Massimo Carlotto e Salvatore Mereu svelano misteri e segreti dei libri e dei film

Tuttestorie 2011 Bocca della Verità Il tradimento necessario era il tema sul quale si sono confrontati questa sera a Cagliari lo scrittore Massimo Carlotto e il regista Salvatore Mereu. Li ha intervistati il giornalista Giacomo Mameli, sul palco del Festival di letteratura per ragazzi Tuttestorie, a pochi metri dalla grande bocca della verità allestita nella Piazza Bla Bla del centro culturale Exmà, a Cagliari.
La prima domanda è sull'argomento dell'incontro: quali sono le sfide del portare al cinema le storie e i personaggi di un libro.
«Il regista ha la sfrontatezza - ha detto Mereu - di sostituirsi al lettore, traducendo l'immaginazione in immagini. Ci sono molte sfide nella sfida, come la scelta di riprendere luoghi e persone che andranno a rappresentare luoghi e personaggi scelti dallo scrittore. E poi stiamo lavorando per questo film da due mesi mentre il libro racconta la storia di un solo giorno. Da un anno mi sono trasferito a Cagliari per capire la città, e ho insegnato Educazione all'immagine in scuole di via Meilogu e di via Schiavazzi».
«Il mondo del cinema, dal regista all'elettricista, è in grado di reinterpretare il libro con una diversa sensibilità artistica - è l'opinione di Carlotto - ed è bene che sia così. Per me è importante che ci siano altre interpretazioni».
Giacomo Mameli ha poi chiesto ai due ospiti un'opinione sul silenzio e sull'omertà.
Per Carlotto: «Il silenzio è una grande forma di comunicazione. Ma a volte può essere fonte di malintesi. Il silenzio può essere anche la non informazione. Mentre l'omertà è un crimine, una pessima forma di silenzio».
Secondo Mereu: «L'omertà presuppone una complicità che il silenzio non ha».
Testo e foto: Andrea Mameli - www.linguaggiomacchina.it - 7 ottobre 2011

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