Ecologica e veloce. L'auto del futuro è un aereo terrestre (L'Unione Sarda 27/7/2008)
Sarà sulle strade degli Usa fra tre mesi. E subito dopo tenterà di conquistare l’Europa. Il suo nome è Aptera, che in greco significa "senza ali", e la sua sa tanto di auto del futuro. Ma il costo del petrolio e l’esigenza di ridurre le emissioni di anidride carbonica fanno di questo veicolo a tre ruote una proposta terribilmente attuale. La Aptera Motors Inc, sei anni fa, iniziò a progettare un veicolo ecologico, sicuro, bello e ad alta efficienza. Nacque così questa sorta di aereo terrestre, a forma di goccia, dotato di due posti comodi più uno ristretto, accessibili tramite due porte ad ala di gabbiano. Il corpo del veicolo è adagiato su tre ruote carenate. Il motore elettrico è collegato alla ruota posteriore tramite cinghia dentata. L'avantreno ricorda quello dello scooter a tre ruote Piaggio Mp3: anche in questo caso le ruote si inclinano automaticamente verso l'interno della curva. La sospensione posteriore è creata appositamente per questo veicolo. Risultato? Una tenuta di strada eccellente: la Aptera in curva si piega come una moto. Altra dote di questo aereo senz’ali è la visibilità perfetta in tutte le direzioni grazie ai grandi vetri laterali e al parabrezza panoramico, mentre la telecamera in coda agevola le manovre in retromarcia.
La Aptera raggiunge 100 km/h in 9 secondi e dichiara una velocità di punta di poco inferiore a 140 chilometri orari. L'autonomia per la versione ibrida è di 1200 chilometri, con il serbatoio della benzina da venti litri. Questa versione percorre cento km con un litro di benzina, a condizione che la batteria sia completamente carica alla partenza e che il viaggio non superi 200 km. Lo studio aerodinamico sfrutta le più avanzate tecniche di fluidodinamica computazionale e di analisi agli elementi finiti. Altri elementi che concorrono a limitare i consumi sono il peso, inferiore a 700 chilogrammi e il climatizzatore alimentato con il pannello solare situato sul tettuccio.
Il prezzo di listino negli Usa si attesta sotto i 27 mila dollari per la versione elettrica e sfiora i 30 mila per quella ibrida, mentre un importatore di Milano ha aperto le prenotazioni per la fine del 2008 a 28 mila euro. Non sono certo cifre leggere, ma l’utilità di modelli di questo tipo è notevole: sia per l’effetto di trascinamento nei confronti delle altre case, sia per quello educativo rispetto ai consumatori, ma anche verso i decisori, sempre più sensibili a sostenere iniziative coraggiose. Forse i prezzi diventeranno realmente convenienti quando si raggiungerà l’equilibrio tra capacità di contenere i costi e reale volontà di ripensare l’automobile.
ANDREA MAMELI
L'Unione Sarda, inserto Cultura Estate, pag. VIII
La Aptera raggiunge 100 km/h in 9 secondi e dichiara una velocità di punta di poco inferiore a 140 chilometri orari. L'autonomia per la versione ibrida è di 1200 chilometri, con il serbatoio della benzina da venti litri. Questa versione percorre cento km con un litro di benzina, a condizione che la batteria sia completamente carica alla partenza e che il viaggio non superi 200 km. Lo studio aerodinamico sfrutta le più avanzate tecniche di fluidodinamica computazionale e di analisi agli elementi finiti. Altri elementi che concorrono a limitare i consumi sono il peso, inferiore a 700 chilogrammi e il climatizzatore alimentato con il pannello solare situato sul tettuccio.
Il prezzo di listino negli Usa si attesta sotto i 27 mila dollari per la versione elettrica e sfiora i 30 mila per quella ibrida, mentre un importatore di Milano ha aperto le prenotazioni per la fine del 2008 a 28 mila euro. Non sono certo cifre leggere, ma l’utilità di modelli di questo tipo è notevole: sia per l’effetto di trascinamento nei confronti delle altre case, sia per quello educativo rispetto ai consumatori, ma anche verso i decisori, sempre più sensibili a sostenere iniziative coraggiose. Forse i prezzi diventeranno realmente convenienti quando si raggiungerà l’equilibrio tra capacità di contenere i costi e reale volontà di ripensare l’automobile.
ANDREA MAMELI
L'Unione Sarda, inserto Cultura Estate, pag. VIII
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