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Visualizzazione dei post da agosto 21, 2011

Ghiaccio e sole. Come scongelare un pokemon ibernato.

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Materiale occorrente: bicchiere di vetro, acqua, congelatore, sole e uno o più specchietti. L'esperimento è stato condotto con un Dragonite , un Pokémon leggendario, classificato di tipo Drago e Volante. Inserire il Pokemon in un bicchiere precedentemente riempito per metà con acqua. Porre in congelatore e lasciare tutta la notte. A ibernazione avvenuta il Pokemon deve risultare completamente prigioniero del ghiaccio. L'esperimento si conclude la mattina dopo con l'analisi dello scongelamento sotto il sole o per mezzo di uno o più specchi atti a concentrare l'energia del sole. Porre il blocco di ghiaccio contenente il pokemon ibernato su una superficie in grado di accogliere l'acqua che sarà generata dallo scongelamento. La prova può essere ripetuta più volte al variare delle situazioni climatiche (stagione/orario), energetiche (con o senza specchi), di contorno (il blocco di ghiaccio può essere estretto o lasciato nel bicchiere), allo scopo di verificarne se

Bonificare conviene per ambiente, economia e salute. CNR 26 agosto 2011.

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NOTA STAMPA del 26/08/2011 Sezione Epidemiologia, Istituto Fisiologia Clinica del CNR Bonificare conviene per ambiente, salute ed economia L’analisi costi-benefici di uno studio italo-inglese sulle bonifiche dei siti inquinati di Priolo e Gela, illustra i vantaggi derivanti dal risanamento delle due aree. Interventi di bonifica dei siti inquinati di Priolo e Gela si rivelano vantaggiosi sia per l’ambiente che per la salute, prevenendo decessi e ricoveri e i relativi costi per la salute pubblica. È il risultato di una ricerca dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa e della London School of Hygiene and Tropical Medicine di Londra, pubblicata sulla rivista internazionale Environmental Health, specializzata sulle relazioni tra ambiente e salute. Da lungo tempo questi due grandi siti industriali sono fonte di preoccupazione per le comunità locali e sono stati oggetto di numerosi studi scientifici su ambiente e salute. Su queste ar

Un'Isola in Rete. Castelsardo 26-29 agosto 2011

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UnIsolaInRete conversazioni e navigazioni sul futuro digitale nel Mediterraneo a cura di Carlo Infante e Marco De Pascale. Evento promosso dal Comune di Castelsardo e dal Centro di ricerche filosofiche, letterarie e scienze umane di Sassari, in collaborazione con inschibboleth.org e urban experience All’interno del PerformingMediaLab curato da Urban Experience, UnIsola inRete naviga nel web, lascia il suo segno e raccoglie input su quelle esperienze che coniugano innovazione e territorio. E’ in questa alchimia che si giocherà la partita per il futuro digitale in un Paese come il nostro che gode di una ricchezza straordinaria, dai paesaggi alle culture enogastronomiche, da valorizzare nel globale del web a partire dalle peculiarità locali. Glocal non a caso è una delle parole chiave dell’intero progetto. Prossima Isola presenterà una demo di Realtà Aumentata con la passeggiata radioguidata che attraverserà il borgo di Castelsardo.

Bufale di fine estate. Tra informazione acritica e bisogno di storie.

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Il 22 agosto 2011 un lancio ANSA ( Sos fantasmi dal museo archeologico di Napoli ) proponeva la presunta foto di un piccolo fantasma con una incredibile descrizione: "la sagoma di una bimba che, secondo quanto e' stato accertato, non e' la figlia di nessuno degli operai". Un lancio d'agenzia a cavallo tra il procurato allarme e l'abuso della credulità popolare, i cui effetti si sono riverberati per alcuni giorni sulla stampa italiana.  Io mi sono limitato a pubblicare il lancio ANSA nella mia bacheca facebook sbeffeggiando gli autori e i complici (consapevoli o meno) della burla.  Poi Massimo Polidoro ( Bufala estiva il fantasma al museo ) e Paolo Attivissimo ( La foto del “fantasma” napoletano non è un equivoco: è un falso fabbricato intenzionalmente) sono entrati nel merito della presunta notizia fornendo alcune interessanti interpretazioni, in particolare sulla foto, chiarimente manipolata (l'immagine che riporto in alto a sinistra è del fototecnico

Quante specie vivono sulla Terra? 8 milioni e 700 mila. Una ricerca pubblicata ieri su Plos Biology.

