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Visualizzazione dei post da settembre 7, 2008

CERN, the day after...

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[Foto: Antonio Saba. CERN: ricercatori al lavoro] CERN, the day after... Quando una futura mamma o un calciatore infortunato al ginocchio si sottopongono all’esame ecografico sanno che le immagini visibili sul monitor saranno interpretate dallo specialista nel giro di pochi minuti. Stiamo parlando di macchine sofisticate ma costruite in serie, dopo anni di progettazione, messa a punto di prototipi e aggiustamenti fino a giungere a un prodotto finito commerciale praticamente pronto all’uso. E stiamo parlando di strumenti che osservano oggetti visibili a occhio nudo. Pensiamo invece a uno strumento di misura formato da migliaia di apparecchi, il cui scopo è individuare gli urti tra miliardi di oggetti piccolissimi che si muovono a circa 300 mila km al secondo. Stiamo parlando di uno strumento costruito in esemplare unico, il cui impiego non è stato preceduto da un collaudo complessivo dell’apparato. E stiamo parlando di una macchina che deve accelerare questi oggetti, tanto piccoli da no

Superacceleratore col cuore sardo (L'Unione Sarda, 11 settembre 2008)

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Superacceleratore col cuore sardo Parlano Michele Floris, Giovanna Puddu e Biagio Saitta Una dozzina i fisici dell'Isola che partecipano al progetto  Le prime collisioni sono previste il 21 ottobre in occasione della vera partenza dell'esperimento. Il progetto LHC si compone di quattro esperimenti: Atlas e Cms, che si propongono di cercare i famosi bosoni di Higgs (particelle previste dalla teoria ma non ancora osservate), Alice (che realizzerà collisioni tra ioni pesanti e cercherà di ricreare la condizione primordiale dell'universo) e LHCb, il cui compito sarà tentare di rispondere a uno dei più complessi interrogativi dei fisici: dove si è finita l'antimateria nell'universo? Tra giornalisti in cerca di buchi neri e ricercatori emozionati come se fossero in sala parto, tecnici indaffarati e scienziati di lungo corso costretti a sopportare una forse eccessiva esposizione mediatica, ci sono anche una dozzina di sardi.  Michele Floris, 30 anni, assegnista del dipar

Uno zoo per le particelle elementari.

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http://www.particlezoo.net/press/Nature-Physics_review.jpg

Il segreto del Big Bang (L'Unione Sarda, 10 settembre 2008)

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Un tunnel lungo 27 chilometri a 100 metri di profondità. Migliaia di persone coinvolte in 25 anni. Sei miliardi di euro di investimenti. Sono queste le cifre del Large Hadron Collider, noto LHC, il più grande acceleratore di particelle del mondo creato al Cern, il centro europeo di ricerche nucleari, come frutto di una gigantesca cooperazione internazionale alla quale collaborano, oltre all’Europa, Giappone, India, Russia e Usa. Non esageriamo a definirla una delle più grandi imprese scientifiche e tecnologiche mai realizzate, in quanto si cercherà di riprodurre condizioni paragonabili a quelle dei primissimi istanti successivi al Big Bang, la grande esplosione di 13,7 miliardi di anni fa da cui ebbe origine l’universo, attraverso lo scontro fra particelle. Questo genere di ricerca è forse la più complessa mai realizzata sul nostro pianeta. Come scrive il fisico Luciano Maiani (presidente del Cnr e ex direttore generale del Cern) sull’ultimo numero del bimestrale Darwin: “È come se st

Large Hadron Rap

Twenty-seven kilometers of tunnel under ground Designed with mind to send protons around A circle that crosses through Switzerland and France Sixty nations contribute to scientific advance Two beams of protons swing round, through the ring they ride ‘Til in the hearts of the detectors, they’re made to collide And all that energy packed in such a tiny bit of room Becomes mass, particles created from the vacuum [LYRICS COMPLETE...]