La metafora della clessidra e il senso del limite: accadde a Cagliari, il 6 Aprile 2013.

Una clessidra formata con due mezze bottiglie di plastica. Un gruppo di persone interessate a raccontarsi reciprocamente. I fatidici cinque minuti, scanditi dal passaggio della sabbia, a imporre i limiti temporali.
Con questi ingredienti il 6 Aprile 2013, nel Centro Culturale Lazzaretto di Cagliari, si è svolta un'interessantissima iniziativa, organizzata da Pietro Olla (Associazione Culturale Le strade di Macondo), all'interno del convegno Costruire la Rete per comunicare la Scienza.
Pietro, grazie alla credibilità che si è costruito negli ultimi anni, è riuscito a organizzare un evento non da poco. E, di fatto, è riuscito a ottenere la partecipazione di una cinquantina di persone praticamente da solo. La maggior parte di quelle persone non era andata al Lazzaretto solo per sentire: la maggior parte di quelle persone era presente per partecipare attivamente, avanzando proposte e raccontando la propria esperienza nel campo della Comunicazione della Scienza.
Ho avuto l'onore di coordinare gli interventi e sono stato agevolato in questo dallo strumento costruito da Luca Gasole: la clessidra. La clessidra ci ha permesso di terminare entro l'orario previsto, senza rendere antipatico il moderatore nel suo ruolo di cane da guardia dei tempi.
Mantenere il senso del limite non dev'essere visto come una costrizione, ma come un monito a ricordarci che, naturalmente, i limiti esistono, eccome.
Ma ci ha anche permesso di esercitare la condivisione di porzioni di tempo: se avanzava una frazione di quei fatidici 5 minuti allora veniva immediatamente messa a disposizione degli altri per dire qualcosa, per proporre un gioco, per fare una domanda. Ha funzionato. E potrebbe costituire un esempio da seguire.
Ho perso il conto delle centinaia di incontri (riunioni, convegni, seminari, conferenze, workshop, presentazioni, assemblee) a cui ho partecipato negli ultimi 25 anni e devo dire che mi sono sinceramente stufato dei ritardi con i quali solitamente si inizia e si finisce. Sto sviluppando allergie agli sforamenti dei tempi. Il 6 Aprile non è successo: abbiamo iniziato puntuali e abbiamo finito puntuali. A nessuno è stato impedito di intervenire. Anche per questo sono particolarmente contento di come sono andate le cose sabato.
E i contenuti? I contenuti dell'incontro sono dei tesori importanti: sono un forziere prezioso fatto di esperienze, competenze, ricordi, ringraziamenti, confessioni e proposte. Troppo impegnativo tentare una sintesi. Almeno adesso. Per il momento rimando al blog TTecnologico di Alessandro Ligas (cui vanno le mie congratulazioni) in cui è comparso l'elenco di coloro che sono intervenuti (rigorosamente in ordine alfabetico, tranne per l'ultimo nome): La Ricerca è la costruzione di una rete di “conoscenze.
Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 9 Aprile 2013
P.S. Ho un solo rammarico: aver pensato alla condivisione dei posti auto solo la mattina del convegno. Il Car Sharing andrebbe organizzato qualche giorno prima. Insieme a un altro servizio intelligente: quello che viene comunemente definito Bici Bus: una sorta di “autobus a due ruote” formato da un gruppo di persone in bicicletta che effettuano un percorso in gruppo allo scopo di innalzare il livello di sicurezza dei singoli.

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