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Sono circa 2 milioni le specie classificate e descritte negli ultimi due secoli e mezzo. Ma quante ce ne sono realmente? Uno studio pubblicato ieri su PLoS Biology risponde a questa domanda con una cifra precisa: 8 milioni e 700 mila. Ciò significa che più dell'85 percento delle specie non è stato ancora scoperto. E alcune rischiano di scomparire prima che si riesca a individuarle. Il sistema di classificazione ideato nel 1758 dallo scienziato svedese Carl Nilsson Linnaeus ha permesso finora di archiviare un milione e 25 mila specie. In 253 anni sono 4.940 all'anno, quindi di questo passo a classificarle tutte ci vorrebbero 1.356 anni. Lo schema illustrato nell'articolo è il seguente: circa 7.77 milioni di specie di animali (di cui 953,434 sono stati descritti e catalogati), circa 298.000 specie di piante (215,644 già note), circa 611.000 specie di funghi (43,271 già note), circa 36.400 specie di protozoi (organismi unicellulari con comportamento simil-animale, di cui

Nasa: DNA dallo spazio. Adenina e Guanina trovate in meteoriti. Ricerca pubblicata su Pnas.

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La scoperta di DNA in meteoriti risale agli anni Sessanta del secolo scorso ma non si poteva determinare se il materiale genico proveniva da contaminazioni terrestri o dallo spazio. Ma ora per la prima volta possiamo affermare con certezza molto del DNA trovato è realmente di origine aliena . Michael Callahan (NASA's Goddard Space Flight Center, Greenbelt) è autore di un articolo pubblicato nei Proceedings della National Academy of Sciences degli Usa. I ricercatori hanno analizzato 12 campioni di meteoriti. di cui 9 provenienti dall'Antartide, La scoperta più rilevante riguarda la presenza di adenina e guanina : due delle quattro basi azotate che formano il DNA. Sono state trovate tracce di ipoxantina e xantina, sostanze che non hanno un ruolo diretto nel DNA, ma compaiono in numerosi processi correlati. Molto significativa è anche la scoperta di tre molecole, purina , 2,6-diaminopurine , e 6,8-diaminopurine , che sono legate alla formazione delle quattro basi azotate del DN

Nei fossili più antichi la chiave per la vita su Marte?

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La notizia del ritrovamento dei fossili più antichi mai rinvenuti sul nostro pianeta è stata pubblicata ieri su Nature Geoscience . L'articolo Geoscience Microfossils of sulphur-metabolizing cells in 3.4-billion-year-old rocks of Western Australia spiega che i batteri fossili datati 3,4 miliardi di anni , scoperti in una roccia a Strelley Pool, nella costa occidentale australiana, vivevano in acque prive di ossigeno. Le immagini [Picture: David Wacey, AFP/Getty Images] mostrano organismi simili ai microbi moderni: di forma sferica, ovale e tubolare, di diametro compreso fra 0,01 e 0,02 millimetri. I ricercatori hanno osservato che le pareti cellulari di questi fossili contenevano carbonio e azoto, proprio come nei microorganismi moderni, e ipotizzano che i microbi si nutrissero di pirite, producendo solfati come prodotti di scarto. E Marte? Gli autori della ricerca, David Wacey (University of Western Australia) e Martin D. Brasier (University of Oxford) spiegano che a quei tem

La fisica e il sesso (L'Unione Sarda, 21 agosto 2011)

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“La fusione dei corpi non e niente di più che un avvicinamento tra atomi e molecole”. Questa sentenza riassume egregiamente i contenuti del libro (Rizzoli) di due fisici: Emiliano Ricci e Monica Marelli, “Sex & the Physics. Ovvero: tutto quello che già conoscete benissimo per esperienza, mi di cui ignorare i fondamenti teorici (che servono, eccome se servono!)”.  Il libro, illustrato da Caterina Giorgetti, spiega la fisica del sesso in maniera non convenzionale, passando dalla fluidodinamica all'energia, dall'elasticità all'attrito. Ma attenzione, Sex & the Physics non è (solo) un testo di fisica applicata (al piacere): è anche un libro divertente, rilassante, e un manuale di istruzioni per essere più felici. Non lascia la fisica per strada: ogni capitolo ha la sua dose di approfondimenti, utili per chi non conosce la descrizione scientifica dell'amplesso o per chi ha difficoltà nell'associare statica, dinamica, termodinamica alle condizioni e alle sensazion