Alla ricerca della prima capra sarda. Studio pubblicato su PLoS One il 17 Febbraio 2012
Un gruppo di ricerca coordinato da Daniela Piras (Istituto di Genetica delle Popolazioni, CNR, Sassari) ha analizzato le 5 razze di capre presenti in Sardegna (Alpina, Maltese, Saanen, Sarda, Spagnola) determinando il ceppo fondatore della capra sarda. Lo studio, pubblicato su PLoS (Haplotype Affinities Resolve a Major Component of Goat (Capra hircus) MtDNA D-Loop Diversity and Reveal Specific Features of the Sardinian Stock), ha permesso di identificare i gruppi maggiormente rarappresentativi delle capre sarde. La ricerca ha mostrato anche gli effetti delle pratiche di allevamento sulla composizione del pool genetico materno e ha consentito di identificare i tipi di DNA mitocondriale che potrebbero essere utili per recuperare la componente materna delle razze più antiche della Sardegna.
Lo studio, originato da un progetto “De minimis” avviato nel 2008 in cui collaboravano il CNR (Istituto di Genetica delle Popolazioni), l'Associazione degli allevatori della Sardegna e la Facoltà di Veterinaria dell'Università di Sassari, dedicato alla filogenesi e biodiversità della popolazione caprina in Sardegna.
L’allevamento caprino in alcune zone della Sardegna è ancora molto importante e la razza autoctona costituisce una possibilità significative per il mantenimento di queste attività: la capra sarda, sebbene meno produttiva, è filogeneticamente più pura (qualità che si apprezza a livello gastronomico) e rustica (quindi più capace di sfruttare le scarse risorse dei territori più impegnativi).
Lo studio è stato effettuato attraverso l’analisi del DNA mitocondriale e di altri geni suscettibili di selezione, in particolare i geni codificanti le caseine del latte. Sono stati raccolti circa 2000 campioni di sangue da 118 allevamenti con lo scopo di derminare, dal punto di vista genetico e morfologico, il tipo di capre esistenti in Sardegna.
Andrea Mameli, 22 Luglio 2012 www.linguaggiomacchina.it
L’allevamento caprino in alcune zone della Sardegna è ancora molto importante e la razza autoctona costituisce una possibilità significative per il mantenimento di queste attività: la capra sarda, sebbene meno produttiva, è filogeneticamente più pura (qualità che si apprezza a livello gastronomico) e rustica (quindi più capace di sfruttare le scarse risorse dei territori più impegnativi).
Lo studio è stato effettuato attraverso l’analisi del DNA mitocondriale e di altri geni suscettibili di selezione, in particolare i geni codificanti le caseine del latte. Sono stati raccolti circa 2000 campioni di sangue da 118 allevamenti con lo scopo di derminare, dal punto di vista genetico e morfologico, il tipo di capre esistenti in Sardegna.
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