Così i bambini scoprono i misteri del cosmo (L'Unione Sarda, 18 ottobre 2010)

Al Festival Tuttestorie anche la scienza ha il suo spazio. Come ogni anno, dalla prima edizione di questa splendida festa della cultura per bambini e ragazzi, ai racconti e alle animazioni si affiancano attività di contenuto scientifico e contatti ravvicinati con la tecnologia. Giovedì il laboratorio "Storie dei cieli del mondo" ha regalato a 25 bambini un'ora e mezza di stelle e racconti incantati, sulle orme del libro omonimo firmato dall'astrofisica Lara Albanese e dalle bibliotecarie dell'Osservatorio di Arcetri, Francesca Brunetti e Antonella Gasperini. «Con i bambini abbiamo ricostruito il tubo del telescopio di Galileo - spiega Gasperini - abbiamo lavorato sul mito di Orione, una costellazione visibile da tutto il pianeta, illustrando le differenze nell'osservazione dai due emisferi della Terra. I bambini di Cagliari hanno risposto con entusiasmo e ci siamo resi conto che le classi che abbiamo incontrato erano preparate». TECNOSCIENZA Il Festival ha poi fatto sperimentare tutti i sensi: la vista con "Il laboratorio nero" dell'associazione culturale bolognese "Tecnoscienza", tra colori, riflessi e luci che allontanano i mostri della notte, con il biotecnologo Matteo Pompili a guidare i partecipanti alla scoperta giocosa di alcuni effetti delle leggi dell'ottica geometrica. Poi l'udito e il tatto con il laboratorio sensoriale "A occhi chiusi", ideato da Pietro Olla, insieme a Mara Lasi e Luca Gasole. «I bambini - spiega Olla - scoprono con stupore di quanto la vista condizioni gli altri sensi. E si accorgono che a occhi chiusi l'udito, il tatto e l'olfatto sembrano funzionare meglio». 
IL PANE Spazio al gusto per i partecipanti al laboratorio "Fame di Pane" condotto da Carla Marcis: attraverso un esame approfondito i bambini riconoscono le caratteristiche del Civraxiu, del Carasau, del Pistoccu, del Coccoi e delle focacce di ricotta. E qui accade un mezzo miracolo: ragazzini abituati a pasti veloci, pane industriale e patatine fritte apprezzano i sapori del pane di una volta. Ma il Festival Tuttestorie è anche un modo per scoprire cosa c'è dietro alle tecnologie: nel laboratorio di Paolo Beneventi, "Il tg della notte", i bambini imparano a usare una videocamera. In giro tra libri, i passeggini, una giostra e i laboratori del Festival, gli allievi dell'animatore teatrale e blogger apprendono alcuni segreti dei video-reporter. Per Tuttestorie i "mini videoreporter" sono una piacevole novità. 
VIDEO Paolo Beneventi, che monterà i contributi raccolti in questi giorni per costruire un video-racconto del Festival, si occupa da anni di attività educative con nuove e vecchie tecnologie e le racconta nel suio blog "Bambini Oggi". Recentemente Beneventi ha ideato il "Museo Virtuale dei Piccoli Animali" proprio per raccogliere scatti e riprese di giovanissimi amanti della natura. «I bambini non sono abituati a guardare con attenzione, anche se poi gli ci vuole davvero pochissimo a capire come tenere in mano la videocamera e scegliere i punti di vista migliori. Hanno risposto con grande entusiasmo e in alcune interviste si sono trasformati in veri giornalisti, sapendo descrivere ciò che vedevano con cura». E ora l'appuntamento è con il "Cagliari Festival Scienza", sempre all'Exmà, dal 5 al 12 novembre. 

ANDREA MAMELI 
L'UNIONE SARDA, Cultura, 18 ottobre 2010



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