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Il romanzo della luce: la scienza e la creatività (L'Unione Sarda, 18 marzo 2006)

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La luce, prima divinità, poi prodigio. E solo in tempi recenti svelata nella sua intima natura: quella doppia sembianza di onda e particella, che tanto si discosta dal senso comune. Da sempre fonte d'ispirazione per scienziati e artisti, quella dei fenomeni luminosi è una storia travolgente, anche solo a limitarsi al periodo storico compreso tra Leonardo e l'epoca attuale. Come ha fatto Richard J. Weiss nel suo Breve storia della luce. Arte e scienza dal Rinascimento a oggi (Dedalo, 2005). Un libro molto stimolante, in cui la carrellata di vicende umane, artistiche e scientifiche, appassiona come un romanzo. «Ogni giorno - scrive Weiss, scienziato e commediografo - siamo stimolati da immagini con un'infinita varietà di forme e colori. La luce ci guida attraverso i piaceri dell'estetica e ci accorgiamo di aver sviluppato nei secoli un desiderio innato di esplorare i segreti più nascosti. Anche gli Impressionisti, nelle loro ricerche sul colore, svilupparono una specie di...

Un'isola di sapere scientifico nei nuovi mari della genetica (L'Unione Sarda, 14 marzo 2006)

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Ricerca-innovazione nuove tecnologie offerte all'industria (L’Unione Sarda, 11 marzo 2006)

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Ieri, nella splendida cornice di Villa Bellavista, a Monteponi, si è svolta la prima delle due giornate - la seconda sarà a Carbonia il 31 marzo - organizzate dal Promea e dal Consorzio 21 sul tema «Tecniche sperimentali per la caratterizzazione dei materiali: dal laboratorio alla produzione». Ilio Salvadori, Presidente dell'Associazione per l'Università del Sulcis Iglesiente (Ausi) ha inaugurato la giornata di presentazione del distretto tecnologico di scienze dei materiali, energia e georisorse del parco scientifico e tecnologico della sardegna, Polaris. Un caldo sostegno all'iniziativa è venuto dai sindaci di Iglesias e di Carbonia. Il prorettore dell'Università di Cagliari, Adolfo Lai, ha sostenuto l'importanza dell'insediamento universitario a Monteponi come risposta culturale alle necessità di un territorio di antica tradizione mineraria. Il direttore di Polaris Francesco Marcheschi ha sottolineato il ruolo del Consorzio21 come elemento di raccordo tra la ...

Paola Leone, una scienziata dalla parte dei bambini (L'Unione Sarda, 8 marzo 2006)

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Come quindicimila tonnellate di tritolo (5 marzo 2006)

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 Nel 1919 Ernest Rutherford condusse i primi esperimenti sulla trasmutazione artificiale dei nuclei atomici. Nel 1938 Lise Meitner riuscì a compiere la prima "fissione" rompendo un nucleo di uranio. Il 2 dicembre 1942 Enrico Fermi portò a termine la titanica impresa di dar vita alla prima reazione nucleare a catena.  Furono queste le tappe fondamentali che condussero alla bomba atomica, creata nel 1945 in cinque anni di lavoro e con una spesa di oltre 2 miliardi di dollari usati per sostenere il progetto Manhattan.  Provata solo una volta (il 16 luglio 1945 nel deserto del New Mexico: Trinity Test) fu fatta esplodere il 6 agosto 1945 su Hiroshima e tre giorni dopo su Nagasaki.  Negli anni successivi il nostro pianeta è stato testimone, e vittima, di centinaia di esplosioni, la maggior parte in atmosfera, altre sotto la superficie degli oceani, altre ancora nel sottosuolo. Dopo gli Stati Uniti l’Unione Sovietica fece esplodere la sua prima atomica nel 1949, la Gran Br...

Odifreddi agli studenti: meno favole, più ragione (L'Unione Sarda, 24 febbraio 2006)

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"Nature", nuovi onori per le pulsar doppie (L'Unione Sarda, 16 febbraio 2006)

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"Nature", nuovi onori per le pulsar doppie  Scoperte da un gruppo internazionale composto anche da astrofisici dell’ateneo cagliaritano  Un’antica novella persiana persiana narra la storia dei tre principi di Serendippo che vengono inviati dal padre in giro del mondo. I tre giovani nel loro peregrinare imparano a far tesoro delle scoperte casuali cui vanno incontro e riescono a superare prove molto impegnative, riuscendo a ritornano a corte felici e sapienti. Da allora il termine serendipità è rimasto a designare i casi, frequenti nella storia della scienza, in cui l’intelligenza riesce a cogliere da un accidente di percorso l’elemento, appunto non cercato, può rivelarsi assai prezioso. Anzi, a volte la grandezza di uno scienziato (e fior di Nobel lo testimoniano) può risiedere proprio nella sua capacità di cogliere questi regali della sorte. Così fu anche per la scoperta delle pulsar doppie: i nuovi oggetti cosmici scoperti, per caso, nell’ambito di massicce ricerche sulle p...