Medicina narrativa. Il potere della parola.

istituto superiore sanità Ascoltare un paziente, lasciare raccontare sensazioni e stati d'animo, permettere un libero sfogo, non rappresentano solo gesti di dignità. La Medicina Narrativa è una pratica che restituisce adeguata attenzione alle storie di malattia anche come un modo per meglio comprendere le persone, magari per giungere a nuove strategie di intervento. La narrazione dell'esperienza personale, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, dovrebbe meritare maggiore spazio nelle relazioni di cura, in quanto la sofferenza richiede di essere inserita in racconti reali per acquisire un senso preciso e trasformarsi in risorsa. Tuttavia raccogliere e portare alla luce un'esperienza non è facile dato che richiede tempi appropriati e riflessioni adeguate. Il Progetto Medicina Narrativa dell'Istituto Superiore di Sanità nasce con l'intento di fornire strumenti di lettura delle forme scelte dal paziente: poesie, versi, pitture, disegni. Non tutti siono naturalmente portati a descrivere i propri percorsi di vita a parole: c'è chi riesce a esprimersi solo per mezzo di versi o disegni.
Approfondimenti:
- Progetto Malattie Rare e Medicina Narrativa (Associazione Italiana Sindrome di Poland)
- Narrative based medicine: Narrative based medicine in an evidence based world (Trisha Greenhalgh, Department of Primary Care and Population Sciences, Royal Free and University College London Medical School).

Commenti

Anonimo ha detto…
Credo che ciò che manca alla medicina tradizionale sia la presa di coscienza che la malattia non è esclusivamente riferita ad un organo e al suo sintomo, bensì all'interezza dell'essere.
A questo proposito, visto che si parla del potere della parola in particolare, vorrei segnalarti "La terapia Verbale" della dottoressa Gabriella Mereu
www.terapiavarbale.it
Anonimo ha detto…
Strana cosa, no? Importiamo dai paesi anglosassoni una visione più complessa e ampia, più umanistica, della pratica e della didattica medica. Siamo insomma sempre un po' in ritardo rispetto al dibattito etico ed epistemologico internazionale. Speriamo di recuperare il tempo perso a inseguire un modello di medicina tecnico e manageriale, responsabile di molti danni. Buon lavoro e grazie.

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