Il giardino di Eva Mameli Calvino al teatro di paglia di Quartu S. Elena mercoledì 17 luglio 2024

Il giardino di Eva Mameli Calvino, spettacolo scritto e interpretato da Valentina Sulas e Andrea Mameli, sarà a Quartu S. Elena (Teatro di Paglia - In our garden - Via San Lianu 124) mercoledì 17 luglio alle 21:30 all'interno del Festival Giardini Aperti.

Per informazioni e prenotazioni Abaco Teatro WhatsApp 3478928141 


La vita di Eva in breve

Nasce a Sassari il 12 febbraio 1886.

Nel 1898 la famiglia di Eva si sposta a Cagliari, dove lei frequenta l'Istituto Tecnico Martini (prima di lei gli studenti erano esclusivamente maschi).

Nel 1903 consegue il Diploma di Maturità e si scrive alla Regia Università di Cagliari al corso di laurea in Matematica.

Nel 1905 ottenne la “licenza in fisica e matematica” e lo stesso anno, alla morte del padre, si trasferisce a Pavia, a casa del fratello Efisio, chimico e professore universitario in quella città. 

Nel 1907, all'età di 21 anni, si laurea in Scienze Naturali alla Regia Università di Pavia.

Nel 1920 si trasferisce a Cuba insieme a Mario Calvino che era stato chiamato a dirigere la locale Stazione Agronomica Sperimentale per la produzione della canna da zucchero. 

Nel 1925 Eva e Mario lasciano Cuba e tornano in Italia. 

Il 23 febbraio 1926 è la prima donna nominata Direttore di un Orto Botanico, quello di Cagliari. 

Eva viaggia tra la Sardegna e la Liguria fino al 1929, quando si trasferisce definitivamente a Sanremo, dove con suo marito anima la comunità di agricoltori e floricoltori.

Il 25 ottobre 1951 Mario Calvino muore: Eva prende il suo posto alla direzione della Stazione sperimentale, che lascia solo nel 1959 per raggiunti limiti d'età.

Eva ha scritto oltre 200 articoli scientifici (su lichenologia, micologia, fisiologia vegetale, genetica applicata alle piante, fitopatologia e floricoltura; il primo è dedicato al genere Fumaria, pianta che aveva studiato a Cagliari quando era in vacanza dai suoi studi a Pavia). Alcuni titoli:
1907: «Sulla flora micologica della Sardegna»
1909: «Ricerche sull'assimilazione dell'azoto atmosferico nei vegetali» (con Gino Pollacci)
1910: «Metodo di sterilizzazione di piante vive per esperienze di fisiologia e di patologia» (con Gino Pollacci)
1920: «Licheni della Sardegna»
1921: «Piante medicinali e aromatiche in Sardegna»
1957: «Orientamenti e progressi nella coltivazione delle rose»
1961: «Il presente e l'avvenire del miglioramento genetico in floricoltura»

La firma di Eva compare in una decina di libri:
1934: Gli ausiliari dell’agricoltore
1937: I fiori nelle diverse lingue: denominazione dei fiori coltivati più comuni nelle lingue latina, italiana, francese, inglese, tedesca, spagnuola
1953 ha tradotto in italiano «Practical plant breeding» di W.J.C. Lawrence (ripubblicato nel 1960 con il titolo «Guida pratica alla genetica vegetale»)
1972: Dizionario etimologico dei nomi generici e specifici delle piante da fiori e ornamentali
2011: 250 quesiti di giardinaggio risolti (tradotto in spagnolo da Maria Cristina Secci nel 2013: "250 preguntas y respuestas sobre jardinería").

Eva muore il 31 marzo 1978.

L'8 marzo 2018 il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso quattro francobolli ordinari della serie tematica “le Eccellenze del sapere” dedicati al genio femminile italiano: Maria Gaetana Agnesi, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, Eva Mameli Calvino, Ada Negri, del valore di € 0,95.

Nel docufilm Rai della serie “Lady travellers”, scritta da Grazia Giardiello e Eleonora Orlandi, viene fatto dire a Eva Mameli: "Goffredo Mameli, autore dell'inno nazionale italiano, era cugino di mio padre".

Si accenna a questa presunta parentela anche nel (peraltro ottimo) documentario Rai intitolato Microscopio in fiore. Rina Monti e Eva Mameli (andato in onda su Rai Storia il 13 ottobre 2021 e ora disponibile su Ray Play) di Antonella Zechini per la serie Donne Scienziate tra 800 e 900. Questo fatto è smentito da uno studio del 2018 di Tonino Loddo e Riccardo Virdis: Le presunte origini ogliastrine di Eva Mameli Calvino.


Appunti su questo spettacolo

Una storia per vivere ha bisogno di corpi, di voci, di gesti e poi di oggetti, di suoni, di musiche, di luci

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