Il Pesce Luna e le foto ritrovate.
Ritrovare una foto vecchia di molti anni (anche se il concetto di molti è
del tutto relativo) è sempre una poderosa fonte di ricordi. Quella che pubblico qui sopra fu scattata presumibilmente il giorno di Pasqua del 1974 (il 14 Aprile) o il giorno del mio compleanno (il primo Maggio).
Sicuramente fu stampata nel Maggio 1974 (la scritta a bordo foto non lascia dubbi).
La scattò mia mamma e ritrae me e mio fratello Marco alle prese con un Pesce Luna (Mola mola).
L'emozione che provai scorgendo quel pesce sulla spiaggia di Campus (Villasimius) la ricordo ancora. Non avevo mai visto nulla di simile e mi lasciò senza fiato. La scoperta destò grande curiosità anche tra familiari e parenti accorsi alle mie grida. Ritornati a casa consultammo l'enciclopedia e scoprimmo il nome del pesce. Il giorno dopo la parte meno grassa del corpo fu messa a cuocere ma non ricordo bene il gusto.
In anni successivi al 1974 mi è capitato di leggere svariate notizie del Pesce Luna e, per un meccanismo psicologico a me sconosciuto, me ne ricordo molte: tra i pesci ossei è il più grande, dato che può arrivare a pesare più di due tonnellate per tre metri di lunghezza; può vivere anche oltre un secolo; ha una colonna vertebrale più corta del cervello; è uno dei vertebrati più fecondi del mondo: può arrivare a deporre 300 milioni di uova; amano restare a galla in superficie crogiolandosi al sole ma si sono osservati esemplari immergersi anche 40 volte in un giorno; immersione più profonda misurata: oltre mille metri vicino alle isole Galapagos.
Recentemente ho letto che questi pesci non sono in via di estinzione, ma hanno un micidiale nemico artificiale: le buste di plastica. Purtroppo questi detriti della civiltà dei Sapiens possono essere scambiati per meduse (il principale nutrimento del Pesce Luna).
Molti cassetti delle case abitate nel secolo scorso traboccano di fotografie stampate. Che ne sarà delle foto digitali? Come si ritroveranno?
Sicuramente fu stampata nel Maggio 1974 (la scritta a bordo foto non lascia dubbi).
La scattò mia mamma e ritrae me e mio fratello Marco alle prese con un Pesce Luna (Mola mola).
L'emozione che provai scorgendo quel pesce sulla spiaggia di Campus (Villasimius) la ricordo ancora. Non avevo mai visto nulla di simile e mi lasciò senza fiato. La scoperta destò grande curiosità anche tra familiari e parenti accorsi alle mie grida. Ritornati a casa consultammo l'enciclopedia e scoprimmo il nome del pesce. Il giorno dopo la parte meno grassa del corpo fu messa a cuocere ma non ricordo bene il gusto.
In anni successivi al 1974 mi è capitato di leggere svariate notizie del Pesce Luna e, per un meccanismo psicologico a me sconosciuto, me ne ricordo molte: tra i pesci ossei è il più grande, dato che può arrivare a pesare più di due tonnellate per tre metri di lunghezza; può vivere anche oltre un secolo; ha una colonna vertebrale più corta del cervello; è uno dei vertebrati più fecondi del mondo: può arrivare a deporre 300 milioni di uova; amano restare a galla in superficie crogiolandosi al sole ma si sono osservati esemplari immergersi anche 40 volte in un giorno; immersione più profonda misurata: oltre mille metri vicino alle isole Galapagos.
Recentemente ho letto che questi pesci non sono in via di estinzione, ma hanno un micidiale nemico artificiale: le buste di plastica. Purtroppo questi detriti della civiltà dei Sapiens possono essere scambiati per meduse (il principale nutrimento del Pesce Luna).
Molti cassetti delle case abitate nel secolo scorso traboccano di fotografie stampate. Che ne sarà delle foto digitali? Come si ritroveranno?
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