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Visualizzazione dei post da marzo 3, 2013

Touchscreen per nonvedenti. Un prototipo sviluppato alla Georgia Tech University (School of Interactive Computing)

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L'evoluzione tecnologica non coincide sempre con le esigenze di chi ha bisogni particolari. Per esempio la massiccia introduzione del touch screen ha creato qualche problema ai nonvedenti e agli ipovedenti, abituati a utilizzare i computer per mezzo della tastiera. Ecco allora  BrailleTouch  il prototipo realizzato dai ricercatori della  Georgia Tech University , coordinati da Mario Romero (School of Interactive Computing) nel quale la voce guida pronuncia le lettere che si stanno digitando e il software elimina il bisogno di guardare lo schermo dello smartphone ( Software eliminates need to look at mobile screen ).   I ricercatori della Georgia Tech hanno testato la loro app e hanno osservato che gli utenti possono digitare fino a 32 parole al minuto con una precisione del 92% utilizzando il loro prototipo su un iPhone. L'app può anche aiutare le persone a imparare l'alfabeto Braille. Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 9 Marzo 2013   

Così ho imparato a vincere. Maria Grazia Zedda intervistata da Cosmopolitan (Aprile 2012)

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“This is how I learned to win” On her amplified phone she is an avalanche of enthusiasm. Nothing suggests that Maria Zedda is deaf almost 90 percent since childhood. This is the story of how she turned her disability into opportunity. Even employment. “Everything started when I left Sardinia 20 years ago to go to London. I was a waitress and I had an accident that changed my life. My boss wanted me to wear my hair behind the ears to show everyone that I had a hearing aid. To my refusal he shouted at me and in shock I dropped a frying basket that splashed me with lava-hot oil, injuring me. I was advised to go to the Citizen Advice Bureau to learn how I could ask for help and wade through the bureaucracy of claiming for benefits as I lost my job. It was then that I discovered that I was eligible for help and someone with a disability like me could apply for further education courses and attend “confidence boosting” workshops to re-launch myself in the job market. So my first i

Una persona straordinaria. Della serie imparare a superare le difficoltà

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Ieri a Cagliari, al convegno Tecnologie per la disabilità - ICT : Innovation and work ho conosciuto Maria Grazia Zedda. Una persona straordinaria, che ha imparato a superare le difficoltà e ora insegna agli altri attraverso il portale della sua impresa: Wideaware . Guardate questo video (Handimatica 2012) per farvi un'idea. Mi ha colpito molto il punto in cui racconta il periodo in cui, in Inghilterra, cercava lavoro e pensava "ma a me non mi prenderebbero mai, perché io non pensavo di avere le abilità per poter fare certi lavori". Dopo un corso di Autostima, fornito dallo stato (ecco perché ammiro gli inglesi), ha fatto un colloquio alla BBC e l'hanno assunta. Ho avuto l'onore di intervistare Maria Grazia. L'articolo uscirà domani nella pagina della Cultura del quotidiano L'Unione Sarda. Andrea Mameli www.linugaggiomacchina.it 9 Marzo 2013

La matematica della lana di pecora. Mia intervista a Daniela Ducato, pubblicata su Cagliari Globalist

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La matematica della lana di pecora. Cagliari Globalist, 7 Marzo 2013

Il comando oculare nello smartphone? Il 14 Marzo.

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Sarà il Samsung S IV il primo smartphone a comando oculare. In particolare il comando dello scrolling. Lo anticipava il New York Times il 4 Marzo: Samsung’s New Smartphone Will Track Eyes to Scroll Pages . La prima uscita pubblica sarà il 14 Marzo a New York . La Samsung ha registrato il marchio “Eye Scroll” in Europa un mese e mezzo fa e ora si prepara a sferrare l'attacco decisivo al concorrente princiale: l'iPhone. Vedremo Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 7 Marzo 2013

Ristoranti fantastici: il pranzo con i piedi in acqua a Villa Escudero

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L'acqua che cade per gravità affascina da sempre l'umanità. Specie se la caduta è copiosa e abbondante tanto da guadagnare il nome di cascata. Perché allora non avvicinare un'altro aspetto affascinante e altrettanto naturale come mangiare? Ecco come nasce Villa Escudero (San Pablo City, Filippine). Chi pranza ha i piedi in acqua. Quella che un tempo era solo una piantagione di palme da cocco, ricca d'acqua, ora è un'attrazione turistica originale. Da notare che la caduta dell'acqua è sfruttata, in parte, per la produzione di energia elettrica, utile anche per alimentare le grandi vasche idromassaggio. Lunch is served on bamboo dining tables set in a few inches of crystalline running water from the falls. The experience of dining on delicious local dishes with the sparkling waterfalls as a backdrop with clear spring water running over your feet is a truly singular and memorable experience only Villa Escudero can offer.

Posidonia sull'asfalto. Esclusiva Cagliari Globalist, 6 Marzo 2013

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Posidonia sull'asfalto La statale 195 in alcuni punti, tra Cagliari e Capoterra, si avvicina sempre di più al mare di Andrea Mameli Esclusiva Cagliari Globalist, 6 Marzo 2013 La statale 195 in alcuni punti, tra Cagliari e Capoterra, si avvicina sempre di più al mare. Dove c'era una spiaggia ora c'è un piccolo argine di pietre e l'asfalto, in caso di mareggiate, si bagna abbondantemente. Come si può vedere dalle foto che ho scattato dal bordo della strada, la presenza della Posidonia oceanica era ancora abbondante questa mattina. So che non c'entra niente, ma la domanda la vorrei porre lo stesso: quando sarà pronta la nuova 195?

Colpito il simbolo di una città della conoscenza. Di Marco Ferrazzoli (CNR)

Il commento del presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Luigi Nicolais, sull’incendio che ha devastato la Città della scienza di Napoli. Distrutta nel rogo anche la mostra allestita dal Cnr sull’esploratore Fridtjof Nansen e le ricerche nell’Artico. Un gigantesco incendio ha distrutto la Città della scienza di Napoli, dov’era tra l’altro in corso la mostra: “Fridtjof   Nansen: esploratore, scienziato e benefattore dell’umanità (1861-1930)”, organizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche.  “L’incendio di Città della Scienza è una ferita profonda, per Napoli e per l’intera comunità nazionale. In poche ore sono andati distrutti anni di lavoro, di sacrifici, di passione. Ma non dobbiamo, né possiamo restare fermi”, commenta il   presidente del Cn

Ricordo la Città della Scienza di Napoli come un presidio culturale e sociale

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Il 4 dicembre 2008 sono a Napoli all'ottavo convegno annuale sulla comunicazione della scienza. L'evento, organizzato dalla SISSA di Trieste in collaborazione con la Fondazione Idis di Napoli, si svolge nella Città della Scienza. Non c'ero mai stato. Mi colpisce, appena scendo dall'autobus, quella struttura variopinta in mezzo ai grigi muri delle fabbriche dismesse. Ecco Bagnoli, penso. Ma dura pochi secondi: l'atmosfera del primo centro della scienza italiano mi rapisce completamente. Quelle ampie stanze dedicate a giocare con la simulazione di esperimenti e leggi fisiche ("Hands-on") mi fanno pensare all'importanza di questo approccio per l'avvicinamento del grande pubblico alla scienza. Penso alla ricerca che devo presentare: "Il Concetto di Energia nei Bambini di Seconda Elementare", condotta in alcune scuole di Cagliari con pochi mezzi, e immagino cosa si potrebbe fare con una struttura stabile dello spessore di questa che sto veden