Return to Sea and Sardinia: il film è finito. Ma non andate in pace

Return to Sea and Sardinia, prodotto e realizzato da The Visual Guys, con il supporto della D.H. Lawrence Society of Great Britain per il Centesimo Anniversario della pubblicazione di Sea and Sardinia (1921), vede finalmente la luce. Ci sono voluti tre anni, da parte dal regista e fotografo Daniele Marzeddu, insieme ai suoi collaboratori, per portare a termine questo ambizioso progetto. Restituire una Sardegna e una Sicilia dell'oggi, dopo 100 anni, poteva risultare insidioso, banalizzante, svilente. Invece osservando questa pellicola si scopre il tratto distintivo della novità. Di quelle inquadrature, scelte di montaggio, tutto quello che è riuscito ma che non ti sai spiegare perché e come. Sai solo che ti piace.



E la colonna sonora in questo fornisce il suo contributo potente, se non determinante: nel grande lavoro di composizione e di ricerca compiuto da Glåsbird (dell’etichetta britannica WhiteLabRecs) come pure, ma in maniera completamente differente, da parte dei preziosi inserti del “Coro Femminile Urisè” di Orosei per culminare con l'esplosione dei Kenze Neke



Il film, realizzato con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission – Fondo location scouting, accosta alle immagini in bianco e nero, pensate e realizzate da Marzeddu, un poderoso repertorio del fondo “La tua Memoria è la nostra Storia” messo a disposizione dalla Società Umanitaria – Cineteca Sarda



In questo lavoro si scava, autenticamente, fino all’archetipo dell’immagine fotografica. Fino al punto in cui le immagini di un secolo fa quasi non si distinguono da quelle attuali. Ma a tratti le distanze aumentano e questo inseguimento, quasi un film nel film, rivela la sua bellezza.
Sono orgoglioso di aver potuto fornire un piccolo contributo alla realizzazione di quest'opera, ma la sorpresa di fronte al lavoro finale è stata enorme anche per me.


Ci sono film che non si dimostrano all'altezza delle promesse, delle anticipazioni, dal trailer alle foto di scena. E ce ne sono altri (e per me Return to sea and Sardinia è tra questi) che mostrano viceversa una salto in avanti tale che nessun estratto potrebbe restituirne la grandezza. 
 
Devo dire, infine, che ci sono anche almeno altre due dimensioni di riflessione dentro Return to sea and Sardinia. 
Una è il confronto con il libro. Questa io non sono in grado di farla. Il libro di Lawrence l'ho letto, sì, ma non saprei come confrontarlo con un lavoro che lo segue a 100 anni di distanza, con altri obiettivi e altri contesti. Eppure, questo mi sento di affermarlo, Sea and Sardinia conserva intatto il suo valore di libro di viaggio. E quindi è giusto fermarsi ancora una volta, con ammirazione, a pensare quanto quest'uomo sia stato in grado di incidere sulla nostra percezione e forse in qualche misura anche sulla nostra storia.



L'altra è la constatazione che mi ha spinto a inserire una negazione di pace nel titolo di questo post. Perché? Perché dopo la visione di questo film, dopo aver ammirato la Sardegna, dopo aver sofferto per lei, la mia mente ronza intorno al come sarebbe stata se, come saremmo stati se, come saremmo se... Discorso analogo vale per la Sicilia, ovviamente, ma io mi limito qui a tormentarmi per la mia isola, non voglio accollarmene un'altra. Cosa sto dicendo? Che quest'opera di Marzeddu potrebbe diventare interessare antropologi e sociologi? Forse. Ma a me basta il tormento che mi genera. Nel senso, sia detto per amor di verità, che il film mi piace e molto. Ma è la Sardegna che come sempre mi attanaglia, con le sue occasioni mancate, le sue bellezze maltrattate e le sue ipocrisie smaccate.

Quindi bravo Daniele con tutta la troupe. Grazie alla Fondazione Film Commission e alla Società Umanitaria – Cineteca Sarda. Queste sono cose buone e giuste. E di cui c'è bisogno.
Ma non pensate di addentare questo lavoro senza badare alle conseguenze per la vostra coscienza.

P.S. Ascoltando il servizio del TG regionale della RAI su Return to sea and Sardinia di oggi (23 ottobre 2021), ho riflettuto sulla positività di molte delle persone che in questo film esprimono il loro pensiero. Le parole pronunciate oggi da Daniele Marzeddu sono piene di luce: "Io ho visto molta determinazione e molto coraggio da parte di giovani che stanno cercando di portare avanti non solo i loro sogni ma la loro capacità di creare qualcosa per la loro comunità."


Andrea Mameli, Linguaggio Macchina, 20 Ottobre 2021

La troupe internazionale che ha realizzato Return to sea and Sardinia: Daniele Marzeddu, regista e ideatore del progetto; Vicki Baker, Director Assistant e Fotografa di scena; Antonio Meloni, fonico & visual effects; WhiteLabRecs, Soundtrack Production, Audio Mastering.

Le tappe del viaggio compiuto per la lavorazione del film: Cagliari, Mandas, Sorgono, Tonara, Gavoi, Nuoro, Orosei, Siniscola, Olbia, Taormina, Palermo, Cagliari.

Daniele Marzeddu (photocredit Vicki Baker)
Daniele Marzeddu (photocredit: Vicki Baker)








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