La ricercatrice che sta studiando il farmaco antialcol (L'Unione Sarda, 15 giugno 2007)

Le ricerche sulla dipendenza da alcol hanno fruttato un importante riconoscimento a una giovane scienziata cagliaritana. Paola Maccioni, ricercatrice dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr di Cagliari, nei giorni scorsi ha ricevuto una borsa di studio di 15 mila euro per le sue ricerche sulle proprietà anti-alcol dei “modulatori allosterici positivi del recettore GABAB”. L’iniziativa, promossa da L’Oréal Italia e dall’Unesco, nasce nove anni fa per sostenere concretamente la ricerca scientifica condotta da donne. Paola Maccioni frequenta il terzo anno del dottorato di ricerca in neuroscienze all’Università di Cagliari.
Cosa sono i modulatori allosterici positivi del recettore GABAB?
«I recettori GABAB sono uno dei tre tipi a cui si lega il neurotrasmettitore a funzione inibitoria più diffuso nel cervello dei mammiferi, denominato GABA. L’attivazione del recettore GABAB produce l’inibizione di determinati neuroni. Recenti evidenze sperimentali, e successivi studi clinici seppure preliminari, hanno dimostrato che la stimolazione farmacologica dei recettori GABAB inibisce l’auto-somministrazione nel roditore di laboratorio. E l’assunzione, nell’uomo, di varie sostanze d’abuso: cocaina, eroina, nicotina, alcol. I modulatori allosterici positivi sono farmaci che si legano al recettore GABAB e pur non attivandolo direttamente ne potenziano la funzione, facilitando il legame del GABA con il recettore stesso».
Cosa avete scoperto?
«Dati ottenuti nel nostro laboratorio dimostrano che la stimolazione del recettore GABAB, sia attraverso agonisti diretti come il baclofen, che attraverso modulatori allosterici positivi come il farmaco che sto studiando chiamato GS39783, sopprime il consumo di alcol e la motivazione a consumare l’alcol nei ratti».
Quali implicazioni terapeutiche dai risultati delle vostre ricerche?
«Oggi l’unico farmaco GABAB oggetto di sperimentazioni cliniche nell’alcolismo è il baclofen. I risultati sinora ottenuti sono molto promettenti, in quanto indicano una sua chiara efficacia nel sopprimere l’assunzione di bevande alcoliche, ma anche nei confronti del desiderio irresistibile per l’alcol, il craving, e i sintomi d’astinenza nell’alcolista».
ANDREA MAMELI



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