Media, neutrini e reazioni velocissime. Intervista a Romeo Bassoli, capo ufficio stampa dell'INFN.

Abbiamo assistito, in questi giorni, a un raro fenomeno. L'esposizione, anzi l'esplosione, mediatica di una notizia scientifica. Ma l'esperimento Opera, interessato a indagare sulla cosiddetta "oscillazione dei neutrini" ha conquistato una fama mondiale grazie a un dato di cui forse nessuno immaginava di dover prestare attenzione: la velocità con la quale le particelle hanno percorso la distanza tra il CERN e i laboratori del Gran Sasso. Questa fama è anomala, proprio come la velocità misurata. Per cercare di capire meglio cosa è successo ho interpellato Romeo Bassoli , capo ufficio stampa dell' INFN , l'Istituto Nazionale Fisica Nucleare. Romeo, dal punto di vista della comunicazione, cosa ha significato per l'INFN la notizia delle velocità "anomale" misurate tra Cern e Gran Sasso? «Noi dell'ufficio comunicazione l'abbiamo saputo, ovviamente, in anticipo e abbiamo preparato materiali e persone alla giornata di ieri. Abbiamo ovviamen...