. Molti degli enormi progressi compiuti negli ultimi decenni dalla Fisica, dalla Chimica e da altre discipline si devono sicuramente a questo sistema di simulazione numerica. E sono progressi che non comportano semplicemente una maggiore comprensione del funzionamento dell'Universo, ma che ci regalano innumerevoli applicazioni tecnologiche, ovvero soluzioni ai nostri problemi fondamentali. Questioni pratiche, insomma, che investono anche il nostro quotidiano. Per questo motivo l'Università di Cagliari ha deciso di conferire la laurea "honoris causa" in Scienza dei Materiali a uno dei due autori del metodo, Michele Parrinello. Il curriculum dello scienziato siciliano, che si è laureato in fisica nel 1968, è decisamente di quelli importanti: dopo numerose esperienze di ricerca e di insegnamento, in Italia e all'