Ma ai bambini piacciono i libri saporiti (L'Unione Sarda, 15 maggio 2007)

Per fare buoni libri per ragazzi non bastano le illustrazioni. Serve una scrittura in grado di attirare e coinvolgere, una "lingua saporita", come la chiama lo scrittore Roberto Piumini, capace cioè di svelare alcuni misteri senza compromettere la voglia di scoprire. E serve un impianto editoriale in grado di armonizzare testi e disegni. Lo scrittore svizzero Peter Bichsel nel libro Al mondo ci sono più zie che lettori (Marcos y Marcos, 1989) con le zie rappresenta coloro che demoliscono il piacere di leggere propinando ai bambini libri non graditi. E quei libri per bambini regalati ai nipotini possono portare a odiare la lettura. Inoltre i bambini, come gli adulti, sono persone: hanno gusti e interessi diversi, e uno degli errori più frequenti è l’idea che possa esistere una ricetta infallibile per far amare un libro a tutti i piccoli lettori. Quando il libro è di argomento scientifico, poi, queste indicazioni sono ancora più stringenti. Fortunatamente molti editori italiani hanno collane di buoni libri di scienza per ragazzi. Si distingue Editoriale Scienza che dal 1993 pubblica esclusivamente in questo settore. Con ottimi risultati. Tra ultimi titoli: Gioco scienza con i suoni (di I. Chavigny e D. Grinberg, illustrato da J. Muhle e J. Ruillier, 13.90 euro, con Cd di voci animali) dove simpatici personaggi spiegano ai bambini da 3 a 6 anni come eseguire semplici e divertenti esperimenti, La Terra il pianeta della vita (di B. Méneger, P. Dejours, illustrazioni di François Daniel, 9.90 euro) mostra l’importanza dell’acqua attraverso esperienze (da fare a casa o a scuola con materiali poveri, da 6 a 12 anni) per capire i fenomeni ecologici, geologici, biologici e chimici. Per i più grandi (da 8 anni): Lavoisier e il mistero del quinto elemento (8,90 euro) il racconto della vita del padre della chimica e scopritore dell’ossigeno, scritto e illustrato da Luca Novelli. 
Il rapporto bambini-lettura (scientifica) è stato al centro di un incontro organizzato giorni fa dal Giscel (Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione Linguistica) al Liceo Pacinotti di Cagliari. Per Teresa Porcella (docente di Letteratura per l’infanzia all’università di Firenze): «Un libro può avvicinarsi all’approccio naturale alle cose da parte dei bambini, la sperimentazione, a patto di puntare a risolvere problemi reali e divertenti. Un libro ben strutturato è un valido strumento metodologico». Ma agli enormi progressi compiuti da questo segmento editoriale (il 10% del mercato) fa da contraltare lo scarso coinvolgimento degli adulti: «Bisogna sviluppare competenze bibliografiche: molti non conoscono quanti bellissimi libri sono oggi disponibili». 
Dei media scientifici per ragazzi si occuperà anche FEST, il primo festival della comunicazione e dell’editoria scientifica in programma a Trieste dal 17 al 20 maggio: la Stazione Marittima ospiterà una vasta esposizione di libri destinati ai piccoli lettori e alcuni percorsi tematici come Il luna park della scienza, Io, il plancton e tutti gli altri, Lo zoo delle macchine (tecnologia, informatica, internet). Spazio anche alle stelle con il planetario itinerante dell’istituto nazionale di astrofisica (Inaf) per bambini e ragazzi, affiancato da letture di Gianni Rodari
Andrea Mameli


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