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Visualizzazione dei post da giugno 9, 2013

La scienza a bordo dell'Enterprise

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”Star Trek, cosa cerchiamo lassù?”. Non è un appello fantascientifico ma il titolo del caffé scientifico organizzato dall’ente regionale Sardegna Ricerche in programma oggi alle 16,30 al Sette Vizi di Cagliari (Mediateca del Mediterraneo) con Andrea Possenti (direttore dell’Osservatorio astronomico di Cagliari) e Stefano Giovanardi (curatore del Planetario di Roma). All’astrofisico Andrea Possenti (scopritore nel 2003, insieme ai colleghi Nichi d’Amico e Marta Burgay, della prima pulsar doppia) abbiamo chiesto se s’è ancora bisogno di cercare qualcosa al di fuori della Terra. «Il nostro pianeta è come una piccola navicella che si muove in un mare, l’Universo, enormemente più grande. Sarebbe miope guardare solo all’interno della nave e non cercare di capire quello lo che le sta attorno. Decifrare le leggi che regolano l’Universo ha un’enorme valenza culturale, che ha segnato la storia del genere umano. E per approfondire queste ricerche serve anche una combinazione di idee e di tecno

Andrea Mura: come attraversare l'Atlantico in 17 giorni, 10 ore e 22 minuti

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Andrea Mura è una delle meraviglie di Cagliari. Non so più da quanti anni il suo nome è associato a imprese veliche sempre più formidabili. Non ci siamo mai conosciuti di persona, ma lo sento vicino, come fosse una persona di famiglia, un amico. Sicuramente sono orgoglioso delle sue imprese sportive. Così gli ho chiesto una foto per il mio blog e poco fa mi ha mandato una splendida immagine che racconta il suo ultimo successo. Eccola: Andrea con il suo Vento Di Sardegna nel 2010 ha vinto la Route du rhum e nel 2012 la Transat Quebec-Saint Malò. E ieri ha trionfato nella Line Honours alla Ostar , la regata atlantica riservata a chi ha il coraggio di affrontare l'Oceano Atlantico in solitaria. L'ennesimo successo è arrivato dopo una navigazione durata 17 giorni, 10 ore e 22 minuti: il tempo servito per percorrere le 3.000 miglia che separano Plymouth (Inghilterra) da Rhode Island (Usa). Bellissima anche la foto che ho preso dal profilo facebook Vento di Sardegna :

Progetto Rumundu: Stefano Cucca e il giro del mondo in bicicletta

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Stefano Cucca oggi ha lasciato la Sardegna alla volta della Sicilia: con il suo progetto Rumundu percorrerà 30.000 chilometri in bicicletta. Stefano è Partito da Sorso, in provincia di Sassari, l'8 Giugno. Dopo la Sicilia punterà verso Nord fino a raggiungere l'Islanda, poi il Canada, gli Stati Uniti, il Giappone, la Cina, le Isole del Pacifico, la Nuova Zelanda, l'Australia, il Madagascar, la Repubblca Sud Africana e poi di nuovo la Sardegna. «Il progetto Rumundu - spiega Cucca nel sito www.rumundu.com - nasce in Australia il primo dicembre 2010, dove mi trovavo per partecipare all’Ironman quando, un’italo-australiana conosciuta per caso, invitò me e un’amica a stare da lei perché riteneva che non potessimo dormire nel furgoncino . Quella mattina scrissi l’idea di un contenitore di storie di vita da raccogliere in giro per il mondo, che riposi in un cassetto per portare avanti nel mentre un’azienda fondata con alcuni amici e riprendere le mie consulenze. N

Cavernomi cerebrali: l'alternativa alla neurochirurgia in un articolo di Elisabetta Dejana. Nature, 6 Giugno 2013

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Identificato per la prima volta da un gruppo di ricercatori dell’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) e dell’Università degli Studi di Milano un possibile approccio terapeutico per curare i cavernomi cerebrali: una malformazione congenita che fino a oggi si poteva curare solo tramite asportazione neurochirurgica. La scoperta, pubblicata su Nature il 6 Giugno 2013 ( EndMT contributes to the onset and progression of cerebral cavernous malformations ) individua in una terapia antiinfiammatoria e antitumorale la possibile cura per questa patologia poco nota ma molto meno rara di quanto si immagini: ne sono potenzialmente affette almeno una persona su 500. La cosiddetta caverna è una malformazione dei vasi cerebrali, familiare o sporadica, caratterizzata dalla formazione di agglomerati di vasi sanguigni dilatati in maniera abnorme e particolarmente fragili, che possono manifestarsi con emorragie intracerebrali, deficit neurologici, crisi epilettiche e mal di testa ricorrenti.

AAA: cercasi primo sito web. Un progetto targato Cern

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L'idea, in fondo, è semplice, ma il risultato non sarà facile da raggiungere. Perché se c'è una cosa difficile da trovare, nel web, sono le vecchie pagine web. In occasione del ventesimo compleanno del web il Cern cerca di ricostruire la prima pagina web , creata il 6 Agosto 1991. Chi ritiene di avere qualche elemento significativo da segnalare può contattare il Cern via e-mail: first-website@cern.ch o twitter: @thefirstwebsite Andrea Mameli www.linguaggiomacchina.it 12 Giugno 2013

Trattatello, una poesia scientifica di Pietro Pancamo per Linguaggio macchina

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Trattatello Pietro Pancamo PREFAZIONE: le parole seguenti sono un fango di cellule nervose, tenute insieme dal silenzio. Il silenzio è un’isteria di solitudine che genera e accumula: prodotti temporali, energie cinetiche, reazioni di gesti a catena. I sogni, inseriti nella rassegnazione come in un programma di noia pianificata, sono gli arti di questo silenzio; o, se preferiamo, gli organuli ciechi del silenzio che lavorano a tastoni dentro il suo liquido citoplasmico. Il silenzio può anche essere la cellula monocorde di un sentimento spaventato, di un amore rappreso, di un guanto scucito: in tal caso trasforma la solitudine nella raggiera cerimoniosa d’una nausea che procede, maestosa, con moto uniformemente accelerato. (Si registra un’accelerazione a sbalzi solo quando un’effervescente disperazione s’intromette con scatti sismici a deviare il corso dell’accelerazione stessa). Per concludere, l’evoluzi

Nuovi studi sul cervello di Ötzi

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Le cellule ematiche di un campione del cervello di Ötzi al microscopio. Nel 2007, analizzando la frattura cranica dell'uomo del Similaun , erano state individuate per la prima volta due zone più scure. Dopo aver eseguito la TAC i ricercatori avevano ipotizzato che un aggressore gli avesse assestato un colpo in fronte e che questo avesse fatto urtare il cervello contro l’occipite, causando l’ematoma evidenziato dalle zone scure. Questa ipotesi non era però ancora stata approfondita. Nel 2010, attraverso due piccoli fori già esistenti nella scatola cranica di Iceman , erano stati estratti (tramite endoscopia) due campioni di cervello. Il microbiologo Frank Maixner (Istituto per le Mummie e l’Iceman dell’EURAC: Accademia Europea di Bolzano) e i suoi colleghi Andreas Keller (Istituto di genetica umana dell’Università del Saarland) e Andreas Tholey (Istituto di medicina sperimentale dell’Università Christian Albrecht di Kiel) hanno condotto analisi parallele sui due minuscoli